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CULTURA

“CON.Tu.rbante”, solo perché mi piace”.

CATANIA – Dopo la mostra fotografica e il video-racconto, il progetto di sensibilizzazione di ACTO Sicilia (Alleanza contro il Tumore Ovarico) “CON.Tu.rbante”, solo perché mi piace” diventa un libro, edito da ALGRA Editore, nato dalla penna di Giusy Scandurra, oncologa e dall’umanista Pina Travagliante, dedicato a Daniela Spampinato, prima presidente di ACTO Sicilia.

La presentazione a Catania al Museo Diocesano. Intervengono: Anna Maria Motta presidente ACTO, Giuseppe Pappalardo, avvocato ed esperto in fotografia, Rosalba Calcagna, docente di Letteratura comparata e Teoria della letteratura, Pina Travagliante, ordinario di Storia del pensiero economico, Giusy Scandurra direttore UOC Oncologia Medica dell’ospedale Cannizzaro di Catania.

Un libro dedicato a tutte le donne ACTO Sicilia ma che ne ricorda 10 in particolare, Albina dalla forza straordinaria, con il suo sorriso accattivante; Concita e Giovanna, belle e fiere; Silvia e Giovanna B, dolci e sognatrici. Miriam, sorridente e con lo sguardo lontano. Giusy, futura sposa. Rosaria, regina. Ivana, pronta a partire. Daniela, per lei tutto possibile da realizzare.

Una raccolta di 10 saggi, realizzata da chi ha curato il corpo e l’anima delle sue dieci protagoniste. A parlare sono anche le foto del compianto Francesco Sciacca, fotografo e regista, autore anche del video racconto e della mostra fotografica realizzate un anno e mezzo fa, l’ultimo regalo di Sciacca prima della prematura scomparsa, donato all’associazione. I suoi scatti hanno immortalato donne felici, principesse, non solo per un giorno, che sorridono ancora oggi guardando l’obiettivo. Il progetto “CON.Tu.rbante, solo perché mi piace”, che dà il titolo a questo libro, si pone l’obiettivo di liberare le donne che lottano contro il cancro da ogni forma di inibizione legata all’aspetto fisico che cambia quando si è sottoposti a terapie invasive, molto spesso devastanti sul piano psicologico, primo fra tutti la perdita dei capelli.

“CON.Tu.rbante, solo perché mi piace” è un gioco di parole: contro ciò che turba, a favore di quello che diventa conturbante e cioè alternativo. Così, grazie alla generosità dello stilista Marco Strano, da sempre vicino alle attività di sensibilizzazione dell’associazione ACTO Sicilia, sono nati una ventina di straordinari e preziosi turbanti ispirati e dedicati a tutte quelle donne che nel proprio percorso di vita si ritrovano a fare i conti non solo con una malattia subdola, ma anche con i pregiudizi, fossero anche solo gli sguardi fintamente distratti e compassionevoli. L’intero progetto è un omaggio alla vita, al divertimento, alla forza e alla gioia che le donne, seppur in un momento di difficoltà riescono ad esprimere, con semplicità e condivisone.

In copertina il sorriso di Daniela Spampinato, fondatrice di ACTO Sicilia, un’associazione di pazienti che si occupa di comunità. Con la sua forza e il suo entusiasmo, ha costruito  una casa, un riparo, un punto di arrivo e di partenza sia per le donne che si trovano a vivere una malattia oncologica ma anche per tutte le famiglie.“Daniela è sempre presente nei discorsi di chi l’ha conosciuta e di chi non ne ha avuto la fortuna – ricorda Giusy Scandurra – Daniela non si stancava mai di parlare della sua esperienza affinché altre donne potessero prevenire le complicanze di una malattia oncologica”.

“La prevenzione è al centro delle attività di ACTO Sicilia – riprende Annamaria Motta, presidente ACTO Sicilia – Sono iniziative che utilizzano ogni linguaggio della comunicazione perché è fondamentale fare conoscere quanto più possibile il tumore ovarico, di cui ancora si parla troppo poco”.

In Sicilia ogni anno vengono diagnosticati 500 nuovi casi di cancro ovarico, 5000 in Italia e inoltre l’80% dei casi si diagnostica in fase avanzata o metastatica in cui è possibile curare la malattia ma non guarire. Prevenire significa arrivare anche ad una diagnosi precoce, attraverso controlli annuali. “Una visita ginecologica, un esame transvaginale ed accedere allo screening del tumore della cervice con l’esecuzione del PAP test – sottolinea il prof. Paolo Scollo, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale Cannizzaro e Professore Ordinario dell’Università Kore di Enna – sono tutti controlli necessari che possono salvare una vita”. “E ribadiamo l’appello a non sottovalutare nessuna forma di sintomo, di disturbo – ricorda Annamaria Motta – tutte e donne devono imparare, sin da ragazzine a capire i messaggi che il proprio corpo manda”.

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CULTURA

Beni culturali in Sicilia, Scarpinato: «Al lavoro per il Piano triennale culturale della Regione»

Dotare per la prima volta la Regione Siciliana di uno strumento di programmazione culturale come elemento di promozione e valorizzazione del territorio, oltre che come motore di progresso economico e sociale. È l’obiettivo del Piano triennale della cultura, in fase di elaborazione e preannunciato dall’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, durante l’insediamento del nuovo Consiglio regionale dei beni culturali e ambientali.

«Attrarre risorse adeguate da fonti finanziarie nazionali e comunitarie che possano contribuire al rilancio e alla valorizzazione del patrimonio culturale – ha detto l’assessore Scarpinato – è la mission del Piano. In quest’ottica, abbiamo già avviato una collaborazione con le università siciliane che coadiuveranno gli uffici nella stesura del documento. Nelle prossime settimane avvieremo anche un confronto col tessuto culturale territoriale per condividere istanze e prospettive».

Tra gli obiettivi del Piano quelli di censire, inventariare e catalogare i beni culturali; incentivare la fruizione dei luoghi della cultura da parte delle nuove generazioni, anche attraverso sistemi interattivi e multimediali; elaborare nuove proposte legislative per la tutela e il risanamento dei beni; programmare le attività su medio e lungo periodo; sviluppare programmi di supporto e formazione destinati a operatori culturali, enti e associazioni; potenziare la collaborazione interistituzionale e con associazioni del terzo settore e del volontariato; rigenerare e promuovere i siti minori, le aree rurali e le periferie urbane, ossia il “paesaggio” siciliano.

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ATTUALITÀ

Acireale: domani la conclusione del progetto Un Diritto è Per Tutti in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia

In occasione della Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia, la Città di Acireale con la Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Margherita Matalone, il Presidente provinciale Unicef Giacomo Alessandro Fangano, il Referente Unicef Acireale Nino Grasso, il Presidente CSI Salvo Raffa e il Kiwanis Acireale, hanno organizzato due momenti per ricordare l’importanza di garantire a tutti i bambini e agli adolescenti il diritto a crescere in un ambiente sicuro, sano e ricco di opportunità.

Sabato al Palazzo di Città si è svolta la prima giornata del progetto “Un Diritto è per Tutti”.

Sono intervenuti la Garante dei diritti infanzia e adolescenza Margherita Matalone, il presidente provinciale Unicef Giacomo Alessandro Fangano, il referente Unicef di Acireale Antonino Grasso, il presidente Kiwanis di Acireale Nino Cataldo, la dirigente dell’Istituto comprensivo Vigo Fuccio La Spina e aderente Kiwanis Maria Castiglione, il direttore della Pastorale giovanile – Acireale don Orazio Sciacca e lo studente Santi Claudio Vasta. Nel corso dell’incontro, moderato dalla responsabile del servizio Diritto allo studio Carmela Borzì, sono stati protagonisti i baby sindaci e i bambini ucraini che hanno donato al Comune di Acireale la loro bandiera.

L’assessore alle Politiche Sociali e alla Pubblica Istruzione Valentina Pulvirenti ha accolto tutti i partecipanti e ha sottolineato: “Abbiamo organizzato due momenti facendo rete con il territorio, con enti e associazioni per riflettere su quelli che sono i diritti dei nostri bambini, diritti che spesso, soprattutto in determinati Paesi non vengono garantiti. Ma è importante attenzionare anche quelle forme di discriminazione che esistono all’interno del nostro territorio. Ci sono bambini che vivono in contesti di forte disagio, dobbiamo stargli vicino e cercare attraverso azioni concrete di garantire loro quello che viene meno. Occuparci di loro e occuparci dei loro diritti significa formare i cittadini di domani nel modo più giusto e più sano”.

L’incontro è stata occasione per annunciare che ad Acireale prenderà il via il progetto sperimentale “A Scuola Insieme”, dedicato ai bambini che vivono situazioni di svantaggio e discriminazione. Il progetto, finanziato dalla Regione Siciliana, offre sostegno all’istruzione, con attività di doposcuola, momenti ludici e ricreativi, sostenendo i diritti fondamentali all’istruzione e al gioco.

Don Orazio Sciacca, direttore della Pastorale Giovanile diocesana ha sottolineato: “Bisogna lavorare insieme costruendo una rete che cresce giorno dopo giorno. Papa Francesco ricorda che i giovani sono l’oggi, non solo il futuro. Credere nei diritti dell’infanzia significa aiutare i bambini a crescere fondando la loro vita su valori autentici e aiutarli a realizzare i propri sogni”.

Domani martedì, 19 novembre, alle 10.00 alla Villa Belvedere di Acireale è in programma il momento conclusivo del progetto “Un Diritto è per Tutti”. Gli studenti esporranno e racconteranno i loro elaborati sul tema, realizzati utilizzando la forma espressiva preferita.  

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CULTURA

Catania: sabato 16 novembre l’inaugurazione della bi-personale di pittura dei maestri Pina Mazzaglia e Mauro Meli

Sarà inaugurata sabato 16 novembre negli spazi espositivi della Galleria Calcagno, di viale Jonio, Catania, la bi-personale dei maestri Pina Mazzaglia e Mauro Meli. L’evento dal titolo “L’arte e le sue emozioni” è stato appositamente pensato come momento esplorativo del processo creativo, in grado di offrire diverse declinazioni, ed esplorare il legame profondo tra l’arte e le emozioni che essa suscita negli spettatori. L’obiettivo è quello di rilevare come l’arte sia in grado di evocare sentimenti, stimolare riflessioni e influenzare il nostro stato d’animo. Pina Mazzaglia, scrittrice e giornalista, ha ricevuto un’educazione artistica nello studio del maestro Salvator Quattrocchi, artista e insegnante onorato. Ha partecipato a mostre, realizzato diverse personali. Il segno grafico e il colore, maturato negli anni di attività, sono per lei momento di riflessione, di emozione, fondamento del pensiero critico; correlazione tra forma, materia e funzione; corrispondenza con il modo di sentire nell’atto stesso di creare. Mauro Meli, medico pediatra, ha sempre elaborato le proprie caratteristiche stilistiche e formali sull’esperienza quotidiana della pittura e nell’osservazione attenta dell’arte italiana del secondo ‘900. Il suo punto di riferimento, nelle prime fasi del suo percorso artistico è stato il pittore Paolo Caruso, un maestro da cui ha tratto insegnamenti fondamentali per l’elaborazione dell’approccio alla luce e allo spazio figurativo. 

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