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ATTUALITÀ

Giornata internazionale dei diritti della donna: l’impegno dei carabinieri di Trapani

TRAPANI L’8 marzo, nella Giornata internazionale dei diritti della donna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani vogliono ricordare l’impegno delle istituzioni al fianco delle donne, proprio per affermare sempre più i loro diritti. I continui interventi a supporto di madri, mogli, sorelle, figlie di ogni età vogliono dare forza a coloro che non sempre hanno il coraggio di denunciare chi impedisce di affermarli, attraverso i fenomeni di violenza e discriminazione, i cui effetti sono resi ancor più gravi dalle restrizioni dovute alle misure di contenimento della diffusione della pandemia.

L’Arma, al fianco delle altre Istituzioni, esalta sempre più le proprie figure femminili come elemento di valore aggiunto per continuare questo cammino, attraverso l’ascolto dedicato e l’intervento. Sempre più il contributo delle donne carabiniere agevola le attività preventive e repressive.

La consapevolezza che le Istituzioni hanno strumenti sempre più efficaci e in grado di dare risposte celeri alle richieste di aiuto aumenta ogni giorno ed è in continua crescita: è ora possibile adottare provvedimenti già ai primi segnali, si può cioè realizzare una “protezione anticipata” della vittima avvalendosi dei nuovi strumenti previsti dalla legge denominata “Codice rosso”. Proprio di questo colore è stata, infatti, realizzata presso il Tribunale di Marsala, la “Panchina del rispetto” pensata per rappresentare un simbolo dell’impegno profuso al contrasto del mancato riconoscimento dei diritti delle donne, che si affermano non solo attraverso la repressione, ma soprattutto con il riconoscimento costante. Sempre presso la locale Procura è stato istituito, così come a Trapani, uno “Sportello Antiviolenza” presso cui sono presenti, come referenti per la polizia giudiziaria, anche Marescialli dell’Arma dei Carabinieri specializzati nella delicata materia, che si occupano di ascolto, anche protetto, così come della collocazione delle vittime in apposti strutture protette. L’attività dei Carabinieri è a tutto tondo: accanto alle attività investigative, c’è la volontà di stare affermare i diritti delle donne, con le quali si instaura un dialogo basato sulla fiducia, nonché sono molteplici le iniziative di sensibilizzazione sul tema, con specifiche campagne fin dalle scuole primarie.

Dall’inizio dell’anno, questa continua opera di sensibilizzazione svolta dalle Stazioni Carabinieri della Provincia di Trapani sul territorio, ha già consentito di risolvere oltre 40 casi e di eseguire 20 misure cautelari (quali divieto di avvicinamento alla persona offesa e allontanamenti dalla casa familiare), mentre in tutte le conferenze nelle scuole, gli studenti hanno dialogato dei diritti delle donne con i carabinieri e le colleghe che hanno raccontato ai giovani la loro esperienza di vita militare.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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