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Corteo Funebre Sparacio, Sindaco De Luca: “Pistolettata di Stato da parte della Rai nei miei confronti e della mia comunità, sporgerò querela e chiederò intervento della commissione di vigilanza dell’emittente”

MESSINA –  “Continua la disinformazione di Stato da parte della Rai che, durante la trasmissione “Storie Vere”, andata in onda su Rai 1 dalle 10.30 in poi, torna a parlare del corteo funebre di sabato scorso a Messina a seguito della morte di Rosario Sparacio, fratello dell’ex boss Luigi. Durante la trasmissione si parla di vergogna a Messina, con parole che esprimono una condanna morale e lasciano intendere che nella città dello Stretto vi sia l’abitudine a violare le regole, come la stessa conduttrice preannuncia lanciando il servizio. Per l’ennesima volta dunque la Rai confeziona un servizio falso, riportando le notizie in modo tendenzioso, non solo discostandosi dai fatti, come rappresentati nelle immagini, ma aggiungendo anche particolari del tutto falsi pur di screditare per l’ennesima volta Messina e i suoi cittadini. Anticipo a scanso di equivoci che dopo quest’ulteriore pistolettata di Stato da parte della Rai non intendo più usufruire di uno spazio analogo per poter chiarire la vicenda. Mi rifiuto di avere a che fare con dei mistificatori di professione, pagati a peso d’oro da parte dei contribuenti. Di tutta la questione investirò l’Ordine dei Giornalisti e la Commissione di Vigilanza della Rai a tutela della mia città e del rispetto che ogni cittadino siciliano merita di avere riconosciuto, lontano dai facili stereotipi che ci dipingono tutti terroni, mafiosi e bugiardi”. Così afferma il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, il quale intende querelare la trasmissione condotta da Eleonora Daniele.

“Si ricorda – continua il Primo cittadino – che durante la trasmissione, la conduttrice parla di un ‘funerale’ e della presenza di 200 persone quando, come già spiegato, si trattava solo di un accompagnamento della salma del defunto da parte di alcuni parenti al cimitero. Un corteo spontaneo che non è stato autorizzato da nessuno e che ha registrato, secondo i filmati già acquisiti dall’Autorità Giudiziaria, la partecipazione di circa una trentina di persone.
Quello che a tutti gli effetti è stato un movimento di persone che si è radunato intorno al carro funebre nel tragitto compiuto dalla casa del defunto fino al funerale, viene definito come un corteo, lasciando intendere che qualcuno lo avesse comunicato e che le autorità lo avessero autorizzato, con il chiaro intendo di dipingere Messina e i suoi abitanti come soggetti abituati a trasgredire le regole”.

Come ho avuto modo di chiarire già nei giorni scorsi – sottolinea il Sindaco peloritano – e come accertato anche dalla Polizia Municipale alla quale ho chiesto di accertare i fatti, il carro funebre è uscito dalla casa del defunto, si è diretto verso la via Piemonte dove ha sostato brevemente, senza alcuna celebrazione religiosa, giusto per il tempo di ricevere una benedizione e, da lì, si è diretto verso il Gran Camposanto, dove il carro funebre ha deposto la salma. Le persone, circa una trentina, che si sono accodate al carro lungo il tragitto, hanno assistito al percorso e nessuna di loro ha chiesto o tentato di entrare al Cimitero. Questi sono i fatti, sui quali sono in corso le indagini della Procura. La tv di Stato però non perde occasione per denigrare Messina, come già accaduto con precedenti servizi sul Tg1, dove pur di non dare ragione al sindaco De Luca, che chiedeva controlli più serrati nello Stretto e l’utilizzo di una banca dati per prenotarsi ed evitare gli assembramenti e gli arrivi di massa, ha confezionato un servizio dove si negavano le presenze di numerose auto, facendo vedere una nave ferma”.

“Qui – conclude De Luca – la questione è ancora più grave perché, nella trasmissione ‘Storie Vere’ poco primo del servizio in questione, ne è stato lanciato un altro con un uomo anziano che parla attraverso la finestra con la moglie malata, in una casa di cura per le restrizioni dovute al Covid-19, e poi si accosta questa storia a quanto avvenuto a Messina, parlando in questo caso di una storia di vergogna e assenza di regole, senza controlli e senza alcun rispetto di quanto previsto dai DPCM. Ho già espresso più volte il mio disgusto per la mafia e il desiderio che la mia Amministrazione e Messina non siano più accostati a queste storie dalle quali prendiamo ancora una volta la distanza. Nonostante ciò, durante la trasmissione la conduttrice si chiede più volte chi ha dato i permessi per questo ‘funerale’, facendo intendere che qualcuno lo avesse potuto autorizzare. Per l’ennesima volta dunque, la Rai si occupa di una questione che riguarda la città senza prima verificare le fonti e informarsi correttamente. La conduttrice e la Rai, a questo punto, dovrebbero chiedere scusa alla città e cambiare nome alla trasmissione perché la rappresentazione che viene data della realtà e tutt’altro che vera. Si tratta in verità di una rappresentazione volutamente distorta, offensiva e denigratoria di Messina e dei suoi abitanti. Probabilmente siamo di fronte all’ennesimo tentativo di screditare la città, il primo cittadino e tutti i messinesi tramite il servizio di Stato, ma questa volta reagiremo e adiremo le vie legali”.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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