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ATTUALITÀ

Finto contratto di lavoro per ottenere permesso di soggiorno a Catania

CATANIA – Ieri, la polizia di Stato, nell’ambito di attività di verifica documentale connessa alla fase istruttoria delle richieste di rilascio di permessi di soggiorno per “lavoro subordinato”, ha deferito in stato di libertà per la violazione dall’art. 5 comma 8bis del D.Lgv 286/98 e s.m. un cittadino della Costa D’Avorio, di 24 anni, per aver prodotto, a corredo della propria richiesta, una falsa denuncia di rapporto di lavoro domestico, pur effettuata al competente Ufficio I.N.P.S. che avrebbe dovuto comprovare l’esistenza di un rapporto di lavoro tra il medesimo e un cittadino italiano.

Invero, agli uomini dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, il rapporto di lavoro non è risultato genuino sin dai primi accertamenti svolti sul presunto “datore di lavoro” italiano; infatti, è emerso che lo stesso avrebbe attualmente in carico ben 5 lavoratori domestici, nonostante non disponga di un reddito tale da giustificare l’assunzione di detti lavoratori.

Nel corso dei primi accertamenti, l’odierno indagato ha dichiarato che nel corrente anno ha “acquistato” in zona centro storico la citata “Denuncia di rapporto di lavoro”, corrispondendo una somma di oltre 1.000 euro a un altro soggetto straniero a lui sconosciuto, in corso di identificazione.

Gli uomini dell’Ufficio Immigrazione hanno in trattazione numerosissime richieste di conversione di permessi di soggiorno, specie dai motivi umanitari, già riconosciuti, a motivi di lavoro.

Tuttavia, nelle relative fasi istruttorie e di approfondimento è emerso che diversi rapporti lavorativi si rivelano “sospetti”.

L’attività di verifica espletata ha consentito di individuare sin ora ben 11 presunti “datori di lavoro”, quantomeno “compiacenti”, la cui posizione è stata puntualmente segnalata agli Organi competenti.

Tale “fenomeno” ha recentemente registrato un lieve incremento, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 113/2018 (c.d. Decreto Sicurezza), convertito in legge n.132/2018, il quale per arginare le illecite predisposizioni di documentazioni false o non genuine divengono oggetto di un vero e proprio mercato illegale.

Immagine di repertorio

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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