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CRONACA

Spaccio di droga a Catania: arrestati dalla Polizia di Stato, due pusher finiscono ai domiciliari

CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato tre uomini, due per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e uno per furto aggravato.

Nello specifico, la scorsa notte intorno alle ore 02:00, personale delle Volanti dell’U.P.G.S.P., nel corso del servizio di ordinario controllo del territorio, notava in via Villascabrosa un via vai di persone che entravano e uscivano con fare sospetto da un portone di uno stabile, dopo essersi soffermandosi all’interno per pochi minuti.

Ipotizzando che sul posto fosse in corso un’attività di spaccio gli operatori, approfittando dell’apertura del portone, repentinamente accedevano all’interno ove, in fondo a un cortile, notavano un’abitazione, davanti alla quale un uomo attendeva i possibili acquirenti davanti la porta. Alla vista dei poliziotti repentinamente rientrava all’interno dell’abitazione, chiudendo la porta e, recatosi in bagno, tentava di disfarsi di diversi involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana, svuotandoli all’interno del water. Poco dopo, ottemperando all’ordinativo dei poliziotti, apriva la porta e veniva bloccato unitamente a un complice, intento a monitorare un sistema di videosorveglianza collegato con l’esterno.

Nel corso della perquisizione effettuata, parte dello stupefacente, per un totale di circa 21 grammi. veniva recuperato e opportunamente sequestrato; veniva sequestrata, inoltre, la somma di euro 135, provento dell’attività di spaccio, oltre a due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Accertamenti esperiti nell’immediatezza dei fatti permettevano di appurare che uno dei due arrestati annoverava precedenti specifici per spaccio.

Pertanto, i due venivano tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, in attesa del giudizio per direttissima.

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CRONACA

“Ti amo da morire”: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

CATANIA – “Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto  Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto.

E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto. L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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CRONACA

Caltanissetta, anziano trovato morto in casa: proseguono le indagini. Domani l’autopsia

Una ferita alla nuca di Ignazio Polizzi, l’uomo di 77 anni trovato morto ieri nella sua abitazione in via Lunetta a Caltanissetta, non convince gli investigatori che stanno tentando di fare luce su un decesso dai contorni poco chiari.

Così come non convincono le dichiarazioni del fratello, poco più giovane di lui che al momento dell’accaduto si trovava in casa e avrebbe fornito risposte contrastanti.

Un contesto umile quello in cui vivevano i due fratelli che condividevano l’appartamento con un’altra sorella, allettata e in stato di coma vegetativo, e una zia molto anziana. La vittima viene descritta dai vicini come una persona molto gentile che aiutava anche una famiglia di immigrati quando aveva problemi con le riserve idriche o in caso di altre necessità quotidiane. Il fratello invece, sempre secondo quanto raccontato dai vicini, si limitava solo a salutare. Intanto la Squadra Mobile di Caltanissetta sta continuando ad interrogare familiari e vicini di casa. Tutti si starebbero mostrando abbastanza collaborativi. La salma di Ignazio Polizzi si trova all’obitorio dell’ospedale Sant’Elia e nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia.

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CRONACA

Siracusa: ritrovato in una cella un pacco contenente droga e 22 cellulari. Il Sippe lancia l’allarme

Ben 22 telefoni cellulari, quasi un chilo di hashish e 2,5 grammi di cocaina, erano stati nascosti in un pacco postale destinato a un detenuto rinchiuso nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa.

Lo rende noto il Sippe, sindacato di polizia penitenziaria.

Gli agenti dopo la scoperta hanno effettuato una perquisizione nelle celle trovando altri 14 telefonini. “Chiediamo immediati interventi – dice il dirigente nazionale del Sippe, Nello Bongiovanni – perché la carenza del personale è diventata oramai cronica e pericolosa per la sicurezza degli istituti penitenziari. Il Sippe da tempo chiede provvedimenti seri ed una riforma totale della polizia penitenziaria”. 
   

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