ATTUALITÀ
Catania, nel mirino persone sole e anziani indifesi: sgominata una banda di rapinatori
CATANIA – La mattina del 9 gennaio 2021, su delega della Procura della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato, a esito di una complessa indagine, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania nei confronti di Marco Rapisarda (classe 1977), Ivan Stella (classe 1991), Giuseppe Nicolosi (classe 1987), Ivan Zappalà (classe 1992), Francesco Distefano (classe 1982) e Paul Giorgian Calinescu (classe 1988), ritenuti responsabili di una pluralità di reati contro il patrimonio, tra cui efferate e cruente rapine in abitazione, commessi in un breve lasso di tempo e caratterizzati da un identico modus operanti.
Le azioni delittuose avevano come destinatari persone anziane, spesso sole, sorprese nottetempo, nella propria abitazione e precedute da una meticolosa attività preparatoria, con attenti sopralluoghi e pedinamento delle vittime.
Il provvedimento restrittivo accoglie i gravi indirizzi di colpevolezza rassegnati alla locale Autorità Giudiziaria dalla Squadra Mobile, Squadra Antirapine, ad esito di una indagine che ha tratto origine dal tentativo di rapina subìto da un noto gioielliere catanese che è stato sorpreso in casa, dove si trovava con la moglie, da un insolito blackout elettrico.
Insospettitosi da quanto accaduto, il gioielliere ha aperto la porta di casa per ripristinare la corrente elettrica ma in quel momento si è trovato davanti un gruppo di uomini, armati e incappucciati, che hanno tentato di forzare la porta per entrare all’interno dell’abitazione e rapinare i proprietari. L’irruzione in casa, tuttavia, è stata scongiurata dal fermo-porta inserito dalla vittima e dalla sua tempestiva reazione che, istintivamente, lo ha spinto ad intimare ai rapinatori di essere armato, mettendoli così in fuga.
Le attività investigative, avviate a seguito dell’evento delittuoso, hanno fornito agli investigatori una pista determinante per i successivi sviluppi investigativi: il gioielliere era stato seguito per diversi giorni, compreso quello programmato per l’attuazione della rapina, da alcuni componenti del gruppo che ne avevano studiato abitudini e orari. Uno di questi è stato immediatamente identificato per il pregiudicato Ivan Stella.
Si era compreso, altresì, che il blackout era stato un escamotage, artatamente studiato, allo scopo di costringere la vittima ad aprire la porta di casa, cogliendolo di sorpresa.
I successivi approfondimenti investigativi sul conto di Ivan Stella, soggetto orbitante nel rione Cibali, hanno condotto la Squadra Mobile agli altri partecipanti alle attività delittuose consentendo di monitorarne incontri frequenti avvenuti in prevalenza in via Zaccà, divenuta il centro di riferimento degli affari illeciti degli indagati e luogo in cui venivano programmate le azioni criminose.
Si è accertato, infatti, che proprio nel citato indirizzo è ubicata l’abitazione di Marco Rapisarda, ritenuto il soggetto di maggiore carisma criminale, condannato per associazione per delinquere di stampo mafioso in quanto ritenuto contiguo al clan Cappello- Bonaccorsi.
Il prosieguo delle indagini ha, quindi, fatto luce intorno al core business del gruppo criminale che era quello delle rapine nelle abitazioni di vittime che rispondevano ad un preciso target: anziane, facoltose e da sole in casa.
La strategia criminale messa in atto era quella di sorprenderle nel cuore della notte e, con metodi da arancia meccanica, costringerle ad assistere al saccheggio dell’abitazione, immobilizzate con nastro adesivo o tenute in ostaggio sotto la minaccia delle armi.
In tale conteso, sono state ricondotte all’azione predatoria degli indagati due violente rapine, analoghe per modus operandi.
La prima e più cruenta è avvenuta la notte del 7 ottobre 2020 in località Aci Castello (CT) nell’abitazione di un uomo ultranovantenne che è stato sorpreso da quattro uomini armati e con il volto coperto da passamontagna che lo hanno legato alle mani, alle caviglie e alla bocca con del nastro adesivo. I rapinatori gli hanno svaligiato la casa, privandolo anche di beni ai quali era profondamente legato.
Analoga azione violenta è stata reiterata la notte del 12 novembre 2020 all’interno dell’abitazione di un’anziana donna, anch’ella colta nel sonno, da uomini armati che, dopo essere entrati dalla terrazza, sono scesi al piano inferiore, raggiungendola nella sua camera da letto. Anche in questa occasione, la vittima è rimasta ostaggio del gruppo che l’ha minacciata di morte se non avesse consegnato tutto il denaro che custodiva in casa.
A riscontro di quanto emerso dalle risultanze investigative, in data 2 dicembre 2020, la Squadra Mobile – Squadra Antirapina ha tratto in arresto Ivan Stella in quanto in casa deteneva una pistola cal. 38 con matricola abrasa completa del relativo munizionamento. L’attività ha consentito anche di rafforzare il quadro probatorio a carico degli indagati in quanto, in quella stessa abitazione, sono stati sequestrati due passamontagna, quattro paia di guanti da lavoro e due rotoli di nastro adesivo, questi ultimi risultati compatibili con quello utilizzato per immobilizzare la vittima della rapina avvenuta ad Aci Castello (CT). Nel medesimo contesto, al gruppo criminale è stato sottratto tutto il materiale occorrente per scardinare le porte delle abitazioni nonché rinvenuta un’autovettura rubata che gli indagati utilizzavano esclusivamente per recarsi sul luogo della rapina e trovati capi di abbigliamento identici a quelli indossati nel corso delle rapine.
Infine, è stato possibile anche addebitare agli indagati numerosi altri reati contro il patrimonio, tra cui furti in abitazione, furti di ciclomotori e ricettazione di vari beni, ritenuti strumentali al conseguimento del denaro necessario per sostenere le spese per la realizzazione di colpi maggiormente remunerativi.
Il provvedimento giudiziario ha applicato nei confronti degli indagati Stella, Nicolosi, Rapisarda e Zappalà la custodia cautelare in carcere, mentre nei confronti di Calinescu la misura degli arresti domiciliari. La misura dell’obbligo di dimora infine, è stata disposta nei confronti di Francesco Distefano.
Con questa azione la Questura di Catania, che sta investendo numerose risorse anche nelle attività presidiarie di controllo del territorio, in pieno accordo con l’azione della Procura della Repubblica, ha inferto un ennesimo colpo ai vari gruppi di ladri e rapinatori, gli ennesimi assicurati alla giustizia.
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Gangi: celebrazioni in onore della Giornata Nazionale in onore dei caduti di guerra e delle forze armate
Gangi rende onore ai caduti di guerra e delle Forze Armate. Si è svolta ieri mattina, in piazza del Popolo, la commemorazione in onore dei caduti di guerra e delle forze armate con la deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti. E’ stata anche intitolata una via “Al Milite Ignoto” con lo svelamento della targa e la collocazione della corona di alloro proprio lungo l’arteria di collegamento tra via Trinità e la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, proprio sotto viale delle Rimembranze.
Alle celebrazioni hanno preso parte: il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, il comandante della stazione dei carabinieri Domenico Zurlo, del corpo forestale Francesco Notararigo, il comandante dei vigili urbani Nicola Di Marco, il parroco don Giuseppe Amato e in rappresentanza dell’Unuci (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia) il tenente Franco Geraci. Presenti anche gli assessori comunali Nicola Blando, Domenico Alfonzo, Roberto Franco e Tiziana Ballistreri assieme ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che hanno partecipato alla cerimonia dimostrando unità in questo momento di riflessione e ricordo.
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Giardini Naxos: è scomparso l’ing. Sebastiano Russotti, pioniere dell’industria turistica siciliana. Aveva 90 anni
È scomparso, all’etá di 90 anni, l’ingegnere Sebastiano Russotti, pioniere dell’industria turistica siciliana. “Con grande dispiacere apprendo della scomparsa del noto imprenditore – ha reso noto, il sindaco di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi – che è stato non soltanto un amico, ma un grande imprenditore che ha operato nel territorio della nostra cittá e non solo. Un pioniere, appunto, che ha lasciato un’eredità indelebile nel settore alberghiero. Mi associo al dolore della famiglia assieme a tutta l’amministrazione comunale”. “L ingegnere Russotti – ha detto dal canto suo l’ex sindaco, Nello Lo Turco – è stato sicuramente uno degli artefici dell’affermarsi di Giardini Naxos nel panorama turistico internazionale. Amava profondamente la Sicilia e le sue iniziative erano sempre di grande respiro e all’avanguardia. Perdo personalmente un amico ma è l’intera città che ne sentirà la mancanza”. Com’è noto l’ing. Russotti, dagli anni Settanta è protagonista indiscusso, nel settore turistico-alberghiero, nel quale era già entrato, insieme al fratello, con la realizzazione dell’hotel Riviera a Messina, interessandosi di alberghi di categoria superiore non solo a Giardini Naxos e Siracusa ma anche nel resto d’Italia come Roma, Milano e Venezia. Alberghi questi che negli anni sono appartenuti anche al catene stellate. A Taormina, inoltre, lo si ricorda ancora per un suo intervento in Consiglio Comunale, a sostegno del suo progetto del porticciolo dell’area di “Villagonia”, mai realizzato, che doveva sorgere in una zona della “cittá del centauro” al confine con il territorio, appunto, di Giardini Naxos. Negli ultimi tempi lo si poteva notare, quasi ogni giorno, a bordo della sua vettura condotta da un’autista che girava per tutto il comprensorio turistico taorminese. Un autentico personaggio proiettato, anche in età avanzata, verso il futuro dell’ospitalità isolana.
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Acireale, Commemorazione dei Defunti: stamane la cerimonia in memoria dei caduti di tutte le guerre
Questa mattina, in occasione della giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, la chiesa centrale del cimitero ha ospitato la celebrazione eucaristica presieduta da dal vescovo della diocesi di Acireale Antonino Raspanti, in suffragio dei Caduti di tutte le guerre e delle vittime di ogni forma di violenza.
Sono intervenute le autorità civili e militari e le associazioni d’arma e di volontari cittadine.
Al termine della celebrazione il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, nel corso della cerimonia commemorativa, ha deposto due corone d’alloro dinanzi al sacrario nel quale sono sepolte le vittime dei due conflitti mondiali e ha dichiarato: “Oggi tutti noi abbiamo l’occasione di fermarci e di pensare alle vittime di conflitti recenti e passati, a chi ha subito violenza, discriminazione e ingiustizia. Ricordiamo anche coloro che in silenzio hanno subito le conseguenze delle guerre. Ricordiamoci sempre dell’importanza della pace, abbiamo il compito e l’impegno di promuovere sempre il dialogo, la comprensione e la solidarietà. E’ nostra la responsabilità di educare le future generazioni al valore della pace, della tolleranza e del rispetto reciproco. Vi invito a un momento di silenzio per onorare la memoria di tutti coloro che hanno perso la vita a causa delle guerre e della violenza e infine permettetemi di mandare a nome della Città di Acireale un caloroso abbraccio a tutti i familiari delle vittime della Città di Valencia”.
Per la Città di Acireale erano presenti il presidente del consiglio comunale Michele Greco, l’assessore Giuseppe Vasta e l’assessore Enzo Di Mauro.
L’evento curato dal Cerimoniale del Comune di Acireale è stato impreziosito dai fiati della banda musicale Gaetano Miraglia Città di Acireale.
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