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CRONACA

Aeroporto Catania, cambia la viabilità per seconda fase lavori P6: le novità

Aeroporto di Catania

CATANIA – SAC comunica che, terminata la prima fase di lavori relativi alla viabilità esterna all’aerostazione e riaperta definitivamente la via Fontanarossa in uscita già da oggi, lunedì partirà la seconda fase di interventi necessari per il completamento del nuovo parcheggio P6 dedicato alla sosta lunga.

Nel dettaglio, dalla mattina dell’11 novembre, fino a giovedì 5 dicembre, i lavori interesseranno l’area centrale del sedime aeroportuale e comporteranno la chiusura della via Angelo D’Arrigo e la conseguente chiusura del parcheggio P3, a sosta breve e lunga (vedi mappa allegata).

Nelle more del completamento dei lavori, i 14 stalli riservati ai disabili attualmente posizionati all’interno del P3 saranno spostati all’interno del parcheggio P2.

Le auto eventualmente parcheggiate in precedenza al P3 avranno ovviamente la possibilità di uscire liberamente anche nei giorni di chiusura del parcheggio.

Durante questa seconda fase, quindi, l’uscita dal sedime aeroportuale sarà consentita solo dalla via Fontanarossa, nel frattempo completamente riaperta al traffico, e dalla rampa partenze (come sempre) verso la via Santa Maria Goretti. Nella mappa allegata è evidenziata la viabilità temporanea.

SAC, consapevole dei disagi che questa fase potrà comportare all’utenza, ha stabilito di procedere ai necessari quanto improcrastinabili lavori nel mese di novembre, tipicamente di bassa stagione.

I passeggeri e i loro accompagnatori sono comunque pregati di calcolare i tempi per raggiungere l’aeroporto, tenendo conto di eventuali file che potranno crearsi sulle vie d’accesso a causa dei lavori e degli spostamenti dei mezzi di cantiere.

Si raccomanda, inoltre, ai gentili utenti di utilizzare i 15 minuti gratuiti all’interno di tutti i parcheggi SAC (escluso il P4) per accompagnare o prelevare passeggeri, onde evitare di ingolfare la viabilità causando ulteriori rallentamenti.

CRONACA

“Ti amo da morire”: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

CATANIA – “Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto  Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto.

E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto. L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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CRONACA

Caltanissetta, anziano trovato morto in casa: proseguono le indagini. Domani l’autopsia

Una ferita alla nuca di Ignazio Polizzi, l’uomo di 77 anni trovato morto ieri nella sua abitazione in via Lunetta a Caltanissetta, non convince gli investigatori che stanno tentando di fare luce su un decesso dai contorni poco chiari.

Così come non convincono le dichiarazioni del fratello, poco più giovane di lui che al momento dell’accaduto si trovava in casa e avrebbe fornito risposte contrastanti.

Un contesto umile quello in cui vivevano i due fratelli che condividevano l’appartamento con un’altra sorella, allettata e in stato di coma vegetativo, e una zia molto anziana. La vittima viene descritta dai vicini come una persona molto gentile che aiutava anche una famiglia di immigrati quando aveva problemi con le riserve idriche o in caso di altre necessità quotidiane. Il fratello invece, sempre secondo quanto raccontato dai vicini, si limitava solo a salutare. Intanto la Squadra Mobile di Caltanissetta sta continuando ad interrogare familiari e vicini di casa. Tutti si starebbero mostrando abbastanza collaborativi. La salma di Ignazio Polizzi si trova all’obitorio dell’ospedale Sant’Elia e nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia.

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CRONACA

Siracusa: ritrovato in una cella un pacco contenente droga e 22 cellulari. Il Sippe lancia l’allarme

Ben 22 telefoni cellulari, quasi un chilo di hashish e 2,5 grammi di cocaina, erano stati nascosti in un pacco postale destinato a un detenuto rinchiuso nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa.

Lo rende noto il Sippe, sindacato di polizia penitenziaria.

Gli agenti dopo la scoperta hanno effettuato una perquisizione nelle celle trovando altri 14 telefonini. “Chiediamo immediati interventi – dice il dirigente nazionale del Sippe, Nello Bongiovanni – perché la carenza del personale è diventata oramai cronica e pericolosa per la sicurezza degli istituti penitenziari. Il Sippe da tempo chiede provvedimenti seri ed una riforma totale della polizia penitenziaria”. 
   

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