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ATTUALITÀ

Furto, droga, associazione a delinquere e violenza: inasprimento delle pene arresti a Catania – NOMI e FOTO

CATANIA – L’inosservanza delle misure prescrittive con conseguente inasprimento della pena e altri reati. La polizia è intervenuta nei confronti di diverse persone:

  • Salvatore Fraschilla, 30 anni, pregiudicato, destinatario di decreto di sospensione provvisoria degli arresti domiciliari e contestuale ordine di carcerazione, emesso lo scorso 19 settembre dal Magistrato di Sorveglianza di Catania, dovendo espiare la pena della reclusione fino al 24 gennaio 2021 per il reato di evasione
  • Carmelo Cadiri, 28 anni, pregiudicato, in atto sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso 19 settembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Enna – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 2 anni di reclusione per il reato di furto aggravato in concorso
  • Fabrizio Drago, 37 anni, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai Servizi Sociali, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso lo scorso 20 settembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena della reclusione fino al 24 agosto 2020 per inosservanza degli obblighi previsti dall’affidamento in prova ai Servizi Sociali
  • Salvatore Vaccaro, 48 anni, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso ilo scorso 21 settembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Ragusa – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 1 anno, 8 mesi e 19 giorni di reclusione, per i reati di associazione per delinquere e riciclaggio
  • Salvatore Tringali, 61 anni, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso 23 settembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 1 anno, 11 mesi e 25 giorni di reclusione, per i reati di furto e in materia di stupefacenti
  • Salvatore Conticello, 27 anni, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso 21 settembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione per reati in materia di stupefacenti
  • Paolo Francesco Trigilia, 42 anni, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso 1 ottobre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 2 anni di reclusione, per reati contro il patrimonio
  • Angelo Vinciguerra, 54 anni, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso 4 ottobre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Pavia – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 3 anni e 2 mesi di reclusione per il reato di rapina aggravata
  • Angelo Sapienza, 37 anni, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso 7 ottobre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 8 mesi di reclusione, per il reato di rapina aggravata
  • Patrizia Gioia, 47 anni, pregiudicata, destinataria di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso lo scorso 5 ottobre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 1 anno, 7 mesi e 15 giorni di reclusione, per i reati evasione, falso, uso di atto falso
  • Angelo Bellomia, 56 anni, pregiudicato, destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso 9 ottobre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Catania – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 2 anni, 2 mesi e 7 giorni di reclusione, per reati in materia di stupefacenti
  • agenti delle volanti hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari Ivan Faro, catanese di 20 anni. L’uomo era già sottoposto alle misure restrittive dell’obbligo di dimora nel comune di Catania e dell’obbligo di presentazione alla polizia Giudiziaria ma, a seguito dell’arresto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti avvenuto lo scorso 2 ottobre, l’autorità giudiziaria ha disposto la sostituzione delle predette misure cautelari con quella, più afflittiva, degli arresti domiciliari
  • agenti delle volanti hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari il 39enne catanese M. M.. L’uomo, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie, era già sottoposto per tale ragione alle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla coniuge ma, in violazione della predetta prescrizione, lo scorso 4 ottobre si era presentato sotto la casa della donna e l’aveva più volte minacciata. Pertanto, l’autorità giudiziaria, anche questa volta, ha ritenuto necessario sottoporre il predetto alla più afflittiva misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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