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ATTUALITÀ

Marina di Ragusa, arrestati tre topi d’appartamento

MARINA DI RAGUSA – È continua e capillare l’attività di prevenzione e contrasto ai reati predatori svolta dalla Compagnia di Ragusa sul territorio di competenza con le pattuglie che h24 perlustrano anche le zone residenziali dove sono presenti abitazioni estive. Tali abitazioni, disabitate durante il periodo invernale e spesso prive di particolari ostacoli fissi o impianti d’allarme, sono tra gli obiettivi preferiti per i ladri poiché possono agire indisturbati confidando nell’assenza di persone che possano accorgersi della loro presenza e quindi richiedere l’intervento delle forze di polizia.

Inoltre, proprio perché tali case non sono frequentate durante il periodo invernale, le stesse vittime si avvedono del furto e dei danni con grave ritardo, compromettendo le possibilità per le forze di polizia di scoprire i gli autori dei reati.

Sfortunati sono stati i ladri che, nella notte del 13 dicembre 2017, dopo essersi introdotti in 6 appartamenti del villaggio “Punta di Mola” a Marina di Ragusa ed aver portato all’esterno delle abitazioni vari elettrodomestici per poi caricarli su un furgone e portarli via, sono stati disturbati dall’arrivo di una guardia giurata che effettuava il suo passaggio notturno. La guardia giurata, avendo visto un furgone uscire dal complesso si era insospettita e ne aveva preso il numero di targa per poi segnalarla subito al 112. Nel frattempo, entrato nel complesso, aveva constatato l’effrazione di porte e finestre di alcuni appartamenti e l’accumulo di oggetti ed elettrodomestici all’esterno.

La pattuglia della Sezione Radiomobile del dipendente NOR, che già era in zona, era riuscita ad intercettare immediatamente il furgone che percorreva la SP 25 e lo aveva fermato. A bordo del mezzo c’erano due catanesi con vari precedenti di polizia, ma il furgone era vuoto. I militari nella circostanza avevano notato all’interno del veicolo solo due orologi da bambino di modico valore di cui avevano scattato delle foto per successivi accertamenti.

Durante il sopralluogo effettuato nella mattina successiva all’interno degli appartamenti i militari della Sezione Operativa del NOR individuavano e repertavano tracce biologiche e nello specifico sangue ed impronte digitali che venivano inviate al RIS di Messina per gli accertamenti tecnico-scientifici di rito.

Nei giorni successivi uno delle vittime dei furti riconosceva i due orologi da bambino quale propri, pertanto, avendo ulteriori elementi per ritenere che i due occupanti del furgone fossero gli autori dei furti a Torre di Mola, la Sezione Operativa intraprendeva un’attività di intercettazione a carico dei due soggetti che erano stati fermati quella notte.

Dall’esito delle intercettazioni e degli accertamenti condotti dal RIS emergeva il coinvolgimento nei furti anche di un terzo soggetto, anch’egli catanese e con numerosi precedenti di polizia, cui venivano attribuite le impronte e le tracce di sangue ritrovate sulla scena del crimine.

Pertanto a carico dei tre soggetti, C.A., 33enne, D.S.S., 38enne, e F.S.J., 27enne, tutti di Scordia (CT) il NOR richiedeva alla Procura della Repubblica di Ragusa l’emissione di un provvedimento cautelare.

Il Sost. Proc. Dott.ssa Giulia Bisello rilevando gli estremi per una richiesta di misura interessava a sua volta il GIP Dott. Ivano Infarinato che emetteva un’ordinanza di custodia cautelare a carico dei tre indagati, riconoscendoli quali autori di e sei furti in questione.

Nella giornata di ieri la Sezione Operativa ha eseguito le misure, sottoponendo agli arresti domiciliari C.A. e D.S.S., mentre ha notificato il provvedimento a F.S.J., attualmente detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Caltagirone (CT).

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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