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ATTUALITÀ

Gasolio adulterato, quattro arresti e due denunce a Catania: sequestrati 59mila litri di carburante

Guardia di finanza

CATANIA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nel quadro delle iniziative promosse per l’intensificazione dei servizi di contrasto ai traffici illeciti e, nello specifico, della ricerca delle fonti di approvvigionamento e di smercio di carburante di scarsa qualità destinato ai distributori stradali della cittadina etnea, hanno tratto in arresto in flagranza di reato 4 soggetti intenti a effettuare il travaso di olio combustibile da un autoarticolato telonato all’interno di 2 autocisterne contenenti altri additivi di illecita provenienza.

L’abusiva miscelazione era finalizzata alla realizzazione di gasolio per autotrazione adulterato da destinare ai distributori stradali per l’immediata commercializzazione. Per i 4 arrestati ricorre l’ipotesi delittuosa aggravata di cui all’art.40 del D.Lgs. 504/95 (sottrazione al pagamento dell’accisa). I soggetti sono stati sorpresi in flagranza all’interno di un capannone isolato situato nella zona industriale di Catania.

Il prodotto energetico adulterato – pronto ad essere messo in circolazione per un valore commerciale di circa 100.000 euro –  complessivamente sequestrato è pari a 50.650 litri. Sottoposti a sequestro anche le 2 autocisterne e l’autoarticolato con 26 serbatoi cubici.

Il prodotto sequestrato viaggiava nell’autoarticolato (targa slovacca) accompagnato da una fasulla lettera di vettura internazionale attestante quale provenienza del prodotto la Slovenia e quale destinazione finale dello stesso l’isola di Malta.

L’area utilizzata per l’illecito travaso del carburante, un capannone industriale preso in affitto ed utilizzato come area riservata di parcheggio di mezzi pesanti, risultava priva di sistemi e dotazioni antincendio e assolutamente non a norma con le prescrizioni di legge relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro.

All’atto dell’intervento, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Compagnia Pronto Impiego hanno avuto modo di rilevare che i 4 responsabili (due catanesi, un soggetto originario di Floridia e un cittadino serbo) avevano ormai ultimato il trasbordo di 24 delle 26 “bonze” (serbatoi cubici in plastica della capacità di 1.000 litri ciascuna, posizionati in una gabbia ferrata) attraverso una pompa di aspirazione a doppia mandata che collegava le autocisterne all’autoarticolato. L’artigianale sistema di collegamento era alimentato dal motore delle stesse autocisterne ed era collegato a un apparato conta-litri.

Nelle stesse ore, un’altra pattuglia del Nucleo P.E.F. di Catania ha eseguito il controllo di 2 distributori stradali per appurare la qualità del carburante erogato e ciò attraverso il prelevamento e l’analisi speditiva dei campioni effettuata dal Laboratorio chimico delle Dogane.

Entrambi i distributori situati a Catania, uno in Via Acquicella Porto esponente il marchio “LBS” e l’altro in Piazza Eroi d’Ungheria con insegna “SP ENERGIA SICILIANA”, risultavano erogare prodotto energetico (gasolio) miscelato, non idoneo per uso autotrazione. Il prodotto, di scarsa qualità pur non generando da subito anomalie di funzionamento ai motori delle autovetture, manifesta, nell’uso prolungato, riverberi negativi e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente e dei consumatori.

Proprio questi ultimi sono stati infatti frodati poiché hanno acquistato a prezzo di mercato un prodotto energetico inidoneo al regolare funzionamento dell’autovettura e che poteva danneggiarne il motore.

Dalla messa sul mercato di massicce quantità di carburante adulterato, acquisito a un costo nettamente inferiore rispetto agli oneri sostenuti dalle imprese operanti nel medesimo settore, deriva una sleale concorrenza dannosa per gli imprenditori che si approvvigionano dai canali ufficiali, versano regolarmente le imposte e commercializzano carburante con le caratteristiche qualitative previste dalle norme.

Va segnalato che decine sono le segnalazioni pervenute, anche tramite il numero di pubblica utilità “117”, presso la sala operativa di questo Comando Provinciale di automobilisti che ritengono di aver registrato danni al motore delle proprie autovetture per l’acquisto di gasolio adulterato.

Il gasolio rinvenuto nei due distributori stradali era, dunque, in realtà una miscela illecita realizzata con olio combustibile della stessa specie di quello trovato nella disponibilità dei 4 arrestati a conferma del fatto che il prodotto sequestrato nell’area industriale era destinato alle piazze etnee. Per tali ragioni, i Finanzieri hanno provveduto al sequestro d’iniziativa di 8.300 litri di prodotto energetico “contraffatto” nonché alla denuncia a piede libero dei 2 gestori entrambi catanesi.

I 6 soggetti responsabili per le condotte sopra descritte sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania per il reato di contrabbando di gasolio per autotrazione (art. 40 D. Lgs 504/95) e rischiano la reclusione anche fino a 5 anni oltre ad una multa di importo pari a dieci volte il valore dell’imposta evasa.

I sequestri operati dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria etnea.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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