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ATTUALITÀ

Le emozioni (anche senza pubblico) del tradizionale concerto di Capodanno dell’Orchestra a plettro Città di Taormina

TAORMINA – Il nuovo anno a Taormina non poteva iniziare senza musica e soprattutto senza il tradizionale concerto dell’Orchestra a plettro Città di Taormina.

Come ogni anno, il Comune di Taormina ha regalato ai taorminesi e ai tanti amici della Perla dello Jonio il Concerto di Capodanno che, quest’anno, è stato possibile grazie al prezioso supporto di Videobank s.p.a che ha curato le riprese e il montaggio. Il concerto è stato trasmesso in streaming sulla pagina facebook del Comune di Taormina e su Youtube raggiungendo in brevissimo tempo un boom di ascolti. Un concerto seguito molto anche all’estero e che conferma l’Orchestra quale ambasciatrice di bellezza e tradizioni taorminesi nel mondo. Un volano importante per il rilancio turistico di Taormina e la necessità di ripartire presto. La replica del concerto è stata poi trasmessa in prima serata dalla nota emittente televisiva Tele90.

Sul podio, a guidare l’Orchestra per la tredicesima volta, il M° Antonino Pellitteri, pianista e direttore d’orchestra taorminese, con il quale l’Orchestra taorminese è cresciuta molto ed ha consolidato la sua posizione nel panorama delle formazioni a plettro più prestigiose a livello internazionale, come dimostrano i numerosi successi registrati negli ultimi anni. Nelle vesti di presentatore non poteva mancare il dott. Cino Restuccia, anche lui ormai parte della tradizione.

La tradizione del Concerto di Capodanno dell’Orchestra a plettro Città di Taormina nacque nei primi anni ‘80 e, mai come quest’anno, questo concerto era importante e rappresentava un segnale di speranza. Come ha ricordato il Sindaco prof. Mario Bolognari nel videomessaggio in apertura del concerto del 1 gennaio scorso, l’anno appena trascorso è stato un anno di grande sofferenza, ma “non c’è presa di coscienza senza dolore” ed è da qui che bisogna ripartire per ricostruire con fiducia il futuro. Le difficoltà legate alla diffusione della pandemia, il clima di festa dimezzato, la platea del Palazzo dei congressi di Taormina, per la prima volta dopo 40 anni, vuota, l’atmosfera straniante dei concerti senza applausi in streaming a cui ci siamo abituati negli ultimi mesi, ci hanno fatto sentire quanto il pubblico ami quest’Orchestra e quanto il suo concerto di Capodanno rappresenti un evento irrinunciabile. E’ per questo che, alle 19,30 in punto, come segnavano le lancette dell’orologio della torre di piazza IX aprile, puntuale come ogni anno, l’Orchestra a plettro Città di Taormina sul palco del Palazzo dei Congressi ha aperto il suo Concerto di Capodanno con la tradizionale ‘Pastorale siciliana’, brano di matrice popolare che viene eseguito in Sicilia soltanto durante il periodo natalizio e rappresenta un invito a rivivere la suggestione della notte di Natale provata dai pastori. Nella prima parte del festoso programma, il pubblico da casa ha potuto ascoltare una “Fantasia sull’opera Carmen” di Bizet, con l’eccellente esecuzione del M° Emanuele Buzi in qualità di mandolino solista, e la celebre sinfonia tratta dall’opera ‘Nabucco’ di Giuseppe Verdi.

Nella seconda parte del programma, non poteva mancare un omaggio alla musica per film del grande Ennio Morricone, che ci ha lasciato nel 2020, e di cui l’Orchestra a plettro ci ha fatto ascoltare i bellissimi temi del film ‘Nuovo cinema paradiso’ e una suite dedicata alle colonne sonore western realizzate con il grande Sergio Leone. Straordinari i solisti Alfredo D’Urso ed Elisabetta Monaco.

Uno dei momenti più commoventi del concerto è stato l’omaggio ad Astor Piazzolla, di cui nel 2021 ricorre il centenario dalla nascita, affidato alla fisarmonica “Pellitteri”. L’antica fisarmonica restaurata del bravo musicista taorminese Leonida Pellitteri, suonata con grande intensità dal figlio Tonino, che ha riacceso tanti ricordi di una Taormina lontana nel tempo, ma sempre viva nel cuore di molti.

Il finale del concerto è stato affidato ai festosi arrangiamenti musicali dell’indimenticabile Chico Scimone, storico direttore dell’Orchestra.
Lo strepitoso e non scontato successo del Concerto di Capodanno 2021 di questa meravigliosa realtà del nostro territorio è stato frutto di un grande lavoro di squadra. Un applauso vero e non virtuale va, quindi, a tutti i musicisti che in questi mesi, tra grandi difficoltà, non hanno fatto mancare il loro impegno per consentire il rinnovarsi di una tradizione che, mai come quest’anno, speriamo sia di buon auspicio: Emanuele Buzi, Simona Brancato, Carlo Bucceri, Claudia Costa, Concetta Cundari, Mario DaLeo, Lamberto Faraci, Concita Fichera, Aldo Filistad, Dora Licciardello, Riccardo Lo Coco, Rosamaria Mendolia, Jona Patitò, Francesca Previti, Manuela Puglia, Valentina Ragonese, Salvatore Sclafani, Angy Codello Barbera (mandolini); Elisabetta Monaco (liuto cantabile); David Barbera, Irene Cacciatore, Chiara Previti, Francesco Tralongo (mandoloncelli); Alfredo D’Urso, William Barbera, Laila Coslovi, Vilma De Lazzari, Yari Pavone, Marcantonio Privitera, Michele Samperi, Luigi Scionti (chitarre); Patrizia Privitera (contrabbasso); Giovanni Caruso (percussioni).

Confidiamo che, anche grazie al vaccino, il prossimo Concerto di Capodanno dell’Orchestra a plettro Città di Taormina ci faccia rivedere il Palazzo dei congressi gremito di taorminesi e ospiti della Città, e che Taormina possa presto tornare a vivere senza paura la sua gioiosa normalità.

L’integrale del Concerto, può essere rivisto sul web (https://youtu.be/c6Iwuiuz6YU) e sulla pagina facebook del Comune di Taormina.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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