CRONACA
Blitz contro le cosche mafiose trapanesi: 21 arrestati, fra questi anche l’ex vicesindaco di Custonaci
TRAPANI – La Direzione Investigativa Antimafia, la Polizia di Trapani ed il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani hanno arrestato 17 persone e notificato ad altre 4 la misura degli arresti domiciliari nell’ambito di una operazione antimafia coordinata dalla Dda di Palermo contro le famiglie mafiose di Custonaci, Valderice e Trapani.
Sono state perquisite inoltre le abitazioni di diversi indagati ed è stata acquisita la documentazione tecnico-amministrativa e contabile presso il Comune di Custonaci.
L’operazione congiunta, coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido, è stata denominata “Scialandro”. L’indagine, durata due anni, a cui hanno lavorato la D.I.A. di Palermo e Trapani, la Squadra Mobile della Questura di Trapani ed il Nucleo Investigativo di Trapani dell’Arma dei Carabinieri, ha ricostruito gli organigrammi delle “famiglie” e svelato le collusioni esistenti tra esponenti della vecchia amministrazione comunale di Custonaci e i clan.
Grazie alle relazioni illecite i boss riuscivano ad imporre all’amministrazione i nominativi dei beneficiari di contributi elargiti in pandemia, pilotare l’affidamento di appalti pubblici in favore di ditte colluse o a loro riconducibili, anche per interposta persona. Una delle imprese aveva proceduto all’assunzione fittizia di un ergastolano per consentirgli di beneficiare della semilibertà. Il controllo socio-economico del territorio veniva attuato anche attraverso estorsioni e intimidazioni nei confronti dei titolari di aziende agricole che venivano “convinti” con le minacce a non acquistare terreni che interessavano alle cosche.
Fra gli arrestati c’è anche un ex vicesindaco di Custonaci (Trapani). Si tratta di Carlo Guarano: secondo gli inquirenti sarebbe stato eletto con i voti dei clan costituendo un punto di riferimento in giunta per le cosche. “Ancora un ‘altra vita ha … altri cinque anni si deve… a lui…a lui in questi cinque gli è servito di fare scuola guida… ora deve portare la macchina..”, dicevano di lui due mafiosi intercettati parlando del ruolo che aveva avuto il politico nel favorire i loro affari e di quel che ancora avrebbe potuto fare. Indagato a piede libero l’ex sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino.
CRONACA
Acireale, rubano una borsa in un tabacchino: identificata e denunciata una coppia di borseggiatori
Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale di Catania, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, tra cui quelli particolarmente fastidiosi per la popolazione come scippi e furti, i Carabinieri della Stazione di Acireale hanno denunciato una coppia di catanesi, lui di 40 anni e lei di 29, per il reato di furto con destrezza, identificandoli come gli stessi individui già segnalati dai colleghi delle Stazioni di Catania Ognina e Belpasso.
In particolare, la vicenda trae origine dalla denuncia presentata da una coppia di coniugi, gestori di una tabaccheria di Corso Umberto. Questi, infatti, in caserma hanno raccontato, ai militari dell’Arma di Acireale, che un uomo e una donna si erano presentati nel loro negozio con l’apparente intenzione di riscuotere una vincita con un biglietto “gratta e vinci”.
Le due vittime, hanno infatti spiegato che la donna, di 29 anni, aveva iniziato a intrattenere entrambi i titolari con una conversazione, distraendoli abilmente per circa venti minuti.
Nel frattempo, l’uomo, di 40 anni, approfittato della situazione, si aggirava indisturbato all’interno della tabaccheria.
Quest’ultimo, avendo notato la borsa della moglie del titolare, incustodita su un bancone vicino, ne ha approfittato per afferrarla senza essere visto. Commesso il furto, quindi, la coppia è uscita dal negozio con la scusa di dover risolvere altre commissioni.
I due coniugi, lui 64enne e lei 66enne, si sono accorti soltanto dopo qualche ora di essere stati derubati, constatando l’ammanco della borsa al cui interno era contenuta la somma dell’intero incasso dell’attività commerciale di circa 2.000,00 euro, nonché una carta bancomat che era stata utilizzata dai malviventi per un prelievo di ulteriori 250,00 euro, effettuato a Catania presso un ATM di viale Ruggero di Lauria.
Ricevuta la denuncia e raccolti tutti gli elementi necessari, i Carabinieri di Acireale hanno pertanto, avviato le indagini, procedendo immediatamente ad effettuare ogni tipo di accertamento per identificare ed assicurare alla giustizia i due malviventi.
Come prima mossa, gli investigatori, hanno acquisito le immagini di videosorveglianza dell’ATM dove i due avevano effettuato il prelievo, esaminando attentamente i filmati per individuare particolari utili alla loro identificazione.
Oltre ai video, i militari dell’Arma hanno raccolto testimonianze e dichiarazioni dalle vittime e da tutte quelle persone che potevano fornire utili informazioni.
Le immagini e gli elementi raccolti, poi, sono state confrontate con quelle già in possesso dai reparti che avevano identificato i due ladri nei precedenti episodi. L’analisi di tutti i dati in loro possesso ha consentito di documentare la perfetta compatibilità degli episodi offrendo riscontri chiari e inconfutabili sulla loro responsabilità.
Questa attività investigativa, condotta con rapidità e precisione, è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione tra i reparti dell’Arma della provincia etnea, che ha permesso di confermare il coinvolgimento della coppia in altri furti simili.
In tale quadro, i Carabinieri raccomandano di comunicare eventuali analoghi episodi che, ancor più, potrebbero porre i due malviventi di fronte alle loro responsabilità..
CRONACA
Sant’Agata li Battiati: Carabinieri impegnati in attività di controllo straordinario del territorio
Nell’ambito della manovra del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, volta a intensificare i controlli sul territorio provinciale, i Carabinieri della Stazione di Sant’Agata li Battiati, supportati dalla Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia” e coordinati dalla Centrale Operativa, hanno svolto una serie di controlli straordinari su tutto il territorio di competenza.
I militari hanno organizzato un servizio articolato, operando sia nel centro cittadino che lungo le principali arterie stradali e in altre aree strategiche. L’obiettivo di questi controlli mirati è stato quello di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità, sensibilizzando i cittadini sul rispetto del Codice della Strada e rafforzando le azioni di prevenzione e repressione dei reati legati agli stupefacenti.
Successivamente, nel corso delle operazioni, le pattuglie hanno fermato 10 veicoli e controllato 20 persone. Di seguito, durante la perlustrazione, hanno eseguito una verifica in una sala giochi del posto, dove sono state identificate 12 persone.
Inoltre, gli equipaggi hanno proceduto alla verifica del rispetto delle misure restrittive presso il domicilio di 3 soggetti, riscontrandone la regolare presenza in casa.
Infine, nel corso dei controlli stradali, i militari hanno elevato 3 sanzioni al Codice della Strada, ai sensi degli articoli 193 co.2, 126 co.11 e 7 co.1-14, per un totale di oltre 1.000 euro, a tutela della sicurezza di tutti gli utenti della strada.
CRONACA
Patti e Barcellona Pozzo di Gotto: agenti della Polizia impegnati in attività di controllo straordinario dei territori
Proseguono i controlli straordinari del territorio della Polizia di Stato pianificati dalla Questura di Messina in aree strategiche di ogni città sede di Commissariato di Pubblica Sicurezza e rispettivo hinteland.
In particolare, nelle giornate dell’8, 9 e 10 novembre scorsi, i servizi straordinari a tutela di sicurezza e ordine pubblico hanno interessato Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e comuni limitrofi, dove agenti della Polizia di Stato hanno affiancato ai consueti moduli operativi ordinari una mirata attività di prevenzione.
Con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, poliziotti dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Patti e Barcellona Pozzo di Gotto hanno predisposto 14 posti di controllo con l’identificazione di 427 soggetti di cui 73 presenti nelle banche dati interforze. Dei 193 veicoli interessati, 3 sono quelli sottoposti a sequestro, 5 le contravvenzioni al Codice della Strada elevate e 2 i documenti ritirati. Sottoposti a controllo altresì 7 esercizi commerciali.
Alta l’attenzione degli operatori rispetto a particolari fenomeni criminali: con l’ausilio di unità cinofile della Questura di Palermo, sono stati sequestrati circa 80 grammi di cannabinoidi ed effettuate 9 perquisizioni. Denunciate 2 persone all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e segnalati ulteriori due soggetti all’Autorità Amministrativa per uso personale di stupefacenti.
I suddetti controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane.
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