ATTUALITÀ
Numerose violazioni e un pony tenuto in condizioni non idonee: nei guai il titolare di un’autorimessa con lavaggio a Catania
CATANIA – Nella giornata di ieri, alla luce della recente sparatoria, personale del Commissariato Librino ha effettuato controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa in Viale Grimaldi e Villaggio Sant’Agata, luoghi ad alta densità criminale.
Particolare rilievo assume il controllo effettuato presso l’abitazione di due soggetti pluripregiudicati, padre e figlio, entrambi sottoposti agli arresti domiciliari e, al momento del controllo, il figlio è risultato assente poiché evaso; i poliziotti hanno aspettato diverse ore che il citato detenuto rientrasse a casa ma lo stesso, A.S. di anni 26 non ha fatto rientro. Pertanto, è stato indagato in stato di libertà per il reato di evasione.
Si evidenzia che A.S. il giorno prima è stato indagato in stato di libertà dai poliziotti poiché ritenuto responsabile, in concorso con altri soggetti, di aver allestito un’officina abusiva con all’interno numerosi motocicli e pezzi di ricambio rubati; fatto di rilievo è che uno di detti complici, lì presente mentre smantellava un BMW GS R 1250 rubato ad un turista, è un dipendente di una concessionaria, quindi particolarmente “professionale e veloce” a smantellare qualsiasi motociclo.
In viale Grimaldi effettuati anche controlli su strada, identificati pluripregiudicati, elevate sanzioni al codice della strada, effettuate perquisizioni personali estese ai veicoli alla ricerca di armi ed altro ancora.
Ulteriore attività è stata eseguita presso un’autorimessa con annesso autolavaggio che ospita centinaia di autovetture e relativi box e posti auto.
Nello specifico, un primo controllo è stato eseguito dal Commissariato Librino alcuni giorni addietro e, nella circostanza, sono stati sorpresi 4 lavoratori in nero, uno dei quali percepiva ingiustamente il reddito di cittadinanza e per tale motivo indagato in stato di libertà ai sensi dell’ art. 640 bis c.p. (truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche non spettanti); anche un altro dipendente è stato segnalato agli organi competenti in quanto percepiva l’indennità di disoccupazione; un altro lavoratore extracomunitario, alla vista della polizia, è riuscito a dileguarsi poiché probabilmente irregolare nel territorio italiano. Durante detto controllo sono emerse numerose violazioni, in primo luogo lo scarico dei fanghi derivanti dall’attività illegale di autolavaggio direttamente nel sottosuolo, con danno ambientale in una zona, tra l’altro, residenziale. Rinvenuti anche rifiuti speciali pericolosi sul terreno; per tale motivo, il titolare di detta attività è stato indagato per lo scarico abusivo delle acque reflue e gestione illegale di rifiuti speciali e, nell’occorso, si è proceduto al sequestro penale delle attrezzature riguardanti l’attività di autolavaggio e dei rifiuti speciali. Attese le numerose criticità riscontrate sui luoghi di lavoro (water a vista all’interno di uno spazio dedicato ad officina, fili elettrici volanti ed altro ancora), nella giornata di ieri è stato approfondito il controllo assieme all’Asp Spresal, Veterinari e Polizia locale.
Il titolare, munito di autorizzazione solo per la gestione dell’autorimessa, è stato indagato in stato di libertà per ulteriori reati, tra cui violazioni in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro, scarico illegale acque reflue e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura tali da creargli gravi sofferenze; nello specifico un piccolo pony detenuto in luogo anche sporco, pertanto, sono state adottate immediate misure e ripristinare il benessere dell’animale. Eseguito anche il sequestro penale dell’autolavaggio e contestate, per il momento, sanzioni pecuniarie pari a 8.364 euro.
Per quanto di competenza e al fine di irrogare eventuali ulteriori sanzioni, sono stati informati gli Enti della Guardia di Finanza, Ufficio delle Entrate e Inps.
ATTUALITÀ
Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
ATTUALITÀ
Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»
La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.
Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.
«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica».
Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.
ATTUALITÀ
Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità
Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.
Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.
Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.
Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.
Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.
Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.
Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.
Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
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