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CRONACA

Servizi antidroga a Messina: la Polizia esegue due arresti e sequestra hashish e marijuana

MESSINA – Specifici servizi antidroga predisposti dalla Questura di Messina hanno visto impegnati i poliziotti di Squadra Mobile e Volanti, coadiuvati dal Reparto Cinofili di Reggio Calabria, nei quartieri cittadini di Camaro e Giostra. Due le persone arrestate in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, entrambe messinesi, rispettivamente di 28 e 48 anni. Le perquisizioni domiciliari effettuate a loro carico hanno portato al sequestro di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.

In particolare, a carico del ventottenne, i poliziotti hanno rinvenuto 114 grammi di hashish allo stato solido e suddivisi in più panetti. L’hashish era celato all’interno di un comodino della camera da letto dell’uomo dove sono stati trovati e sequestrati anche 127 grammi di marijuana allo stato erbaceo. Con la droga, i poliziotti hanno proceduto al sequestro di un bilancino di precisione e di un coltello lungo 31 cm, entrambi con evidenti tracce di sostanza stupefacente e di altro materiale generalmente atto al confezionamento delle singole dosi.

Infine, sottoposta a sequestro una telecamera posta all’esterno dell’abitazione, collegata in wi-fi al cellulare del ventottenne e indirizzata sulla via di accesso all’immobile con ogni probabilità al fine di prevenire eventuali controlli da parte delle Forze dell’Ordine.

Nel corso dei medesimi servizi, i poliziotti hanno sequestrato 78 grammi di hashish presso l’abitazione del quarantottenne, con precedenti di polizia a suo carico e già segnalato alla competente Autorità Amministrativa quale abituale consumatore di sostanza stupefacente. L’hashish è stato rinvenuto nella sala giorno dell’abitazione suddiviso in due panetti. Durante la perquisizione, il fiuto di Kent, il cane poliziotto dell’unità cinofila presente, ha permesso il rinvenimento di una modica quantità della medesima sostanza stupefacente in una delle abitazioni prossime a quella del quarantottenne i cui due inquilini sono stati segnalati alla competente Autorità Amministrativa quali assuntori.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, entrambi gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Si precisa che i procedimenti sono ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli indagati.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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