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CRONACA

Camporotondo Etneo: un 41enne accusato di atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti dell’ex fidanzata è stato posto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico

 La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Camporotondo Etneo ha richiesto ed ottenuto a carico di un 41enne di Mascalucia, indagato per i reati di atti persecutori e lesioni personali aggravate, dal Tribunale del Riesame, la sostituzione della misura del divieto di avvicinamento con quella, maggiormente afflittiva, degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, eseguita dal medesimo comando. 

Le indagini sono state coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, ed hanno fatto luce sui continui comportamenti vessatori che l’uomo avrebbe tenuto nei mesi di marzo e aprile 2023 nei confronti dell’ex fidanzata, una 38enne catanese. 

Il 41enne, era stato già stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex, in seguito alla querela sporta dalla donna nel 2022, quando riferì di essere stata più volte presa a pugni dal compagno e poi beffeggiata con frasi come: “Tanto ormai sai come si fa: mettici un po’ di ghiaccio!”.

Lui, non accettando la fine della loro relazione, le avrebbe anche danneggiato l’autovettura, per poi minacciarla dicendole: “Ti darò tanti di quei pugni in viso che tua madre non riuscirà più a riconoscerti”. Dopo la denuncia e l’applicazione della misura cautelare, l’uomo aveva convinto la ex a ritirare la querela, dicendole di aver compreso i propri sbagli e di aver finalmente accettato la fine della loro storia.

Dunque, in sede di udienza processuale, la donna aveva riferito al Giudice che l’indagato era “cambiato”, che ormai aveva smesso di interferire nella sua vita privata e, pertanto, aveva chiesto di poter ritirare la querela sporta nei suoi confronti.

Il Giudice, però, non convinto dell’improvviso cambiamento dell’imputato, aveva comunque deciso di non revocare la misura del divieto di avvicinamento nei confronti della ex. Soltanto un mese più tardi, dopo aver convinto la donna a recarsi con lui in una palestra del centro per una seduta di allenamento, e averle chiesto con una scusa di poter utilizzare il suo telefono cellulare, iniziando a sbirciare le sue foto, è ritornato ad essere violento; alle rimostranze della ex, infatti, l’uomo avrebbe reagito insultandola davanti a tutti i presenti, dicendole di essere “una poco di buono”, lanciando violentemente per terra il telefono cellulare e minacciandola che, se avesse continuato a chiedergli di restituirle il telefono lui “l’avrebbe massacrata di botte davanti a tutti”. 

Terrorizzata, la ragazza, dopo essersi rifugiata negli spogliatoi con la complicità di un’altra frequentatrice della palestra, è riuscita ad avvertire i Carabinieri, al cui arrivo però l’uomo si era già dileguato. Dopo essere stato contattato dalle forze dell’ordine, l’uomo è ritornato in palestra per restituire il telefono all’ex, che soltanto in un secondo momento si è resa conto che tutti i contenuti erano stati cancellati.  

Per tali comportamenti l’indagato è stato arrestato e, nella circostanza, la donna ha presentato nuovamente denuncia nei confronti dell’ex fidanzato. 

L’attività investigativa svolta dai militari dell’Arma è stata compendiata all’Autorità Giudiziaria che, a fronte dell’entità e delle modalità di violazioni della misura del divieto di avvicinamento da parte dell’indagato, ha emesso il provvedimento di aggravamento in argomento.    

Il 41enne, dunque è stato sottoposto dai Carabinieri della Stazione di Camporotondo Etneo alla misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione, con applicazione del braccialetto elettronico. 

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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