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ATTUALITÀ

Catania: furto aggravato con la tecnica della spaccata ai danni di una farmacia. Arrestato un pluripregiudicato

CATANIA – Alle prime luci dell’alba della mattinata del 27 aprile, la Polizia di Stato ha tratto in arresto il pluripregiudicato ZAGAME Nicolò,  in quanto resosi responsabile dei reati di furto aggravato, con la modalità della c.d. spaccata, e di ricettazione. Nel decorsi mesi è stato registrato il verificarsi di alcune azioni predatorie, con particolare riferimento ad alcune attività commerciali del centro cittadino, oggetto di rapine e furti aggravati, attraverso il sistema della cd “spaccata”.

L’analisi del fenomeno criminale effettuata dagli investigatori della Squadra Mobile ha consentito di ricostruirne il modus operandi che è apparso in prima battuta riconducibile alla mano di un unico soggetto. In particolare, è stato appurato che gli esercizi commerciali maggiormente colpiti erano quelli a cui è consentita, in questo momento di pandemia, l’attività lavorativa come farmacie e panifici, ad opera di un soggetto travisato, con viaggiante a bordo macchine provento di furto ed attivo soprattutto in orari notturni.

Tale escalation ha determinato un’intensificazione delle indagini condotte dai poliziotti della Sezione Antirapina della Squadra Mobile che hanno posto sotto la lente di ingrandimento alcuni pregiudicati specializzati in simili reati. I servizi predisposti, corroborati da attività info-investigativa e di osservazione di tipo tradizionale hanno consentito di circoscrivere il novero dei possibili autori.

Nel segnalato contesto, nella notte del decorso 27 aprile, alle ore 2:15 circa, la locale Sala Operativa ha diramato nota radio relativa ad un furto in atto, con la tecnica della “spaccata”, presso una farmacia sita nel quartiere San Giorgio, ad opera di un soggetto, che, utilizzando, come un ariete un’autovettura Fiat Uno di colore scuro, provento di furto, ha infranto la vetrina dell’esercizio commerciale.

In particolare, dalla visione delle immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza di cui è munita la farmacia, è stato possibile accertare come l’autore fosse specializzato in questa tecnica, già ben collaudata, tanto che con sole due manovre in retromarcia, impattando la vetrina con l’angolo posteriore dell’autovettura, è riuscito a frantumare la vetrina, introducendosi all’interno ove si è soffermato solo pochi minuti giusto il tempo per sottrarre l’incasso.

Sul posto è intervenuto personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per i rilievi e gli accertamenti di competenza. A seguito della segnalazione, i poliziotti della Sezione Antirapina, già nei pressi della farmacia, hanno intercettato il malvivente a bordo del mezzo segnalato dalla Sala Operativa, notando che la parte posteriore dell’auto era visibilmente danneggiata per la spaccata appena perpetrata. Ne è scaturito un lungo inseguimento per le vie del centro storico, proseguito per un ulteriore tratto a piedi dopo che il conducente ha perso il controllo del mezzo, collidendo contro un muro.

La fuga del soggetto è terminata allorquando è stato bloccato nelle vicinanze della propria abitazione, ove verosimilmente si sarebbe rifugiato nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Il soggetto fermato, identificato per il noto pluripregiudicato ZAGAME Nicolò, è stato trovato ancora con indosso i guanti in lattice, lo scaldacollo ed un capello in lana, utilizzati per travisarsi durante il furto, come confermano le immagini.

Sottoposto a perquisizione personale, ZAGAME è stato anche trovato in possesso di una chiave utilizzata per manomettere il quadro accensione dell’autovettura utilizzata per la spaccata. Tale mezzo, risultato oggetto di furto, è stato successivamente restituito al proprietario. Espletate le formalità di rito, ZAGAME Nicolò è stato posto a disposizione dell’A.G.

Sono in corso ulteriori approfondimenti da parte di questa Squadra Mobile, con il coordinamento della locale Autorità giudiziaria al fine di verificare eventuali responsabilità del ZAGAME in altri episodi simili o in alcune rapine aggravate consumate, recentemente, nel capoluogo etneo.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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