ATTUALITÀ
Acireale: il direttore sanitario Rapisarda incontra in Ospedale il sindaco Alì
ACIREALE – Nella mattina di oggi il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda, ha incontrato all’Ospedale “Santa Marta e Santa Venera”, il sindaco di Acireale, Stefano Alì. Il primo cittadino era accompagnato dagli assessori Salvatore Grasso e Mario Di Prima.
Presenti: il dr. Alfio Cristaudo, direttore medico del Presidio; il dr. Gianfranco Di Fede, direttore dell’UOC di Radiologia; il dr. Giovanni Rapisarda, direttore dell’UOC di Medicina; il dr. Giuseppe Rapisarda, direttore dell’UOC di Anestesia e Rianimazione; il dr. Nuccio Raneri, dirigente medico della Direzione medica del Presidio; il dr. Pino Liberti, infettivologo, dirigente medico dell’AO “Cannizzaro” in convenzione con l’Asp di Catania per l’emergenza Covid-19.
Focus dell’incontro l’emergenza pandemica e la risposta sanitaria dell’Ospedale acese. “Siamo sempre disponibili ad incontrare i sindaci per ascoltare le istanze che presentano e che sono rappresentative di quelle espresse dalla comunità – ha detto il direttore sanitario dr. Rapisarda -. In questa occasione ho potuto illustrare al sindaco Alì tutto il lavoro svolto e i percorsi che abbiamo individuato per una corretta e sicura gestione dei pazienti con Covid”.
I posti letto dedicati ai ricoveri Covid, individuati per l’Ospedale di Acireale, sono 18. A questi si aggiungono gli 8 posti letto già da tempo attivi in Terapia intensiva.
Il sindaco e il direttore sanitario, nella stessa mattina, hanno anche effettuato un sopralluogo nell’area dell’Ospedale che la commissione di esperti, nominata dalla Direzione Strategica dell’Azienda sanitaria, ha individuato per la gestione dei pazienti con Covid.
“Nel sopralluogo sono stati simulati i diversi percorsi che verranno utilizzati per i pazienti con accertato contagio Covid-19, quelli con potenziale contagio e quelli con patologie differenti – spiega il sindaco Alì –. Evidenziando la separazione degli spazi, sono stati anche descritti i protocolli utilizzati per il ricovero, la dimissione ed il trasferimento fra reparti, sempre senza alcuna possibilità di interferenze. Infine è stata garantita che l’apertura del reparto è condizionata alla piena disponibilità di tutti i dispositivi di protezione che assicurino la sicurezza sia dei pazienti, sia degli operatori sanitari”. Il sindaco ha, inoltre, ringraziato il personale sanitario che lavorerà nella struttura.
I pazienti positivi al Covid saranno ricoverati al terzo piano del nosocomio, nell’UOC di Ortopedia che, per la sua allocazione e per la disponibilità di un ascensore montalettighe, di un ascensore per il personale e del corpo scala riservato, è raggiungibile con percorso separato dal resto dell’Ospedale.
Il reparto è dotato di 9 stanze, con 2 posti letto. Ogni stanza è provvista di bagno annesso. Tutte le stanza di degenza sono state convertite a pressione negativa.
L’area Covid è, inoltre, in diretta comunicazione logistica con la sala di Terapia intensiva e offre la possibilità di poter disporre al piano di un apparecchio radiologico portatile per RX torace a letto del paziente. Per garantire maggiore sicurezza l’area Covid è stata separata dal restante corridoio di reparto.
Al piano zero dell’Ospedale, di fronte all’ingresso del Pronto Soccorso generale e della Cappella, si sviluppa, inoltre, un reparto dotato di 9 posti letto in stanze singole, con bagno dedicato, che sarà utilizzata per ricoverare gli utenti sospetti Covid, realizzando così una separazione dei percorsi per la gestione, in sicurezza, dei pazienti.
ATTUALITÀ
Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
ATTUALITÀ
Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»
La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.
Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.
«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica».
Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.
ATTUALITÀ
Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità
Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.
Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.
Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.
Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.
Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.
Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.
Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.
Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
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