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ATTUALITÀ

Acireale. Al via i lavori per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso

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ACIREALE – Al via, il prossimo 22 luglio, i lavori per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale “Santa Marta e Santa Venera”. I lavori saranno ultimati entro la primavera del 2021. Per tutto l’arco di tempo necessario all’esecuzione degli interventi, il Pronto Soccorso sarà operativo al piano terra, nei locali dell’ex Unità Operativa di Neuropsichiatria identificato come “Pronto Soccorso Temporaneo”, realizzato per permettere la continuità dei servizi, che sarà opportunamente individuato con segnaletica orizzontale e verticale.

«Abbiamo rispettato l’impegno assunto con il territorio – afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, dott. Maurizio Lanza – e, in linea con le indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute, guidato dall’avv. Ruggero Razza, entro la primavera del prossimo anno restituiremo alle comunità servite dall’Ospedale acese un Pronto Soccorso moderno, funzionale e in linea con gli standard assistenziali più aggiornati. L’emergenza Covid ha rallentato il cronoprogramma che era stato illustrato e condiviso con i rappresentati istituzionali, ma non ha fermato l’attività degli uffici amministrativi e tecnici della nostra Azienda. Ed è grazie all’impegno e allo spirito di questa squadra che abbiamo mantenuto la rotta per conseguire gli obiettivi fissati».

I criteri progettuali per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso sono in linea con la normativa sull’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie. Il piano degli interventi prevede la ristrutturazione totale del reparto – si tratta di una superficie di oltre 1000 mq -, finalizzata alla creazione di un ambiente nuovo, funzionale e moderno. 

L’importo complessivo dell’appalto è di oltre un milione e duecentomila euro, finanziati dall’Assessorato alla Salute con decreto assessoriale 234/18. Il progetto prevede la centralizzazione del triage per una migliore gestione delle procedure assistenziali e della comunicazione con il paziente, creando un front office aperto e libero da barriere. Saranno creati percorsi dedicati e sarà ottimizzata anche la distribuzione dei flussi interni per agevolare il lavoro degli operatori. Migliorano anche gli standard di accoglienza con la realizzazione di una sala d’attesa funzionale, distinta in due aree: attesa utenti deambulanti e accompagnatori; e attesa codici bianco e verde con relativo monitor di chiamata. Troverà nuova allocazione anche la cassa ticket, che verrà spostata in prossimità dell’ingresso.

I lavori saranno interamente seguiti dall’UOC Tecnico: responsabile unico del procedimento è l’ing. Francesco Alparone, direttore dell’Unità Operativa; direttore dei lavori è l’ing. Fabio Arancio, coadiuvato dal direttore operativo, ing. Marco Tosto, e dall’ispettore di cantiere, ing. Danilo Catania, mentre la progettazione è stata curata dall’arch. Roberto Spinella. Il trasferimento nel “Pronto Soccorso Temporaneo” è programmato a partire dal 21 luglio. Ci si scusa con gli utenti per gli eventuali disagi e si chiede la collaborazione dei cittadini per agevolare tutte le procedure.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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