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ATTUALITÀ

Servizi straordinari di controllo del territorio a Vittoria, Comiso e Acate: cinque arresti

RAGUSA – Continua senza sosta l’attività di contrasto e di prevenzione alla criminalità svolta dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria.

In questi giorni, infatti, nei comuni di Vittoria, Comiso e Acate, i militari dell’Arma di Vittoria hanno svolto mirati servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, con particolare attenzione ai furti in abitazione e nelle campagne, attraverso l’esecuzione di perquisizioni domiciliari, veicolari e personali.

Sono state numerose le pattuglie impegnate nel controllo del territorio, sia nell’arco diurno che notturno, con la predisposizione di posti di controllo, soprattutto nelle aree rurali e nelle periferie.

All’esito di tale attività i Carabinieri della Stazione di Vittoria hanno tratto in arresto su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Siracusa, Samhoul Zouhaier, tunisino, poiché durante l’espiazione della pena detentiva in regime degli arresti domiciliari, è stato più volte sorpreso fuori dalla propria abitazione nel periodo compreso tra giugno e novembre di quest’anno. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. i Carabinieri della Stazione di Comiso hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto aggravato di energia elettrica una donna di 26 anni domiciliata a Comiso.

In particolare, i militari dell’Arma, a seguito di mirati controlli esperiti congiuntamente a personale specializzato dell’ENEL, hanno accertato che, all’interno dell’abitazione della giovane donna, era stato costruito un allaccio abusivo, mediante un apposito bypass di fili, che collegava il contatore dell’energia elettrica alla rete pubblica.

Il materiale utilizzato per effettuare l’allaccio abusivo è stato sottoposto a sequestro, mentre l’arrestata, espletate le formalità di rito, è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria hanno tratto in arresto, in esecuzione all’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa, un 44enne, originario di Vittoria, disoccupato. Tale provvedimento restrittivo è stato conseguente all’attività svolta, agli inizi del corrente mese di dicembre, dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria che, dopo un prolungato servizio di osservazione e pedinamento in abiti borghesi, avevano sorpreso in un garage del centro cittadino due ricettatori mentre uno di loro sostituiva, scambiandole tra loro, alcune parti di carrozzeria di due ciclomotori, quest’ultimi risultati oggetto di furti perpetrati a Vittoria. Dopo il blitz, i militari erano riusciti a fermare entrambi, arrestando un 26enne per riciclaggio e denunciando il complice  per ricettazione.

Quest’ultimo è stato destinatario del provvedimento restrittivo in parola, scaturito dalle successive risultanze dell’attività investigativa svolta dai militari dell’Arma.

Ad Acate, a seguito di un mirato servizio volto a contrastare i furti nelle campagne, i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un italiano di 52 anni e un ragazzo di 31 anni, di origini marocchine, mentre tentavano di asportare una copertura in ferro, completa di tubi, da una casa rurale ubicata all’interno di un’azienda agricola, sita in quella Contrada Canalotti.

In particolare, i militari in servizio di pattuglia, insospettiti dalla loro presenza all’interno di una proprietà privata, hanno sorpreso i due malviventi in flagranza del reato di tentato furto aggravato mentre erano intenti a caricare la refurtiva trafugata all’interno del loro veicolo. Dopo le perquisizioni personali e veicolari, la refurtiva rinvenuta è stata sottoposta a sequestro. Gli arrestati sono stati ristretti presso le proprie abitazioni in regime degli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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