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ATTUALITÀ

Sociale, anche Santa Teresa di Riva aderisce alla campagna Unicef “Per ogni bambino nato, un bambino salvato”

Santa Teresa di Riva – Anche l’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva, da sempre attenta e sensibile alle tematiche sociali, con delibera di Giunta n. 175 del 23 dicembre 2021 ha aderito alla campagna Unicef “Per ogni bambino nato, un bambino salvato”, iniziativa promossa su scala nazionale. Il progetto prevede l’adozione di una “pigotta”, la bambola di pezza simbolo dell’UNICEF, che sarà donata dall’amministrazione Comunale, insieme a una lettera di felicitazioni, ad ogni bambino nato nel 2021 e registrato all’anagrafe del Comune di Santa Teresa di Riva. La donazione contribuirà a sostenere la campagna di aiuti per favorire la crescita sana di bambini bisognosi di altri paesi. L’adozione di una Pigotta, sostiene l’associazione nel suo importante compito di raggiungere i bambini di tutto il mondo in pericolo o in situazione di disagio, mediante aiuti concreti per la crescita e la salute, portando vaccini, alimenti terapeutici, costruendo pozzi, scuole e fornendo kit di assistenza e considerato il particolare momento storico che stiamo attraversando, sosterrà l’impegno dell’Unicef contro il Covid -19 per garantire un accesso equo ai vaccini. Le 55 pigotte Unicef, corrispondenti ai bambini nati, sono state consegnate dalla Presidente provinciale Unicef per il Comitato Provinciale di Messina Angela Rizzo Faranda al Sindaco on. Danilo Lo Giudice, alla presenza dell’Assessore Annalisa Miano, del Vice Sindaco Domenico Trimarchi e del Presidente del Consiglio prof.ssa Domenica Sturiale. La Pigotta dell’Unicef diventa così un simpatico gesto di benvenuto a un nuovo cittadino e alla sua famiglia e, nello stesso tempo, un importante e concreto atto di solidarietà. Attraverso questo gesto l’amministrazione vuole dare un segno tangibile fin dai primi giorni di vita di ogni nato e di ogni nata. “Il mio personale e sentito ringraziamento – ha detto la presidente provinciale del Comitato Unicef Angela Rizzo Faranda a conclusione della cerimonia di consegna delle pigotte – va all’amministrazione comunale santateresina che grazie a questa azione di generosità ha contribuito a sostenere i progetti dell’Unicef a favore dei bambini più poveri del mondo per i quali ci impegniamo a garantire cure ed assistenza, oltre ad avere un gesto di gentilezza per i nuovi nati”. Considerato l’attuale periodo epidemiologico, le Pigotte, che i genitori dei neonati riceveranno in dono, saranno distribuite nel rispetto delle norme anti-covid “Siamo assolutamente orgogliosi di aver aderito a questa lodevole iniziativa – ha affermato il sindaco Danilo Lo Giudice – poiché si prefigge, da una parte di aiutare e salvare bambini lontani, ma allo stesso tempo offre un messaggio forte ai bambini e alle relative famiglie della nostra cittadina”. “Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che verrà aiutato”, ha aggiunto la presidente del Consiglio Mimma Sturiale.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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