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Schiaffo a uomo sicurezza e petardi allo stadio Cibali: scatta daspo per 5 tifosi violenti in Catania-Viterbese

Calcio Catania

CATANIA – Tolleranza zero e rigore assoluto del questore di Catania, Mario Della Cioppa, nei riguardi di chi si è reso responsabile di comportamenti illeciti, violenti e antisportivi, in occasione dei gravi fatti verificatisi all’inizio della partita Catania-Viterbese dello scorso 15 settembre.

Quella domenica, un gruppetto di cinque persone aggredì violentemente uno steward in servizio allo stadio Cibali in uno degli accessi in Curva Sud, insultando, spintonando e minacciando l’uomo che, giustamente, aveva negato la possibilità di far accedere allo stadio un minore, fratello di un appartenente al gruppo, privo di biglietto o di altro titolo valido.

Ma ci fu qualcuno che oltrepassò il limite.

Uno dei facinorosi, infatti, non si accontentò delle semplici minacce e degli spintoni e colpì lo steward al volto con un violento schiaffo che gli fece volar via gli occhiali, causandogli una tumefazione allo zigomo. L’attività degli steward è normativamente regolata in quanto essi, nell’assolvimento dei loro compiti allo Stadio, svolgono le funzioni di “incaricato di pubblico servizio” e utilizzare violenza o resistenza nei loro riguardi concretizza il reato di cui all’art. 6 quater della Legge 401/89, che comporta le medesime pene che il Codice Penale riserva a chi commette i reati di violenza o minaccia e di resistenza a pubblico ufficiale, ossia la reclusione da sei mesi a cinque anni.

All’intervento degli agenti di polizia in servizio al varco, inoltre, l’esagitato – che, peraltro, annovera precedenti di polizia – si mostrò sprezzante e irrispettoso.

Scattò così un controllo approfondito per tutti i componenti del gruppo: due di essi, oltre al comportamento violento tenuto con l’addetto alla sicurezza, vennero anche trovati in possesso di artifizi pirotecnici (uno era un pericoloso petardo con tanto di miccia che avrebbe potuto essere lanciato contro altri tifosi o contro le FF.O.) da utilizzare all’interno dello stadio.

I componenti vennero, quindi, tutti denunciati per violenza, minaccia e resistenza nei confronti degli addetti ai controlli e, due di essi, anche per il possesso di artifizi pirotecnici, in occasione di manifestazioni sportive (rispettivamente artt. 6 quater e 6 ter L. 401/89).

Dalla Comunicazione della Notizia di Reato all’esame del carteggio per l’irrogazione del DASPO il passo è stato breve: con grande attenzione ed efficienza, gli uomini della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura hanno collazionato gli atti per redigere i provvedimenti di Divieto di Accesso a luoghi dove si svolgono competizioni SPOrtive per la durata di 3 anni nei confronti di quattro dei denunciati, mentre per colui che aveva schiaffeggiato lo steward il provvedimento adottato dal questore ha una durata di 5 anni. Ma non è tutto. Il facinoroso violento e l’uomo trovato in possesso del petardo dovranno presentarsi al Commissariato di zona, per una durata pari a quella del DASPO, 15 minuti prima, al 30° di ogni tempo e 15 minuti dopo ogni incontro casalingo del Calcio Catania, prescrizione che si riduce all’obbligo di presentazione al 15° del primo e del secondo tempo, per le partite disputate fuori casa.

La violazione degli obblighi così imposti, comporterebbe per i “daspati” una pena che va da 1 a tre anni di reclusione e una multa da 10.000 a 40.000 euro.

Un’attività, quella della questura, che risponde alla ratio della legge applicata che ha come scopo ultimo quello di isolare e allontanare i violenti dalle competizioni sportive, per permettere a chi voglia godere dello spettacolo offerto dallo sport, facendo un sano e inoffensivo tifo, possa tranquillamente esercitare il diritto di andare allo stadio, senza temere per alcun pericolo.

E il Questore Della Cioppa rimarca: «Vigileremo affinché siano evitati comportamenti del genere con assoluto rigore e sono certo che anche le componenti delle tifoserie organizzate, sempre corrette e rispettose degli steward che ogni domenica si sacrificano per consentire la migliore riuscita degli eventi sportivi, prenderanno le distanze da atteggiamenti del genere che nulla hanno a che vedere con il tifo ma che, del tutto gratuitamente, prevaricano ruolo e funzione di chi è preposto al controllo degli accessi».

E non finisce qui, perché la Società del Catania Calcio, grazie al Protocollo d’Intesa siglato col Ministero dell’Interno e il Ministero dello Sport, il CONI, la FIGC, le Leghe Professionistiche, la Lega Nazionale Dilettanti, l’AIA, l’AIC e l’AIAC, e grazie al “Codice di Regolamentazione della Cessione di Titoli di Accesso alle Manifestazioni Calcistiche” adottato dalla Società medesima, può adottare nei confronti dei cinque daspati l’“Istituto del gradimento”, ovvero la facoltà che la società si riserva di non vendere il titolo di accesso o di sospenderne l’efficacia (in caso di abbonamento) per un numero determinato di giornate o, addirittura, per un numero determinato di stagioni.

Immagine Wikipedia

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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