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Ospedale di Giarre: il Comitato Cittadino “Rivogliamo l’ospedale” invia una istanza alla Regione e all’Asp per chiedere l’istituzione di una struttura operativa semplice di Cardiologia

GIARRE – In data 23 aprile 2020, il Comitato Cittadino di Giarre “Rivogliamo l’Ospedale” ha inviato al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania Dott. Maurizio Lanza, al Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci e all’Assessore alla Salute Avv. Ruggero Razza una articolata istanza per chiedere l’istituzione di una struttura operativa semplice di Cardiologia all’Ospedale di Giarre.
A seguito dell’adeguamento della Rete ospedaliera, approvato con Decreto dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana n. 22/2019, l’Ospedale di Giarre è stato definito “Presidio di base”, all’interno del quale si svolgono le discipline di Chirurgia generale, Medicina generale, Ortopedia e Traumatologia, Psichiatria, Geriatria, Recupero e riabilitazione funzionale, Lungodegenza, Radiologia, Laboratorio di analisi, Pronto soccorso e Servizio di anestesia.
Il comitato Cittadino, a seguito di una attenta analisi delle delibere, dei decreti, delle norme e delle risoluzioni in materia di sanità pubblica, ha rilevato una carenza nei servizi essenziali prestati presso il Presidio Ospedaliero di Giarre, in particolare è stata accertata l’assenza di una struttura per il trattamento delle patologie cardiache.
Facendo riferimento ai parametri, definiti nel documento del 26 marzo 2012 dal “Comitato Livelli Essenziali di Assistenza LEA”, – si legge in una nota del Comitato Cittadino  per l’individuazione delle strutture semplici e complesse del servizio Sanitario Nazionale al fine di contenerne il numero entro determinati limiti, che prevedono la presenza di 1,31 strutture semplici per ogni struttura complessa, dopo aver accertato che la struttura della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania consta di 133 Unità Complesse, 143 Unità Semplici e 29 Unità Dipartimentali, per un totale di 172 Unità Semplici con un coefficiente pari a 1,29, e dunque che i parametri LEA rientrano entro i limiti previsti, facendo riferimento all’Art. 6 comma 2 dell’Atto aziendale dell’ASP di Catania, che “riconosce come criterio base della propria missione l’attenzione alla tutela delle aspettative dell’utente nell’offerta dei servizi, promuovendo la partecipazione del cittadino alla definizione degli obiettivi di salute e di scelte programmatiche condivise” nella qualità di Comitato civico è stato ritenuto opportuno chiedere al Direttore Generale dell’Asp di valutare ed esperire le procedure, per le proprie competenze, e conseguente approvazione da parte dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana e di adottare tutte le misure previste per legge al fine di istituire presso il Presidio Ospedaliero di Giarre una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Cardiologia, per far fronte alle comprovate necessità di tipo assistenziale, nell’evidenza che sono rispettati i parametri fissati dalla programmazione nazionale e regionale.
In considerazione che questo dettaglio, per noi rilevante, sia sfuggito alle Istituzioni locali, che nel ruolo della “Conferenza dei Sindaci”, con i poteri che gli derivano dalla legge e dai regolamenti regionali, hanno compiti di indirizzo, proposta e vigilanza, attraverso la partecipazione ai processi decisionali inerenti alla programmazione ed alla valutazione dei risultati delle attività Aziendali (Art. 25 dell’Atto aziendale dell’ASP di Catania), abbiamo ritenuto necessario segnalare tempestivamente questo deficit al Direttore Generale, anche in anche in virtù della solida collaborazione instaurata tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e il Comitato Cittadino “Rivogliamo l’Ospedale”, fiduciosi che tale istanza venga accolta positivamente.”

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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