ATTUALITÀ
Acireale, tutti i dettagli dell’operazione “Ghibli” (NOMI e FOTO)
ACIREALE – Su delega della Procura della Repubblica di Catania, alle prime ore del mattino, i Carabinieri della Compagnia di Acireale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania nei confronti di cinque soggetti, indagati a vario titolo per i reati di rapina aggravata in concorso e ricettazione.
Il provvedimento trae origine da un’indagine – denominata “Ghibli” – condotta dai militari della Compagnia di Acireale nei mesi di maggio, giugno e luglio 2018, effettuata mediante attività tecniche di intercettazioni ambientali e telefoniche, corroborate da accertamenti dinamici effettuati dagli investigatori dell’Arma.
Nel corso delle indagini è stato possibile accertare la responsabilità degli indagati in relazione alla commissione di sei rapine, di cui una tentata, effettuate ai danni di uffici postali, farmacie, distributori di benzina e supermercati ubicati nei Comuni di Acireale, Aci Catena, Viagrande e San Giovanni La Punta.
Il gruppo criminale operava eseguendo, in maniera rigorosa, un efficace modus operandi: dopo i sopralluoghi effettuati per vagliare l’obiettivo e le vie di fuga, i malviventi rubavano le autovetture necessarie per effettuare le rapine, che venivano immediatamente abbandonate dopo la consumazione delle stesse.
I ruoli degli indagati venivano ben definiti prima dell’esecuzione di ogni singolo reato: vi era infatti chi si occupava di rubare le auto, chi effettuava i sopralluoghi, chi svolgeva il ruolo di “palo”, chi guidava i mezzi e chi, materialmente, faceva irruzione – sempre travisato da passamontagna o da casco integrale – all’interno degli esercizi individuati come obiettivi.
Il gruppo di malviventi aveva creato notevole scompiglio e preoccupazione tra i commercianti acesi, sia per la rapida successione delle rapine – tutte effettuate nell’arco di poche settimane – sia per la ferocia e l’efficacia con la quale le stesse venivano perpetrate.
Gli indagati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti nella Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea.
I nomi degli arrestati:
- Marino Giuseppe Rosario cl.1982 (già detenuto carcere Catania Piazza Lanza)
- Copercini Davide cl.1985
- Cannavò Letterio Danilo cl.1984
- Cannavò Giuseppe cl.1995
- Pagano Giuseppe Sebastiano cl.1977
ATTUALITÀ
Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
ATTUALITÀ
Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»
La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.
Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.
«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica».
Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.
ATTUALITÀ
Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità
Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.
Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.
Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.
Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.
Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.
Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.
Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.
Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
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