CRONACA
Messina: il bilancio dei controlli straordinari eseguiti dalla Polizia sul territorio
Si sono svolti negli ultimi tre giorni i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Questore Annino Gargano in un’ottica di implementazione dell’attività di ordinario controllo, intensificazione finalizzata a garantire maggiori livelli di sicurezza per i cittadini e prevenire fenomeni di criminalità diffusa nel territorio cittadino.
Nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì appena trascorse, ai consueti moduli operativi ordinari è stata pertanto affiancata una mirata attività di prevenzione mediante la predisposizione di specifici servizi di controllo del territorio attuati con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”.
Personale delle Volanti, coadiuvato dalle unità specialistiche della Polizia di Stato, hanno operato rispettivamente nelle zone nord, sud e centro della città. In totale, identificate 311 persone, di cui 91 già segnalate nelle banche dati interforze, controllati 152 veicoli e sottoposti a verifica 16 arrestati domiciliari.
In centro, gli agenti hanno denunciato un giovane per detenzione – presso la propria abitazione – di circa 25 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, verosimilmente finalizzata allo spaccio e pertanto debitamente sottoposta a sequestro.
Inoltre, in località Gazzi, i poliziotti hanno contestato in due distinte occasioni la detenzione di modica quantità di sostanza stupefacente, verosimilmente per uso personale, segnalando i rispettivi assuntori alla competente Autorità Amministrativa.
CRONACA
Caltanissetta, anziano trovato morto in casa: proseguono le indagini. Domani l’autopsia
Una ferita alla nuca di Ignazio Polizzi, l’uomo di 77 anni trovato morto ieri nella sua abitazione in via Lunetta a Caltanissetta, non convince gli investigatori che stanno tentando di fare luce su un decesso dai contorni poco chiari.
Così come non convincono le dichiarazioni del fratello, poco più giovane di lui che al momento dell’accaduto si trovava in casa e avrebbe fornito risposte contrastanti.
Un contesto umile quello in cui vivevano i due fratelli che condividevano l’appartamento con un’altra sorella, allettata e in stato di coma vegetativo, e una zia molto anziana. La vittima viene descritta dai vicini come una persona molto gentile che aiutava anche una famiglia di immigrati quando aveva problemi con le riserve idriche o in caso di altre necessità quotidiane. Il fratello invece, sempre secondo quanto raccontato dai vicini, si limitava solo a salutare. Intanto la Squadra Mobile di Caltanissetta sta continuando ad interrogare familiari e vicini di casa. Tutti si starebbero mostrando abbastanza collaborativi. La salma di Ignazio Polizzi si trova all’obitorio dell’ospedale Sant’Elia e nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia.
CRONACA
Siracusa: ritrovato in una cella un pacco contenente droga e 22 cellulari. Il Sippe lancia l’allarme
Ben 22 telefoni cellulari, quasi un chilo di hashish e 2,5 grammi di cocaina, erano stati nascosti in un pacco postale destinato a un detenuto rinchiuso nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa.
Lo rende noto il Sippe, sindacato di polizia penitenziaria.
Gli agenti dopo la scoperta hanno effettuato una perquisizione nelle celle trovando altri 14 telefonini. “Chiediamo immediati interventi – dice il dirigente nazionale del Sippe, Nello Bongiovanni – perché la carenza del personale è diventata oramai cronica e pericolosa per la sicurezza degli istituti penitenziari. Il Sippe da tempo chiede provvedimenti seri ed una riforma totale della polizia penitenziaria”.
CRONACA
Reggio Calabria, uccise il ladro entrato in casa: disposto il giudizio immediato per omicidio volontario
Inizierà il 27 dicembre, davanti alla Corte d’Assise di Reggio Calabria, il processo per Francesco Putortì, il macellaio di 48 anni accusato di aver ucciso Alfio Stancampiano, di 30 anni originario di Catania, che il 28 maggio era entrato all’interno della sua abitazione in contrada Oliveto di Rosario Valanidi, e di avere ferito Giovanni Bruno, di 46 anni anche lui catanese.
Come richiesto dal pubblico ministero che ha coordinato le indagini, Nunzio De Salvo, nei confronti di Putortì, difeso dagli avvocati Giulia Dieni e Natale Polimeni, è stato disposto il giudizio immediato.
Dopo un periodo di detenzione in carcere, l’imputato è adesso sottoposto agli arresti domiciliari ed è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.
Stando alle indagini della squadra mobile, Stancampiano e Bruno avrebbero tentato un furto nell’abitazione di Putortì, il quale, rientrando a casa, li ha sorpresi al piano superiore dello stabile.
A quel punto, il macellaio, secondo il suo racconto, ha preso un coltello e durante una colluttazione ha colpito i due ladri che poi sono fuggiti facendo cadere le pistole che avevano appena rubato e che erano legalmente detenute da Putortì. Una ricostruzione che non ha convinto gli inquirenti, secondo i quali, invece, l’uomo avrebbe accoltellato i due alle spalle mentre scappavano.
Il primo accoltellato, Alfio Stancampiano, è stato abbandonato dai complici nei giardini dell’ospedale reggino “Morelli”, dove poi è morto, mentre il secondo, Giovanni Bruno, dopo aver traghettato per la Sicilia, è stato costretto perché ferito a recarsi all’ospedale di Messina. Non è escluso che quest’ultimo e i familiari del deceduto decidano di costituirsi parte civile nel processo a carico del macellaio reggino.
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