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ATTUALITÀ

Taormina, lodo Impregilo: sentenza della Cassazione a favore del Comune

TAORMINA – “La sentenza impugnata deve essere cassata con rinvio alla Corte di Appello di Messina, in diversa composizione, per il corrispondente nuovo esame”. Questa la chiave di una Ordinanza di trenta pagine della Suprema Corte di Cassazione depositata ieri, 13 gennaio 2021, a seguito dell’udienza dello scorso 30 novembre 2020, e riguardante l’ormai famoso scontro in sede giudiziaria tra il Comune di Taormina e l’impresa che realizzò i parcheggi pluripiano e la galleria di collegamento tra il versante nord e il versante sud del centro storico.

“Nel testo dell’Ordinanza – dice il sindaco, Mario Bolognari si può chiaramente leggere che il principale motivo del ricorso del Comune di Taormina contro la sentenza della Corte di Appello di Messina, cioè la validità della perizia che quantificava il presunto danno subito dalla Impregilo, è stato accolto dalla Suprema Corte. Infatti, si sostiene, la Corte di Messina ha inteso riconoscere un valore a perizie giurate prodotte dalla stessa impresa, senza un riscontro oggettivo”.

“Ne consegue – scrive, appunto, la Cassazione – che la descritta decisione della Corte di Appello di Messina si rivela in contrasto con accertamenti in diritto passati in giudicato, quanto alla inidoneità della documentazione e delle perizie stragiudiziali, avendo affidato il proprio convincimento ad un materiale di prova già definito come «ontologicamente inesistente» dalla pronuncia rescindente di Cassazione del 2010” (pagg. 22-23)”.

Il sindaco, dal canto suo, dichiara: “Si tratta di una decisione che, ancora una volta, dimostra l’evidente errore commesso sia in sede di lodo arbitrale, sia in sede di decisione della Corte di Appello di Messina (sentenza del 26 febbraio 2018). La quantificazione del danno è stata fatta sulla base di una perizia di parte, che non ha valore alcuno. Un passaggio, questo di ieri, che, sebbene non definitivo, allontana lo spettro di una soccombenza del Comune di fronte al colosso Salini Impregilo S.p.A., oggi denominato “Webuild” S.p.A.. Ricordo che la cifra di cui si tratta è ingentissima e non potrebbe mai essere affrontata dalle casse comunali, né ora, né in futuro. Ringrazio gli avvocati Andrea Scuderi e Giovanni Giacobbe per la efficace difesa delle ragioni del Comune e per l’impegno con il quale continuano a portarle avanti. Adesso ci prepariamo alla battaglia giudiziaria definitiva, quella dinnanzi alla Corte di Appello di Messina per la terza volta, nella quale bisognerà prendere atto della Ordinanza della Cassazione e della giusta pretesa del Comune di non soccombere di fronte all’impresa più grande d’Italia. Ho fiducia nella giustizia e credo che le ragioni giuridiche, ma anche il buon senso prevarranno”.

“Il fatto che altri punti del nostro ricorso non siano stati accolti non toglie valore alla decisione della Cassazione, in quanto l’accoglimento del primo motivo del ricorso fa cadere l’impalcatura della sentenza e, in particolare, la parte più rilevante della cifra in discussione”.

“Questa notizia ci solleva da una grande preoccupazione e fa sì che si possa continuare a operare per il risanamento finanziario ed economico dell’ente, pur tra le mille difficoltà ormai note a tutti”.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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