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ATTUALITÀ

Progetto “Un casco vale una Vita”, si è svolta a Melilli la 13esima edizione

Nella mattinata del 7 giugno presso il dopolavoro “LUKOIL” di Città Giardino di Melilli (SR), nel pieno rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale dettate dall’emergenza sanitaria, si è svolta la premiazione degli studenti vincitori della 13^ edizione dell’iniziativa “Un Casco vale una Vita”, progetto ideato dal Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Siracusa e sviluppato in sinergia con l’Ufficio Scolastico Territoriale, la società ISAB-Lukoil e l’Istituto d’Istruzione Superiore ad indirizzo artistico, “A. Gagini” di Siracusa, che ha coinvolto gli studenti delle terze medie degli Istituti Scolastici della provincia.

Per la corrente edizione, al progetto è stato assegnato il titolo: “IO NON CI CASCO: contro le trappole della strada e di internet”, scelto per rimarcare l’importanza della sicurezza stradale, ma ancor di più quella sulle strade virtuali della rete, in un periodo in cui le limitazioni di socialità fisica fanno incrementare quella “virtuale” ed i rischi correlati.

L’evento conclusivo, è stato articolato con un “Talk Show Telematico” con la presenza del Vice Prefetto Antonio Gullì, Capo di Gabinetto della locale Prefettura, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Giovanni Tamborrino, del Responsabile dell’Ufficio Scolastico Territoriale Dott. Nicola Neri Serneri, del Dirigente dell’Istituto Superiore Gagini, Prof.ssa Giovanna Strano e del Direttore delle risorse umane e relazioni esterne di Isab-Lukoil, Ing. Claudio Geraci ed il collegamento, in diretta web con i 33 Istituti Comprensivi che hanno partecipato all’iniziativa nell’anno in corso.

Il moderatore Gianni Catania ha riassunto il progetto che ha avuto inizio con le conferenze tenute dai comandanti delle Stazioni e delle Compagnie dell’Arma dislocate in provincia che hanno raggiunto oltre 1000 studenti, svolte a causa del periodo di emergenza sanitaria e dell’impossibilità di riunirsi in presenza, con collegamenti telematici effettuati nell’ambito delle lezioni a distanza. Successivamente, gli alunni hanno prodotto degli elaborati connessi al tema scelto e gli Istituti scolastici hanno selezionato un elaborato per ogni 3^ classe, al cui autore è stato donato un casco messo in palio da ISAB. Successivamente una Commissione composta da rappresentanti del Comando Provinciale dei Carabinieri, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dell’Istituto Gagini e della Società ISAB, ha selezionato, tra i vincitori d’istituto, i tre lavori ritenuti migliori, in quanto giudicati maggiormente rappresentativi del tema del progetto. A questi tre alunni è stato donato, oltre al casco, un premio speciale (quest’anno si tratta di 1 personal computer cadauno); con gli stessi premi (casco e computer) è stata ricompensata anche la studentessa della sezione ad indirizzo grafico del Gagini che ha realizzato il logo prescelto e rappresentativo della 13^ edizione che è stato applicato sui caschi.

Nel corso della manifestazione, il Col. Tamborrino ha evidenziato l’attività dell’Arma dei Carabinieri sulla diffusione della legalità tra i giovani, per garantire un domani con una società che rispetti sempre di più le regole. Ha altresì posto l’attenzione sui pericoli legati alla circolazione stradale che purtroppo mietono anche giovani vittime ed alla navigazione web che, in questo periodo di pandemia, è stata più intensa, sensibilizzando i giovani a farne un uso sempre prudente ed attento.

Il Vice Prefetto Gullì, dopo avere portato i saluti di S.E. il Prefetto di Siracusa dott.ssa Giusi Scaduto, assente per concomitanti impegni istituzionali, ha elogiato le finalità del progetto, soffermandosi sul concetto di educazione alla legalità nelle scuole e che aiuta anche a comprendere che i Carabinieri, come tutte le altre forze dell’ordine, sono da considerare “amici” e che obbedire alle regole significa rispettare se stessi, concludendo che la rete internet offre molte possibilità di comunicazione in questo periodo di emergenza sanitaria, ma che comunque non se ne deve abusare, soprattutto da parte dei più giovani.

Il Dott. Neri Serneri, ha rimarcato sulle finalità educative e di legalità del progetto per il mondo dell’insegnamento, la grande forza che la scuola ha avuto in questo periodo di emergenza sanitaria e che la legalità è un insieme di regole, a difesa della gente, da rispettare per il buon vivere in una comunità, ricordando che la prima comunità che si frequenta è proprio la scuola.

La Prof. Strano nell’augurare che la didattica torni presto di presenza ha chiarito come l’indirizzo del suo Istituto è di istruire gli alunni anche ad una forma di cittadinanza attiva per mettere a disposizione del territorio e delle Istituzioni le competenze acquisite, nello specifico caso quelle di grafica che hanno fatto realizzare il logo del progetto.

L’Ing. Geraci ha illustrato ai giovani studenti collegati i temi della sostenibilità e della transizione che comprendono la riduzione della produzione dei combustibili fossili in favore di quella di idrogeno, in una prospettiva di crescente compatibilità della produzione con la tutela di salute e ambiente.

I 133 caschi destinati ai vincitori di classe saranno consegnati in modalità “progressiva”, nei prossimi giorni, alle sedi delle scuole da parte di ISAB.

Nell’anno scolastico 2020-2021, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, intensamente impegnati in progettualità a favore dei giovani come “Un Casco vale una Vita”, hanno tenuto, attraverso l’utilizzo delle piattaforme web, numerose conferenze alle quali hanno partecipato oltre 1000 studenti degli Istituti Scolastici della provincia. I militari, negli incontri, hanno trattato i temi della sicurezza stradale, delle precauzioni da prendere nella navigazione web e delle dipendenze in generale.

La manifestazione si è conclusa con l’augurio agli studenti di un “in bocca al lupo” per il loro futuro scolastico, pieno di traguardi e soddisfazioni, mentre gli organizzatori si sono dati appuntamento alla 14^ edizione che prenderà vita tra qualche mese, con l’auspicio che sia in un momento di definitiva scadenza della pandemia.

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ATTUALITÀ

Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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