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Catania, al Liceo “Galilei” una due giorni con l’Asp per parlare di sicurezza

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CATANIA – Si celebra il prossimo 22 novembre la “Giornata per la sicurezza nelle scuole”. La Giornata intende promuovere, valorizzare e condividere le attività e le iniziative realizzate dalle scuole sui temi della sicurezza e della prevenzione dei rischi.

Per la ricorrenza, il Liceo Scientifico “G. Galilei” e il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania organizzano, nei giorni di giovedì 21 e venerdì 22 novembre, una due giorni di sensibilizzazione sulla sicurezza nelle scuole, rivolta agli alunni dell’istituto.

“La scuola è chiamata ad avviare tutti i percorsi necessari per formare cittadini attivi, formati e responsabili – afferma la preside del Liceo, Gabriella Chisari -. Raccogliamo l’invito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a celebrare questa Giornata fornendo agli alunni conoscenze e competenze che sapranno valorizzare non solo a scuola, ma anche nella loro vita. Anche in questa occasione rinnoviamo la collaborazione e la sinergia con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria catanese che ci ha offerto il necessario supporto e che accompagna le nostre azioni di formazione, di informazione e di condivisione delle bune pratiche”.

Apprezzamento per l’iniziativa è espresso la manager dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, che ne sottolinea l’alto valore culturale, formativo e civile, in coerenza non solo con gli obiettivi della ricorrenza nazionale, ma anche con le indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute, guidato da Ruggerro Razza.

“Grazie alla sinergia fra le Istituzioni – spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Antonio Leonardicontinuiamo nel percorso intrapreso di maturazione culturale e di consapevolezza civile fra le giovani generazioni: la sicurezza è un’opportunità di crescita e un obiettivo di prevenzione da conseguire. Di fronte all’incremento del tasso di mortalità e malattia dovuto agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali, è fondamentale riconoscere il ruolo educativo e formativo della scuola nel fornire gli strumenti culturali e le competenze relazionali utili all’inserimento in una futura realtà lavorativa e, in generale, nella società”.

Quest’anno il programma della giornata prevede l’attivazione di un modello formativo partecipato, articolato in due step. Le attività saranno guidate e monitorate dal prof. Giuseppe Ferlito (vicepreside e rspp della scuola) e dalla prof.ssa Mariangela Testa, in collaborazione con l’ing. Elisa Gerbino e l’ing. Valeria Vecchio, dell’Area Tutela della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Asp di Catania.
Dapprima saranno formati gli studenti rappresentanti delle classi e un gruppo di studenti che si stanno specializzando sulle procedure e sulle manovre di pronto soccorso (peer educator). Successivamente, gli alunni formati, utilizzando la metodologia della peer education, formeranno i loro compagni di classe.

Il calendario prevede pertanto:

  • il 21 novembre, dalle ore 11.00, in entrambe le sedi del Liceo – centrale e succursale – la formazione dei peer educator sui temi fondanti della sicurezza scolastica (il rischio, la normativa, le procedure, i dispositivi, i documenti…)
  • il 22 novembre, dalle ore 8.30 alle ore 10.30, le lezioni in tutte le classi, con metodo peer to peer e la produzione di un cartellone/relazione in modalità cooperativa.

Nella conduzione dei gruppi sarà utilizzato il “Quaderno operativo per la formazione dei docenti-formatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, realizzato dal Dipartimento di Prevenzione e curato dagli ingegneri Gerbino e Vecchio.

Attraverso lezioni frontali, workshop, simulazioni, video tutorial, test, approfondimenti e la somministrazione di materiale per costruire una lezione alla pari gli studenti approfondiranno la conoscenza delle diverse dimensioni della sicurezza nella cornice di un’autentica cultura del lavoro e della prevenzione.

Fonte foto: diregiovani.it

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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