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ATTUALITÀ

Guardia di Finanza: un anno di grande impegno delle unità cinofile di Catania

Unità cinofili
CATANIA – La nascita del Servizio Cinofilo della Guardia di Finanza risale al 1952, da quella data ebbe inizio la magnifica avventura dell’impiego dei cani nelle attività di servizio del Corpo.

I “cani-finanzieri” e i loro bravissimi conduttori rappresentano, ancora oggi, una risorsa preziosissima ed importante, in quella che è la lotta senza quartiere che la Guardia di Finanza conduce sia contro il crimine economico che contro quello organizzato.   

La considerazione in cui è tenuto il Servizio Cinofilo del Corpo è talmente alta, che numerosi organismi esteri (nell’ambito dei programmi di formazioni organizzati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, l’Agenzia Frontex, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ecc.) chiedono continuamente l’addestramento di personale mediante la partecipazione a corsi per la formazione di unità cinofile, tenuti presso il Centro di Castiglione del Lago.

Castiglione del Lago, in provincia di Perugia è il centro di allevamento e addestramento delle unità cinofile della Guardia di Finanza, un polo nazionale divenuto un’eccellenza assoluta per quanto riguarda la riproduzione e la formazione dei cani dei conduttori. Qui gli esemplari vengono prima selezionati per caratteristiche caratteriali e morfologiche e poi addestrati.

Vengono scelti i migliori esemplari in grado di lavorare sia in situazioni di difficoltà, sia tra la folla presente nelle stazioni ferroviarie, nei porti, negli aeroporti, nelle metropolitane nonché quelli dotati di un elevato grado di socializzazione nei confronti delle persone e degli altri cani, in possesso di una buona tempra e un buon temperamento, una grande attitudine al lavoro, un’elevata vigilanza ed una moderata aggressività.

L’intero addestramento è basato sul gioco ed è fondato essenzialmente su principi di condizionamento e di apprendimento; vengono utilizzati, inoltre, alcuni istinti naturali del cane, soprattutto il senso dell’olfatto, ma anche l’istinto del gioco, quello predatorio e della caccia.

L’addestramento per il cane non costituisce un lavoro od una costrizione ma sempre e comunque un gioco, uno sfogo ai suoi istinti naturali.

Catania, unità cinofili

A Catania l’impiego di ogni unità cinofila del Comando Provinciale, che è chiamata ad operare nelle più svariate condizioni di tempo e di luogo per ricercare droga, denaro, persone scomparse e altro – costituita dal finanziere (conduttore) e il suo cane (ausiliare), un binomio inscindibile che opera in una simbiosi assoluta – ha potuto garantire, grazie all’intesa e l’affiatamento della formazione operativa, ottimi risultati di servizio.

Le specialità in cui vengono formati il conduttore e il cane sono l’unità cinofila antidroga, di soccorso alpino, antivaluta (cash-dog), anticontrabbando/antiterrorismo e ricerca di tabacchi di contrabbando. Presso i Comandi della Guardia di Finanza della provincia etnea sono presenti le prime 3 tipologie di unità cinofila.

Un cane antidroga in azione è attratto dall’odore della sostanza stupefacente che riesce a percepire anche se abilmente occultata, grazie al proprio fiuto. Nel corso di un anno, da giugno 2019 ad oggi, nonostante il lockdown imposto a seguito delle norme anti COVI-19, grazie agli amici a quattro zampe in servizio sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 1.000 Kg. di sostanze stupefacenti.

ZARO, ESCORT, NIKITA e DELAY, sono i cani antidroga impiegati in aeroporto e in contesto esterno a supporto delle pattuglie che operano sul territorio.

Presso la Stazione Soccorso Alpino Guardia di Finanza di Nicolosi sono in servizio ASIA, pastore belga, HALMA e AQUOS, pastori tedeschi, cani specializzati nel soccorso e ricerca di persone disperse.

Le unità cinofile composte con i cani ASIA e HALMA, nel novembre 2019, a seguito del terremoto in Albania venivano aviotrasportate nel paese delle aquile per concorrere alla ricerca delle persone disperse tra le macerie delle abitazioni crollate.

L’impiego dell’unità cinofila antivaluta, una realtà operativa presso tutti gli aeroporti d’Italia, ha fatto emergere le straordinarie doti olfattive e il rigido protocollo di addestramento frequentato dallo splendido pastore tedesco HIRON, un cash dog che dopo pochi mesi d’impiego in servizio ha permesso di rinvenire e sequestrare oltre 800 mila euro.

L’animale in parola, particolarmente docile e dotato di un grande olfatto, fin da cucciolo è stato abituato a riconoscere l’odore delle banconote, anche a distanza, nascoste nei doppifondi dei veicoli, dei bagagli ovvero occultate nei modi più stravaganti, come nel caso del “tesoro” in banconote di medio taglio sequestrato nella recente operazione dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania cd. “Mazzetta Sicula”, rinvenuto sepolto in un terreno e custodito all’interno di contenitori di plastica.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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