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ATTUALITÀ

Giarre, seguitissima la prima conferenza online di Fdi con gli artigiani

GIARRE – Sono migliaia le visualizzazioni che ha già ottenuto la diretta – adesso registrata e disponibile sempre su Facebook – della conferenza da remoto promossa da Fratelli d’Italia per incontrare gli artigiani dell’ULA CLAAI.

All’incontro hanno preso parte, oltre al presidente dell’ULA CLAAI, Diego Bonaccorso, anche diversi rappresentanti istituzionali del partito di Giorgia Meloni: Alberto Cardillo (coordinatore provinciale Fdi Catania), Salvo Pogliese (coordinatore regionale Fdi), Francesco Cardillo (consigliere comunale Fdi Giarre), Raffaele Stancanelli (eurodeputato Fdi), Manlio Messina (Assessore Regionale al Turismo), Giuseppe Nicotra (Coordinatore comunale Fdi Giarre).

“Avevamo già iniziato a programmare questi incontri già mesi fa, pensando di poterli tenere di presenza -dichiara Alberto Cardillo- poi la pandemia si è abbattuta sulle nostre vite. E allora cerchiamo di sfruttare i mezzi che ci sono messi a disposizione dalla tecnologia per discutere e condividere idee a distanza.

Non abbiamo la pretesa di definirci migliori degli altri, ma con umiltà ravvisiamo di essere l’unico partito che oggi metta a disposizione i propri rappresentanti istituzionali per ascoltare le categorie produttive.

A questo incontro ne seguiranno diversi anche in altri comuni della nostra provincia”.

“La politica ha sperperato tanti soldi in cose inutili -ha detto Diego Bonaccorso- ed invece servirebbe investire in coloro che creano lavoro e danno ricchezza al territorio. Noi chiediamo più attenzione al mondo artigiano, bisogna tagliare le tasse e cercare il modo di ridurre i tributi locali. Noi chiediamo questo a Fratelli d’Italia così come agli altri partiti politici che vogliano ascoltarci”.

L’Europa può essere una opportunità se sfruttata negli strumenti che mette a disposizione di privati e pubblico, è la sintesi dell’intervento di Raffaele Stancanelli, il quale ha puntato l’attenzione sulla necessità di riammodernare la rete infrastrutturale della Sicilia, dove “un centro commerciale come Giarre deve necessariamente essere inserito in una rete strutturata ed efficientemente legata con il resto dell’Italia e dell’Europa continentale”.

Salvo Pogliese, da coordinatore regionale di FdI, ha rivolto un plauso alla sua classe dirigente locale per aver promosso questo incontro, ricordando come l’invito a restare in contatto con le categorie produttive locali sia arrivato dalla stessa Giorgia Meloni.

Durante la lunga diretta moderata dalla giornalista Emanuela Corsi è intervenuto anche Gianluca Emanuele, noto ristoratore giarrese, rivolgendo un appello all’assessore Manlio Messina: “vi chiediamo -ha detto Emanuele- di aiutarci nella selva di aiuti che oltre che insufficienti sono difficilissimi da ottenere. Sappiamo che la Regione ha fatto il massimo con le risorse a disposizione, però fatevi portatori delle nostre istanze a Roma. Abbiamo paura di riaprire, in giro c’è sempre meno gente disposta a spendere”.

L’Assessore Messina ha dato tutta la propria disponibilità a farsi portatore di tutte le istanze, rappresentando come già l’assessorato da lui retto ha messo 75 milioni di euro in aiuti per le imprese del turismo siciliane: “sono già 800 le imprese alberghiere che a breve riceveranno il pagamento della Regione per l’acquisto di servizi che poi saranno inseriti in pacchetti turistici che le agenzie di viaggio e i tour operator venderanno ai turisti che sceglieranno la Sicilia”.

Il Consigliere Francesco Cardillo ha sottolineato come sia difficile fare impresa a Giarre, città che negli anni non ha migliorato la qualità delle infrastrutture e che per giunta obera imprese e cittadini di balzelli sempre più pesanti come le ultime bollette dell’acqua. Per Cardillo serve davvero un cambio di passo nell’Ente Comunale, con una amministrazione che stia dalla parte di chi produce.

Diego Bonaccorso ha chiesto di poter avere aiuto dalla Regione Siciliana nel poter tornare a promuovere la storia Fiera Meari.

A fine incontro la disponibilità di Alberto Cardillo, che tra l’altro è anche componente del gabinetto dell’Assessore Messina, ad aiutare gli artigiani giarresi ad avere rapporti più stretti e continui con il governo regionale.

Il prossimo incontro sarà dedicato al commercio e al popolo delle p.iva giarresi.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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