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ATTUALITÀ

Musumeci: “Non si entra più in Sicilia”

Nello Musumeci

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha fatto il punto della situazione in merito all’emergenza Coronavirus, soffermandosi sulle recenti polemiche: “Ho scritto una lettera al ministro dell’Interno a proposito delle oltre 200 persone che da ieri mattina stazionano all’imbarcadero di Villa San Giovanni dirette in Sicilia, persone che non hanno titolo per entrare nell’Isola. Sono arrivate lì senza trovare alcuna resistenza da parte delle forze dello Stato, come sarebbe dovuto accadere in forza delle disposizioni statali e regionali. Rischiano di passare nelle auto una seconda notte”.

“Le regole dovevano essere rispettate – ha affermato il Governatore – non possono entrare in Sicilia. Le competenze e i poteri sono dello Stato. Però il rigore deve sposarsi allo spirito umanitario. Lo Stato ha creato il problema e lo Stato deve risolverlo. Abbiamo scritto al ministro e proposto che lo Stato sistemi queste famiglie in un albergo della provincia di Reggio Calabria. Di quelle siciliane ci facciamo carico noi. Ma tutte devono essere messe in quarantena”.

“Mille posti letto negli alberghi e nei residence, se necessario anche agriturismo della Regione. Abbiamo lanciato un appello, un avviso pubblico e hanno risposto decine di strutture alberghiere. In queste strutture dovrebbero andare i pazienti paucisintomatici, appena positivizzati, quanti hanno bisogno di un periodo di quarantena o quelli che non possono stare in isolamento in casa con pericolo di contagio con gli stessi familiari. Nessuno potrà accedere alla struttura, solo i medici e il personale opportunamente cautelato che dovrà fornire i pasti”.

Queste, invece, le parole dell’assessore Razza: “Abbiamo immaginato un picco di contagio tanto per la terapia intensiva e gli ospedali Covid, anche grazie alle strutture alberghiere per i dimessi. Noi siamo pronti già oggi per supportare 213 posti in terapia intensiva e si estenderà fino a 587 posti, quindi più che raddoppiato. Non è mai successo che un cittadino siciliano non trovasse cure e useremo la stessa logica anche con i pazienti positivi. Dobbiamo preparare al nostro sistema per la selezione del personale. Siamo molto ottimisti sull’evoluzione di questo piano, ma è fondamentale che tutti i cittadini rispettino le regole”.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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