ATTUALITÀ
“Euphoria” piace: oltre 160 partecipanti per Yoga, Tai Chi e Pilates fra gli scavi del Parco di Naxos
GIARDINI NAXOS – Oltre 160 partecipanti, domenica 6 giugno, al Parco Archeologico di Naxos per la prima de “Le Giornate dell’Euphoria” – dal greco “che porta bene, benessere, ottimismo” – progetto in collaborazione con il Comune di Giardini che ha portato sessioni di yoga, tai chi, pilates e altre attività sportive e di meditazione fra gli scavi archeologici della prima colonia dei greci in Sicilia.
Come gli antichi naxioti gli “atleti” hanno percorso la principale arteria cittadina, la Platèia A che guarda l’Etna. Ma loro, tappetino in spalla, raggiunte le varie postazioni dentro e fuori le mura ciclopiche hanno partecipato a un’esperienza di benessere e meditazione immersi nella Storia e nella natura. Un’operazione assolutamente inedita all’interno di un parco archeologico in Sicilia e che, dopo due primavere di pandemia, ha regalato ai visitatori la gioia della ritrovata convivialità all’aperto in armonia con il paesaggio.
Le lezioni erano in programma sia al mattino che al pomeriggio, quando si è registrato il picco di presenze: di grande fascinazione, anche per il luogo da sempre vocato a rituali sacri, le lezioni di tai chi e yoga svoltesi al tramonto all’interno del perimetro del Tempio B, dentro il santuario urbano realizzato dai coloni greci vicino al torrente Santa Venera.
Una ventina gli iscritti per ogni corso, mentre il walkfit – attività fisica che prevedeva camminata veloce all’interno del parco alternata a ginnastica a corpo libero – ha visto ben 35 partecipanti di tutte le età. Al mattino yoga bimbi e jujtsu in pineta, sotto lo sguardo curioso di bagnanti diretti al mare dal percorso pedonale che costeggia il torrente.
“Siamo felici del successo del progetto “Euphoria”, iniziativa di promozione culturale che consentirà a nuove fasce di pubblico di conoscere la storia greca di Naxos e l’area degli scavi dell’antica polis, anche alla luce dei lavori da noi avviati al Castello di Schisò, futuro polo culturale e museo archeologico della città”, ha detto la Direttrice del Parco, l’archeologa Gabriella Tigano, durante la breve presentazione del progetto con il sindaco Giorgio Stracuzzi e l’assessore alla Cultura Ariana Talio, che ha ideato la manifestazione.
Da parte sua il Comune ha rinnovato l’invito alle associazioni sportive del territorio per aderire al progetto: “L’entusiasmo che abbiamo raccolto fra i visitatori – commenta l’assessore Talio – è stato enorme, in molti ci hanno chiesto di replicare Le Giornate dell’Euphoria al Parco di Naxos. Ci stiamo lavorando in collaborazione con la direttrice Tigano, con l’augurio che questi eventi nell’area archeologica diventino un tratto distintivo dell’ospitalità di Giardini Naxos nella direzione dell’offerta culturale e di svago immersi nella natura e nella Storia”.
Gli istruttori del progetto “Le Giornate dell’Euforia” del 6 giugno sono stati: Ornella Strazzeri/yoga bambini, Marta e Salvino Risitano/walkfit (ASD Kalkìs 2); Salvo Romeo/ju jitsu, Antonella Ciziceno/pilates e Fabio Satyavan Graziano/yoga (ASD Palextra), Orazio Barbagallo/tai chi (ASD ASAMIR I Dragoni di Giardini Naxos) e Cettina Rigano/Pilates workout (Centro Posturale Crimi).
ATTUALITÀ
Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
ATTUALITÀ
Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»
La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.
Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.
«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica».
Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.
ATTUALITÀ
Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità
Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.
Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.
Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.
Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.
Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.
Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.
Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.
Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
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