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ATTUALITÀ

Catania, i NOMI degli arrestati nell’operazione “Fake Credits”

CATANIA – Su delega di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo nei confronti di 30 persone (3 ristrette in carcere, 21 agli arresti domiciliari e 6 raggiunte dalla misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno) indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di reati tributari e, in particolare, di indebite compensazioni (attraverso l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti) aggravate dalla partecipazione di professionisti. In forza del medesimo provvedimento cautelare, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania hanno eseguito anche il sequestro preventivo di 11 società commerciali, aziende utilizzate dagli indagati unicamente per perpetrare i reati tributari in contestazione. Al contempo, è in corso l’esecuzione di sequestri preventivi (anche per equivalente) finalizzati alla confisca di 9,5 milioni di euro.

Le persone tratte in arresto e condotte in carcere sono:

  • PALADINO Antonio (cl. 1963), commercialista, quale Presidente dell’Associazione Datoriale CONFIMED ITALIA (ente di organizzazione di datori di lavoro con sede dichiarata a Roma e uffici amministrativi a Catania);
  • SANFILIPPO Gaetano (cl.1977), dipendente dello Studio Professionale “Paladino”, diretto collaboratore di PALADINO in CONFIMED ITALIA;
  • NICASTRO Andrea (cl.1974), libero professionista esercente l’attività di “consulente amministrativo” a disposizione della CONFIMED ITALIA.

Ristretti agli arresti domiciliari i seguenti professionisti attestatori per la loro opera di certificatori di crediti inesistenti:

  • BIGI Paolo (cl. 1958) libero professionista esercente l’attività di “consulente amministrativo”;
  • GREGORINI Silvia (cl. 1964), commercialista;

entrambi operativi su Roma;

  • LICCIARDELLO Giuseppina (cl. 1960), commercialista domiciliata a Catania, di fatto professionista a disposizione di PALADINO;
  • TOSCANO Pasquale (cl. 1966), commercialista operativo su Latina con studio a Napoli, il quale non risulta tra i soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità;
  • NICOTRA Daniele (cl. 1982), commercialista domiciliato a Catania;
  • GALLO Gian Mario (cl. 1966), commercialista con studio a Segrate (MI), il quale non risulta tra i soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità.

Le persone citate – unitamente a 12 soggetti di seguito generalizzati, amministratori di imprese commerciali – costituivano un’associazione a delinquere finalizzata alla sistematica perpetrazione di reati tributari.

Ristretti agli arresti domiciliari anche gli indagati di seguito generalizzati, quali rappresentanti legali ed amministratori delle società coinvolte nel fraudolento schema evasivo:

  • DEBOLE Salvatore (cl. 1957), amministratore di fatto dell’Istituto di Vigilanza Privato A.N.C.R. avente sede a Belpasso (CT), società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti erariali per 2,9 milioni di euro;
  • VETRANO Giuseppe (cl. 1959), rappresentante legale della “Delivery Express s.r.l.s”, con sede in Catania (CT), esercente l’attività di “trasporto di merci su strada”, società beneficiaria della cessione di crediti IVA fasulli compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti tributari per 450.000 euro;
  • PIAZZA Gesualdo (cl.1975), rappresentante legale di “San Francesco Società Cooperativa”, con sede in Caltagirone (CT), esercente l’attività di “altri servizi per la persona” società beneficiaria della cessione di crediti IVA fasulli utilizzati per la compensazione di 1 milione di euro di debiti erariali;
  • DE SANTIS Fabrizio (cl. 1961), rappresentante legale della “Pachira S.r.l.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “cura e manutenzione del paesaggio, compresi parchi e giardini”, con sede a Roma, “portatrice” di crediti IVA inesistenti utilizzati per compensazioni per oltre 2,5 milioni di euro;
  • CROCCO Maria Rosa (cl. 1958), rappresentante legale della “B suite società cooperativa”, la quale dichiarava quale attività (ora cessata) quella di “pulizia generale (non specializzata) di edifici”, già con sede in Rignano Flaminio (RM), anch’essa “generatrice” di crediti IVA fasulli utilizzati per compensazioni con debiti tributari non onorati;
  • NOTO Carlo (cl. 1965), rappresentante legale della “Quattrotempi S.r.l.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “organizzazione di convegni e fiere”, con sede a Roma, anch’essa società strumento per la compensazione di crediti di imposte non esistenti;
  • PES Roberto (cl. 1965), rappresentante legale della “La Cartomatica S.r.l.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “servizi connessi a tecnologie informatiche”, con sede a Roma, anch’essa società utilizzata per generare la compensazione di imposte per 1,3 milioni di euro;
  • GUARDABASCIO Pietro (cl. 1964), quale rappresentante legale di “Il Garofalo S.r.l.s.”, con sede a Roma ed esercente l’attività di “ipermercato”, società strumentale alla formazione di crediti tributari inesistenti da compensare con debiti tributari non assolti;
  • DI MEO Sebastiano (cl. 1951), rappresentante legale della società “Di Meo S.r.l.s”, azienda che dichiarava quale attività (ora cessata) “l’installazione di impianti per la distribuzione del gas”, con sede a Napoli, anch’essa società utilizzata per generare una compensazione di imposte a favore dell’Istituto di Vigilanza Privato A.N.C.R.;
  • GALLONE Cosimo Damiano (cl. 1982), attualmente detenuto preso la Casa circondariale di Verona per rapina aggravata, rappresentante legale di “C.B.L. Trasporti e servizi società cooperativa”, avente quale attività il “trasporto di merci su strada” con sede in Pero (MI), anch’essa società veicolo per la creazione di crediti IVA fasulli;
  • BARRELLA Mario (cl. 1962), anch’egli nella qualità di rappresentante legale della succitata “C.B.L. Trasporti e servizi società cooperativa”;
  • MAGGIO Marco (cl. 1979), rappresentante legale di “Job Act Società Cooperativa”, attività dichiarata di “pulizia generale (non specializzata) di edifici”, avente sede a Milano, società cooperativa utilizzata dagli indagati per la creazione di crediti IVA fittizi poi portati in compensazione;
  • PELLONI Carmine (cl. 1963), rappresentante legale della “Molly Malone 2015 S.r.l.s.”, società che dichiarava quale attività (ora cessata) di “catering per eventi, banqueting”, con sede in Segni (RM), anch’essa utilizzata per generare la compensazione di imposte per circa 1,2 milioni di euro;
  • BERTOLINI Davide (cl. 1975), uno dei rappresentanti legali della “Textile Export S.r.l.”, avente sede in Roma (RM) ed esercente l’attività di “commercio all’ingrosso di tessuti”, società i cui crediti tributari fasulli sono stati ceduti per favorire l’inadempimento di debiti tributari di soggetti terzi;
  • GALLO Michele Antonio Gerardo (cl. 1945), anch’egli rappresentante legale della citata “Textile Export S.r.l.”;

Sono stati, invece, raggiunti dal provvedimento del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale i soggetti di seguito indicati:

  • DEBOLE Claudia (cl. 1983), quale rappresentante legale del già citato Istituto di Vigilanza Privato A.N.C.R.;
  • CELESTI Giacomo (cl. 1970), rappresentante legale della “Business Projects industrial services s.r.l. unipersonale” avente sede ad Augusta (SR) ed esercente l’attività di “installazione di impianti telecomunicazioni e elettronici”, beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 3,9 milioni di euro.
  • RISICATO Federico (cl. 1974), rappresentante legale della “Vigil Service s.r.l.” con sede in Belpasso (CT), quale società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti tributari effettivi per 62.000 euro;
  • SPERA Michele (cl. 1967), rappresentante legale della “RE. POINT s.r.l.” avente sede a Ragusa, esercente l’attività di “altre attività di servizi connessi a tecnologie informatiche”, società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 105.000 euro;
  • GIANFORMAGGIO Rita (cl. 1993), rappresentante legale della “New Solar s.r.l.” avente sede a Catania esercente l’attività di “altre attività di consulenza amministrativa”, società beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di debiti tributari complessivi per 252.000 euro;
  • BALSAMO Renato (cl. 1953), rappresentante legale della “Ariel Società cooperativa Sociale” avente sede a Catania ed esercente l’attività di “altri servizi di sostegno alle imprese”, società anch’essa beneficiaria di crediti IVA fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 450.000;

L’operazione condotta dal Gruppo Tutela Finanza Pubblica del Nucleo P.E.F. di Catania, convenzionalmente denominata “FAKE CREDITS”, sotto la direzione del gruppo di magistrati di questa Procura specializzati nel contrasto ai reati fallimentari e tributari, è stata caratterizzata dall’esecuzione di intercettazioni telefoniche e ambientali nonché di accertamenti bancari unitamente alla disamina (a riscontro) di documentazione contabile ed extracontabile nonché di materiale informatico acquisito nel corso di una perquisizione locale disposta da questo Ufficio. La complessa investigazione, dispiegatasi da febbraio del 2019 all’aprile di quest’anno, ha tracciato la commercializzazione di oltre 25 milioni di euro di crediti fittizi di cui oltre 9,5 milioni utilizzati per indebite compensazioni. L’efficace attività repressiva posta in essere dalla Guardia di Finanza di Catania trae origine dall’esecuzione di una verifica fiscale svolta nei confronti dell’Istituto di Vigilanza Privata “A.N.C.R. S.r.l”. con sede in Belpasso (CT), conclusasi, tra l’altro, con la segnalazione al competente ufficio finanziario di violazioni in materia di indebite compensazioni per oltre 2,8 milioni di euro.

Lo schema fraudolento, ideato e alimentato da una rete di professionisti attivi su tutto il territorio nazionale, ricostruito dai Finanzieri, anche attraverso una meticolosa ricostruzione dei flussi finanziari generati dalle operazioni commerciali finite sotto la lente di ingrandimento degli investigatori economico- finanziari, si snodava lungo le seguenti fasi:

  • reperimento e costituzione di società “farlocche” in mano a prestanome, titolari di crediti impositivi puntualmente emergenti dalle dichiarazioni fiscali presentate: è in questa fase che intervenivano i certificatori, BIGI Paolo, GREGORINI Silvia, LICCIARDELLO Giuseppina, TOSCANO Pasquale, NICOTRA Daniele, GALLO Gian Mario chiamati ad apporre il cosiddetto visto di conformità (visto leggero) attestante la regolare tenuta della contabilità, la corrispondenza dei dati esposti in dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili e alla relativa documentazione sia per le imposte sui redditi sia ai fini I.V.A.;
  • commercializzazione dei crediti tributari fasulli a beneficio delle società sopra specificate caratterizzate da consistenti esposizioni con l’Erario;
  • effettuazione delle operazioni di compensazione crediti tributari fittizi – debiti tributari reali mediante compilazione e inoltro telematico dei modelli di pagamento; fase realizzativa curata da PALADINO e dagli altri professionisti che certificavano i crediti fittizi delle società accollanti “farlocche”;
  • gestione dei corrispettivi originati dagli accolli e dalle operazioni di cessione del credito: in questa fase, PALADINO, SANFILIPPO e NICASTRO, attraverso la CONFIMED ITALIA, gestivano direttamente, e a loro piacimento, tutti gli introiti generati dalle illecite compensazioni. Gli accertamenti bancari eseguiti nel corso delle indagini hanno permesso di constatare che le società indebitate, accollate/cessionarie, hanno versato alla CONFIMED ITALIA oltre 6,3 milioni di Euro che, ovviamente, non venivano riversate alle accollanti/cedenti, ma trattenute dal sodalizio criminale; solo 700 mila euro risultavano impiegati per pagamenti a favore di un fideiussore svizzero e di alcune accollanti fittizie, queste ultime società strumentali allo svuotamento dei conti della citata CONFIMED.

La CONFIMED ITALIA giocava, dunque, un ruolo decisivo nell’iter delittuoso appena descritto annoverando tra gli associati società costituite al solo fine di esporre nelle dichiarazioni fiscali, presentate nel corso della loro breve vita, crediti d’imposta fittizi. La CONFIMED, che disponeva di professionisti incaricati di apporre il cd. visto di conformità nelle dichiarazioni attestanti i falsi crediti erariali, offriva ai propri convenzionati gravati da debiti tributari, la possibilità di beneficiare di crediti erariali inesistenti proponendo un fideiussore svizzero (peraltro non abilitato a svolgere attività finanziaria in Italia) per garantire le operazioni commerciali e, da ultimo, incassa in nome e per conto delle accollanti/cedenti gli ingenti corrispettivi pattuiti per le operazioni di accollo/compravendita dei crediti.

Gli associati della CONFIMED, imprese beneficiarie delle citate finalità illecite, sfruttavano la possibilità di alleggerire la propria posizione debitoria con l’Erario, ottenendo un vantaggio economico pari ad almeno il 20% del carico impositivo dovuto; queste imprese non avevano remora ad affidare ingenti somme di denaro alle società accollanti/cedenti prima, e alla CONFIMED ITALIA poi, ben consapevoli del vantaggio finanziario che ne sarebbe derivato. Plurimi sono gli elementi indiziari a sostegno della consapevolezza dei soggetti imprenditoriali beneficiari delle indebite compensazioni circa la partecipazione a un preciso disegno criminoso: un esame superficiale del bilancio pubblicato dalle società detentrici dei crediti fittizi pone pochi dubbi circa la non veridicità dei dati economici esposti; la scelta di CONFIMED del fideiussore svizzero (nemmeno iscritto negli albi tenuti dalla Banca d’Italia) e la lettura della polizza assicurativa proposta inducevano a ritenere che le imprese accollanti non avrebbero prestato alcuna garanzia per l’adempimento degli obblighi assunti.

Altro elemento caratterizzante il modello evasivo fiscale ideato dal sodalizio criminoso è dato dalla partecipazione di imprese “portatrici” di crediti IVA certificati che in realtà erano soggetti economici inesistenti (solitamente di costituzione recente, dichiaravano la loro sede d’affari presso luoghi dove insistono realtà aziendali differenti, presentavano le dichiarazioni inziali necessarie ad avviare il circuito illecito e sono formalmente amministrate da persone prive di ogni capacità manageriali). Tali soggetti giuridici, in data odierna, sono stati raggiunti dal provvedimento cautelare del sequestro impeditivo delle quote societarie e sono, come su citate, “Pachira S.r.l.”, “B suite società cooperativa”, “Il Garofalo S.r.l.s.”, “Di Meo S.r.l.s”, “Job Act Società Cooperativa”, “Quattrotempi S.r.l.”, “La Cartomatica S.r.l.”, “Ariel Società cooperativa Sociale”, “C.B.L. Trasporti e servizi società cooperativa”, “Molly Malone 2015 S.r.l.s.” e “Textile Export S.r.l.”.

La complessa indagine, condotta dalle Fiamme Gialle di Catania, ha dunque consentito di interrompere uno schema delinquenziale attuale e ripetuto di evasione d’imposte orchestrato da figure professionali qualificate, imprenditori prestanome compiacenti e imprese pronte ad accaparrarsi benefici fiscali non spettanti; l’attività delle Fiamme Gialle etnee assume ancor maggior pregio ove si consideri l’attuale e generale crisi economica indotta dalla fase pandemica che già mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese che verrebbero ulteriormente minacciate dalla presenza sul mercato di società commerciali sleali che operano mettendo continuamente a frutto ripetuti inadempimenti dell’obbligo di versare le imposte dovute.

ATTUALITÀ

Intitolato a Mimmo e Pippo Russo il Palazzetto dello sport di Belpasso

BELPASSO – C’era il cuore di chi li ha conosciuti e apprezzati, al Palazzetto dello sport di contrada Timpa Magna, Belpasso. Ma anche quello di chi ha voluto essere presente semplicemente per manifestare vicinanza e affetto alla famiglia di due uomini visionari e appassionati, che con il loro coraggio e la loro lungimiranza hanno portato per la prima volta la pallavolo a Belpasso.

Era il 1970 e da quel momento, grazie al loro impegno e alla loro perseveranza, intere generazioni di giovani si sarebbero appassionate a questo sport che tanto lustro ha dato a tutta la comunità belpassese.

Gli stessi giovani, oggi adulti,  commossi e nostalgici, ma col sorriso di chi conserva nel cuore ricordi di anni ormai lontani, erano presenti al Palazzetto dello sport per omaggiare Mimmo e Pippo Russo, artefici di un movimento, quello della Pallavolo Belpasso, che da allora non si è più fermato e che ancora oggi, grazie all’eredità raccolta dal fratello Carmelo, coinvolge centinaia di giovani atleti.

Una cerimonia intima ma fortemente partecipata quella che ha consegnato alla storia i nomi dei due fratelli, tragicamente scomparsi a distanza di anni, quando sul tavolo c’erano ancora idee e progetti tutti da sviluppare.

A Mimmo, solido e coraggioso dirigente, pioniere delle radio libere negli anni ‘70 e fondatore dello storico Gruppo Rmb, e a Pippo, entusiasta e infaticabile allenatore, è stata intitolata la struttura che li ha visti impegnati in prima linea per anni.

Con in testa il vicesindaco Gaetano Campisi e il consigliere delegato allo sport, Salvatore Pappalardo, in rappresentanza del sindaco Carlo Caputo e dell’amministrazione – che ha fortemente voluto l’intitolazione, approvando la mozione in Consiglio comunale all’unanimità dei presenti – una targa con i volti sorridenti dei fratelli Russo è stata svelata davanti a centinaia di persone, dopo una breve ma sentita cerimonia magistralmente guidata dalle parole del noto conduttore siciliano, Ruggero Sardo.

Un momento toccante – reso ancora più emozionante dai racconti del professor Vito Sapienza – che ha visto insieme istituzioni, rappresentanti del mondo politico, imprenditoriale, sportivo e dell’associazionismo, uniti nel ricordo di Mimmo e Pippo.

“Ricordo Mimmo Russo sempre con grande affetto e commozione – ha detto il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, che ha patrocinato l’evento – , perché ho avuto il piacere di conoscerlo. Ricordare lui e il fratello Pippo e poter intitolare a loro il Palazzetto dello sport di Belpasso è per noi motivo di orgoglio. L’Ars ha stanziato delle risorse e sono molto felice di aver dato il mio contributo insieme all’onorevole Zitelli e a tutti quelli che hanno partecipato. Ho fatto di tutto per partecipare a questa iniziativa. Ringrazio l’amministrazione comunale, il sindaco Carlo Caputo e chiunque si sia adoperato per realizzarla”.

A far sentire la loro vicinanza alla famiglia, tra gli altri, c’erano anche: Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito democratico e parlamentare nazionale; i deputati regionali Giuseppe Zitelli ed Ersilia Saverino; Enzo Bianco, più volte sindaco di Catania e attualmente coordinatore nazionale degli organi statutari dell’Anci; Sergio Parisi, assessore allo Sport del Comune di Catania e presidente FIN Sicilia; Viviana Lombardo, assessore alle Pari opportunità del Comune di Catania; Pietro Agen, presidente di Confcommercio Catania; Pietro Ambra, presidente provinciale di Confcommercio Professioni; Alfio Papale e Saro Spina, ex sindaci di Belpasso; Giovanni Leonardi, ex consigliere provinciale ed ex primo cittadino di Mascalucia, in passato allenatore della Pallavolo Belpasso; Tania Di Mario, presidente dell’Ekipe Orizzonte; Maurizio Ragusa, presidente provinciale della FIPAV; Gaetano Rizzo, presidente dell’USSI Sicilia, e il noto imprenditore belpassese, il cavaliere Giuseppe Condorelli.

«Una giornata importantissima – ha detto il presidente della Pallavolo Belpasso, Carmelo Russo – , perché dopo tanti anni siamo riusciti ad avere quello che secondo me è il giusto riconoscimento a due persone che si sono spese per lo sport belpassese, uno come dirigente e l’altro come allenatore. La pallavolo a Belpasso è arrivata grazie a Mimmo e Pippo e se oggi abbiamo una bella società di volley nel nostro territorio lo dobbiamo a ciò che entrambi hanno seminato molto tempo fa, con una visione più che pragmatica».

«La giornata di oggi ha un valore che va ben oltre l’intitolazione – hanno detto commossi i figli dei fratelli Russo, Giuseppe e Marco – , perché ci permette di realizzare un altro sogno: quello di portare in questo Palazzetto dello sport due squadre di serie A. Oggi i nostri ragazzi hanno avuto l’opportunità unica di vederle in campo e di respirare il talento di giocatori di alto livello, che ringraziamo di cuore per aver accolto con gioia il nostro invito».

Al termine della cerimonia, infatti, Cosedil Saturnia Acicastello e Domotek Volley Reggio Calabria, squadre che militano rispettivamente nelle serie A2 e A3 di pallavolo, hanno entusiasmato il pubblico con un allenamento congiunto che ha lanciato il “1° Memorial Mimmo e Pippo Russo”, vinto per 3-1 dalla squadra castellese del presidente Luigi Pulvirenti, presente alla cerimonia.

«Essere qui nel giorno dell’intitolazione del Palazzetto dello sport ai fratelli Russo è stato davvero emozionante perché a Belpasso – ha raccontato al termine del test match l’assistant coach Mauro Puleo – non ho solo giocato, ma ho anche allenato. E proprio quando ho iniziato a farlo per me è cominciata una carriera di alto livello da allenatore, perché dopo questa esperienza sono stato chiamato dalla Pallavolo Catania. Tutti i componenti della nostra società sono stati felici di aver partecipato a questo momento. Il nostro presidente era molto legato a Mimmo Russo e ci teneva a essere presente».

A benedire il Palazzetto dello sport, che da questo momento sarà legato per sempre ai nomi di Mimmo e Pippo, padre Nino Nicoloso, parroco della chiesa Maria SS della Guardia e della chiesa di San Giuseppe a Borrello, quartiere di Belpasso.

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Premio Distribuzione “Atena Nike” al film “Fuori Scuola”

Al via il contributo per l’esito finale della promozione del premio distribuzione Atena Nike, edizione 2024.

Il patron del premio Fabio Saccuzzo (nel video), insieme alla direttrice artistica Gabriella Carlucci, quest’anno hanno voluto dare spazio, all’interno della kermesse Atena Nike ad un percorso che spesso risulta carente o addirittura assente nella filiera cinematografica, la distribuzione dei progetti nelle sale e nelle piattaforme.

La consegna dei premi, per questa edizione avvenuta nello splendido scenario del teatro greco di Tindari, ha visto dunque anche il riconoscimento di una sezione speciale dedicato alla distribuzione di un film indipendente, opera prima e che trattasse tematiche sociali, argomento in linea con lo spirito del premio Atena Nike.

Il film designato dalla direzione artistica, presieduta da Gabriella Carlucci e dell’ideatore del Premio, Fabio Saccuzzo è Fuori Scuola, per la regia di Mario Spinocchio.

Tanti gli artisti coinvolti, da Alessandro Haber ad Antonella Ponziani, Francesca Rettondini, Salvo Saverio D’Angelo e tanti i ragazzi connessi con le scuole che hanno partecipato alla realizzazione del progetto filmico.

Il premio distribuzione – afferma il patron Fabio Saccuzzo – è uno stimolo ed un segnale, che nel piccolo si vuol dare all’industria cinematografica, affinché si attuassero delle politiche di garanzia volte ad assicurare che un progetto realizzato con i criteri previsti possa vedere le luci della sala cinematografica, spesso film realizzati e da nessuno visti. IL dicastero della cultura si è mosso in tal senso, con non poche polemiche, con lo spirito di valorizzare, attraverso un riordino di costi, le opere ed i progetti realizzati.”

Il premio Atena Nike per la distribuzione offre, al film premiato, la visibilità in più di 50 sale in tutta la penisola.

Dopo l’anteprima regionale in Sicilia del 19 settembre scorso all’Arena Adua Catania, seguiranno:

DAL 26 AL 30 settembre – PUGLIA SALA FARINA FOGGIA ORE 19.00

01 ottobre – PUGLIA SALA FARINA FOGGIA ORE 19.00

02 ottobre – LIGURIA CINEMA ALBATROS ORE 18.00

07 ottobre – CALABRIA CINEMA SAN NICOLA COSENZA ORE 20.00

08 ottobre – SICILIA CINEMA AURORA SIRACUSA ORE 19.00 ORE 20.45

11 ottobre – LAZIO CINEMA DELLE PROVINCE ROMA ORE 20.30

12 ottobre – LAZIO CINEMA ALFELLINI GROTTAFERRATA ORE 22.30

17 ottobre – SICILIA CINEMA MARGHERITA ACIREALE ORE 18.00 ORE 21.00

DAL 19 AL 23 ottobre – CALABRIA CINEMA TEATRO GARIBALDI POLISTENA (RC) ORE 21.30

23 ottobre – CALABRIA SUPERCINEMA CATANZARO ORE 20.30

29 ottobre – BASILICATA CINEMA COMUNALE ORE 18.00 – 19.45 – 21.30

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Da Buenos Aires alla Sicilia: <<Premio Fedeltà>> a Martin Lopez, che da 27 anni trascorre le vacanze a Taormina

“Premio fedeltà” ad un autentico amico della città del centauro. A ricevere uno speciale riconoscimento dalle mani del sindaco, Cateno De Luca e dell’assessore, Mario Quattrocchi, è stato, Martin Lopez che vive a Buenos Aires e svolge la professione di avvocato, giurista, magistrato e pubblico ministero. Da 27 anni arriva puntualmente a Taormina a trascorrere le sue vacanze. Alloggia nelle stanze dell’hotel “Capo Taormina”. Figlio di madre italiana ha tante amicizie nella capitale del turismo isolano, come quella del calibro del noto imprenditore, Rocco Frisone ed altri che hanno contribuito a far cogliere, appieno, il fascino di una Taormina vecchio stampo. Mauro Romano

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