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ATTUALITÀ

Alcamo, controllo straordinario del territorio: denunce e sanzioni

Alcamo

ALCAMO – Nella notte appena trascorsa, visto l’imminente arrivo delle festività natalizie, i Carabinieri della Compagnia di Alcamo, unitamente ai colleghi del 12° Reggimento “Sicilia”, hanno dato esecuzione ad un servizio coordinato di controllo del territorio cercando di contrastare ogni tipo di reati tramite posti di controllo, perquisizioni e verifiche sui soggetti sottoposti a particolari misure.

Al termine del servizio, concluso poche ore fa, sono state denunciate 9 persone per vari reati:

G.G.D. (classe 01) di Calatafimi, in quanto trovato in possesso di 37 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana e 2 grammi di tipo hashish oltre ad un bilancino di precisione;

F.M. (classe 81) di Custonaci, colto nell’atto di cedere grammi 2 sostanza stupefacente tipo “marijuana” ad altro soggetto, poi segnalato quale assuntore;

B.G. (classe 97) di Alcamo, in quanto, fermato a bordo del proprio autocarro, veniva trovato in possesso di attrezzatura agricola risultata provento di furto, consumato in Calatafimi Segesta a ottobre scorso. La refurtiva, di valore commerciale di circa 800 euro, è stata restituita a legittimo proprietario;

C.D. di (classe 91) di Custonaci, trovata in possesso di 5 cartucce cl. 12 illegalmente detenute per questo poste sotto sequestro

D.A. (classe 91) e P.P. (classe 80), entrambi di Castellammare del Golfo, in quanto sottoposti a perquisizione trovati in possesso di armi bianche di genere vietato

D.S. (classe 83) di Castellammare del Golfo, in atto sottoposto a sorveglianza speciale di P.S. violava le prescrizioni imposte in quanto trovato fuori dalla propria abitazione oltre l’orario consentito (20.00)

O.I. (romeno classe 81) colto alla guida di autovettura sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita.

Z.Y. (marocchino classe 87) residente ad Alcamo, poiché, controllato alla guida della propria autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica per eccessiva assunzione di sostanze alcooliche, rifiutava di sottoporsi ai relativi accertamenti etilometrici, con contestuale ritiro della patente di guida e sequestro dell’autovettura.

Nel corso del citato servizio, effettuato mediante 10 equipaggi dipendenti, venivano controllati tutti i soggetti sottoposti a misure di prevenzione personali, detentive alternative al carcere e cautelari coercitive residenti ad Alcamo ed identificati tutti gli avventori di diciotto sale slot e sale scommesse ubicate in questo centro.

Venivano complessivamente controllati 94 veicoli, identificate 225 persone ed effettuate 6 perquisizioni veicolari, 8 personali e 2 domiciliari. Venivano altresì elevate 8 sanzioni amministrative ai sensi del Codice della strada e segnalati 2 giovani quali assuntori di sostanze stupefacenti poiché trovati in possesso di modiche quantità di “marijuana”, che veniva posta sotto sequestro.

Il servizio, che ha avuto dei riscontri positivi, verrà svolto nuovamente nei prossimi giorni per garantire il massimo controllo per la prevenzione e la repressione di reti di tutti i generi.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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