CRONACA
Comiso, tenta di uccidere un uomo colpendolo più volte alla testa con una piccozza: arrestato dai Carabinieri
COMISO – Prosegue l’attività di contrasto ai reati contro la persona del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa.
In particolare i fatti risalgono al mese di ottobre 2022, precisamente nel Comune di Comiso, dove un utente della strada veniva avvicinato al finestrino della propria autovettura e aggredito da una persona a lui conosciuta che lo colpiva più volte al capo con una “piccozza”. Nonostante la vittima tentasse più volte di parare i colpi con le braccia, solo l’intervento dei passanti riusciva ad interrompere la furia violenta dell’aggressore che si dava poi alla fuga a bordo di un veicolo facendo perdere le sue tracce.
La vittima, dopo i colpi ricevuti, veniva trasportata all’ospedale “Guzzardi” di Vittoria ove venivano curate le importanti lesioni subite a varie parti del corpo.
I Carabinieri della Stazione di Comiso, in relazione ai fatti occorsi, giungevano sul luogo dell’evento e, dopo aver proceduto al sequestro della piccozza, avviavano complessa attività d’indagine coordinati dal Sost. Proc. della Repubblica di Ragusa, Dott.ssa Silvia Giarrizzo, il cui esito ha permesso di identificare l’aggressore in G.G., cl.87.
Il quadro indiziario e gli elementi investigativi raccolti hanno così permesso di delineare le responsabilità del G.G. e definire con maggiore chiarezza la dinamica dei fatti, descrivendo una preoccupante pericolosità sociale e di reiterazione a carico dell’aggressore tale da far ritenere doveroso per la Procura della Repubblica avanzare richiesta al G.I.P. per l’emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di tentato omicidio e porto di oggetti atti ad offendere. La misura cautelare concessa veniva eseguita materialmente dai militari della Stazione di Comiso.
CRONACA
Maltempo a Stromboli: la Regione Siciliana chiederà al Governo di dichiarare lo stato di emergenza
La Regione Siciliana chiederà al Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, della durata di un anno, per i danni causati dal maltempo di ottobre sull’isola di Stromboli, nel Comune di Lipari. Lo ha deliberato, il governo Schifani nel corso della seduta di giunta. Secondo una parziale stima della Protezione civile regionale, l’importo dei danni e dei primi interventi necessari alla mitigazione dei rischi ammonta a cinque milioni di euro. «Il governo regionale – dichiara il presidente, Renato Schifani – continua a essere vicino alla comunità di Stromboli, tenendo ben presenti le gravi difficoltà in cui da tempo ormai si trovano gli abitanti e le aziende. Per questo motivo, abbiamo fatto nostra la richiesta del Comune di Lipari per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Stiamo già intervenendo per le situazioni più urgenti ma la situazione che si è venuta a creare sull’isola è ormai strutturale e richiede un intervento a livello nazionale». I primi lavori di somma urgenza a Stromboli e nella frazione di Ginostra sono stati già avviati con la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per sei mesi, deliberata dalla giunta nella seduta del 21 ottobre. Per questi, e per altre opere nelle zone più colpite dal maltempo del mese scorso, sono stati stanziati 2,8 milioni di euro. Gli eventi meteo del 19 e 20 ottobre avevano causato a Stromboli colate di detriti, frane ed esondazioni con le conseguenze più pesanti nella frazione di Ginostra che ha riportato gravi danni alla viabilità, ai servizi e al porto. La Protezione civile regionale sottolinea inoltre che i versanti che sovrastano i centri abitati presentano un rischio strettamente connesso a quello vulcanico poiché le colate di detriti causate dalle piogge sono aumentate proprio per la ricaduta sui fianchi dello Stromboli del materiale lavico eruttato negli ultimi anni.
CRONACA
Siccità in Sicilia, dalla cabina di regia nazionale il via ai dissalatori. Schifani: «Bene accelerazione, acqua entro giugno»
La cabina di regia nazionale per l’emergenza idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha approvato le proposte avanzate dalla Regione Siciliana, attraverso il commissario incaricato Nicola Dell’Acqua, per procedere alla riattivazione dei tre dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, attraverso moduli temporanei in attesa di quelli definitivi, così da poter garantire ai cittadini la fornitura d’acqua entro il prossimo mese di giugno. «Desidero rivolgere il plauso del mio governo alla cabina di regia nazionale e al commissario Dell’Acqua – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – per aver accolto la mia proposta di volere accelerare le procedure necessarie a restituire ai siciliani impianti indispensabili per garantire in modo continuo adeguate forniture idriche, ancora più urgenti in considerazione dei cambiamenti climatici che ci costringono a fare i conti con lunghi periodi di siccità ed esaurimento delle scorte d’acqua». L’iter prevede di ripristinare, attraverso procedure d’urgenza, i tre dissalatori dismessi da oltre dieci anni e installare tre moduli temporanei entro giugno, che saranno successivamente inglobati negli impianti definitivi, così da raggiungere una fornitura di 500-600 litri al secondo. Le opere strutturali di presa a mare saranno realizzate in modo da consentire un aumento della produzione fino al 50%, fino a circa 900 litri d’acqua al secondo. Il governo della Regione ha già individuato le risorse necessarie stanziando 90 milioni di euro all’interno dell’Accordo di coesione sottoscritto con il governo nazionale e altri 10 milioni del bilancio regionale.
CRONACA
Palazzolo Acreide, furto in una gioielleria con l’escavatore: colpo interrotto dall’intervento dei Carabinieri
Colpo con il metodo della “spaccata” ieri notte ad una gioielleria di Palazzolo Acreide, nel Siracusano.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri la banda di ladri avrebbe spostato delle auto in sosta con un escavatore per creare una barriera e ostacolare così l’intervento delle forze dell’ordine.
Sempre come il mezzo meccanico i ladri hanno creato un varco nell’attività commerciale per rubare i gioielli ma sono stati interrotti dall’intervento dei militari.
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