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Nel weekend al via la Serie B di basket in carrozzina: il Cus Cus Catania riceve Lecce

CATANIA – A distanza di un anno si riparte. Il Cus Cus Catania è pronto per il settimo campionato consecutivo disputato nella serie B in carrozzina. Domenica 7 marzo alle 11 alla Cittadella, il torneo scatta contro un avversario proibitivo: Lecce. La settimana successiva, sempre al Cus, si gioca il derby con il Panormus.

Il progetto Cus Cus Basket nasce nel 2013 per volontà di Elide La Scala, fisiatra dell’Unità Spinale dell’Ospedale “Cannizzaro”, ideatrice di questa iniziativa pionieristica. L’idea di formare una squadra di basket in carrozzina, la prima della Sicilia orientale, è nata dall’esigenza di consentire ai vari atleti partecipanti di coniugare riabilitazione e agonismo a pari livello e con pari impegno. Sin dagli albori l’Università degli Studi di Catania ha creduto fortemente nella valenza sociale del progetto, sostenendolo concretamente anche tramite il CInAP (Centro per l’Integrazione Attiva e Partecipata), grazie all’apporto del Presidente, Massimo Oliveri, e della Consigliera Arianna Rotondo.

“Sono contentissima di ciò che abbiamo fatto – spiega Elide La Scala -. Siamo partiti otto anni fa e la nostra iniziativa ha messo le radici, inoltre il CuS Catania ha sempre sostenuto le mie idee e credo, viste le iniziative portate avanti in altre discipline, che nel tempo possa diventare un punto di riferimento per lo sport paralimpico. A Catania non c’erano realtà come la nostra e adesso, in Sicilia, la situazione non è comunque facile: nel campionato di appartenenza ci siamo solo noi e Palermo.  Al Sud Italia diventa sicuramente più difficile portare avanti progetti come quello del Cus Cus, ma le soddisfazioni sono enormi. Anche nel vedere come siano uniti i componenti della squadra. Paradossalmente, il Covid, con tutte le sue limitazioni, ha contribuito a rendere il gruppo ancora più coeso e capace di apprezzare il lavoro che c’è alle spalle. Insomma, vedo che i ragazzi sono propositivi e ci fanno guardare con ottimismo al futuro: ogni anno, contiamo uno o due tesserati in più, desideriamo che il progetto prosegua e sia sempre un punto di riferimento solido”.

Prontissimo il gruppo squadra, come ribadisce il tecnico Gabriella Di Piazza: “Essendo stati dichiarati già da subito sport di interesse nazionale perché militiamo in un campionato di B, abbiamo capito che eravamo gli unici privilegiati in provincia a poterci allenare e quindi non è crollato l’entusiasmo. La scelta di programmare un campionato concentrato come numero di squadre è stata fatta per ridurre al minimo i contatti e nello stesso tempo anche ridurre le spese. Venendo alla partita, il fatto di misurarsi con Lecce, Bari e Taranto, squadre che hanno militato in A1 e, come Taranto, addirittura hanno vinto anche degli scudetti, rappresenta un orgoglio. Cinque anni fa, in avvio del nostro progetto, da queste squadre prendevamo 40/50 punti. Ora abbiamo l’intenzione di metterci a gareggiare con loro restando in partita il più a lungo possibile”.

“Siamo carichi a pallettoni – spiega il capitano Ivan Messina -. Non giochiamo da un anno, quindi abbiamo assolutamente la voglia di tornare alla normalità, intesa anche come normalità agonistica. Tornare a giocare una partita con un avversario è un fatto molto sentito. Tutto sarà concentrato in poco più di un mese. La gara con Lecce? Sarà importante per ambedue le società perché appunto anche i salentini non giocano da parecchio. Immagino una partita molto tattica, soprattutto nel primo quarto, la componente emotiva avrà tanto valore”.

Lo staff è formato da componenti di alta professionalità. A partire dalla stagione agonistica 2016/2017 il ruolo di head coach è ricoperto da Gabriella Di Piazza, allenatrice di serie A e formatrice nazionale, che ha aderito con entusiasmo, dando un sensibile contributo al movimento del basket in carrozzina siciliano. Tecnico in seconda è Ilenia Bulla, ex cestita da anni tra le fila del Cus Cus. Roberta Zito, terapista occupazione presso l’Unità Spinale dell’Ospedale Cannizzaro di Catania è il meccanico della squadra.

La squadra è composta dal capitano Ivan Messina, dai veterani Manuel Balsamo, Carmelo Barcella, Giorgia Condarelli, Massimo Chillemi, Angelo Fonte, Giuseppe Garraffo, Alfio Scuderi, Salvo Petronio; innesti recenti sono Salvo Vasta, Andrea Ragusa, Tommaso Cappuccio, Maurizio Grasso, Marco Guidotto, Gaetano Borzì.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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