Connect with us

CRONACA

Catania: controllo integrato del territorio della Polizia nel quartiere San Berillo e in Corso Sicilia

Un nuovo articolato servizio di controllo integrato del territorio è stato svolto dagli agenti del Commissariato Centrale di Catania che hanno concentrato la loro attività tra il quartiere San Berillo e Corso Sicilia, soprattutto per contrastare lo sfruttamento della prostituzione, come pure per fare da deterrente a quella tipologia di reati, come rapine e furti, che, talvolta, ruotano attorno a tale fenomeno.

Con la collaborazione di quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, i poliziotti hanno identificato cinque donne sorprese ad esercitare l’attività di meretricio su strada, due in via VI Aprile, entrambe comunitarie, e tre in via Di Prima. In quest’ultimo caso, è emerso che due delle tre donne fossero prive di documenti, ragion per cui sono state accompagnate in Commissariato dove è stata accertata la loro regolarità sul territorio nazionale.

Gli altri controlli sono stati mirati a fronteggiare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Infatti, il pattugliamento dinamico del territorio ha permesso di individuare due uomini che, in piazza Turi Ferro, erano intenti ad effettuare inequivocabili manovre dirette agli automobilisti.

I due soggetti sono stati condotti nei locali della Polizia di Stato perché privi di documenti. Una volta identificati, sono stati sanzionati. Inoltre, dai controlli effettuati è emerso che entrambi avessero già precedenti penali ed uno di questi, di nazionalità marocchina, anche l’Avviso orale emesso dal Questore, ossia il provvedimento con il quale il soggetto, ritenuto socialmente pericoloso, viene invitato a mantenere una condotta conforme alla legge.

Dal servizio effettuato dai poliziotti sono emersi ulteriori significativi risultati nell’ambito delle azioni per prevenire e reprimere i furti d’auto, come pure nei veicoli, e per verificare il rispetto delle norme della circolazione stradale. Grazie ai posti di controllo fissi sono state controllate complessivamente 144 persone, di cui 14 stranieri e 25 con precedenti di polizia, 66 autovetture e 3 motoveicoli. Inoltre, sono state elevate nove sanzioni per violazioni al Codice della strada, di cui tre per guida senza casco, con conseguente fermo amministrativo, uno per guida senza copertura assicurativa, con il sequestro del mezzo, tre per omessa revisione, uno per guida senza carta di circolazione e, infine, uno per guida con patente revocata. In piazza Grenoble, da un controllo effettuato su un’autovettura, è emerso che i tre giovani a bordo fossero tutti con Avviso orale del Questore ed il conducente avesse a suo carico il regime della libertà controllata. Il giovane guidava l’auto, risultata a noleggio, nonostante non ne avesse titolo e, pertanto, verrà segnato al competente organo giudiziario, mentre gli altri due verranno segnalati alla Divisione Anticrimine per la frequentazione con soggetti con precedenti penali.

Controllati pure gli avventori di un chiosco bar che è anche un esercizio scommesse, dove è stata rilevata la presenza di alcuni soggetti con precedenti di polizia.

L’intera attività è stata svolta in ottemperanza alle indicazioni del Questore che ha disposto l’intensificazione del controllo integrato del territorio, in particolar modo nelle ore serali, per far assicurare ai cittadini la presenza costante della Polizia.

Continua a leggere

CRONACA

Adrano, continua a spacciare nonostante gli arresti domiciliari: 34enne recidivo trasferito in carcere

Ha continuato a svolgere la sua attività di illecita dedita allo spaccio di droga nonostante si trovasse agli arresti domiciliari. Per questa ragione, il Tribunale di Catania ha disposto la misura più afflittiva della custodia cautelare in carcere, revocando i domiciliari, per un adranita di 34 anni, con precedenti in materia di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, l’uomo era stato arrestato, nello scorso mese di giugno, dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano perché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nonostante avesse ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari, l’uomo non ha esitato a continuare nella sua attività illecita, nascondendo nella sua abitazione sostanza stupefacente. Infatti, durante una perquisizione in casa, eseguita dai poliziotti di Adrano, il 34enne è stato trovato in possesso di cocaina e di materiale per il confezionamento in dosi della droga. Quanto rinvenuto è stato prontamente sequestrato dagli agenti del Commissariato che hanno provveduto ad informare l’Autorità Giudiziaria richiedendo per il recidivo l’aggravamento della misura. Sulla scorta delle puntuali informazioni fornite dai poliziotti, il Tribunale di Catania ha disposto la revoca del beneficio degli arresti domiciliari, sostituiti con il trasferimento in carcere. Pertanto, gli agenti del Commissariato di Adrano hanno provveduto ad eseguire quanto disposto dal Tribunale, trasferendo l’uomo in carcere a Catania.

Continua a leggere

CRONACA

Belpasso, nasconde la droga nel casco: giovane pusher 19enne arrestato dai Carabinieri

Nell’ambito di una serie di servizi finalizzati al controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Catania, in particolare alla prevenzione e repressione dei reati connessi agli stupefacenti, primaria fonte di guadagno della criminalità organizzata, i Carabinieri della Stazione di Belpasso hanno arrestato per “detenzione ai fini spaccio di droga”, un 19enne misterbianchese.

In particolare, durante i controlli alla circolazione stradale su via Mongibello, i Carabinieri della locale Stazione hanno visto giungere a distanza un giovane a bordo di uno scooter che ha subito mostrato un atteggiamento sospetto.

Nello specifico il giovane, infatti, alla guida del ciclomotore ha prima frenato di botto, rallentando la sua marcia, e poi tentennando, ha proseguito oltrepassando i militari operanti, già impegnati in un altro controllo.

Gli investigatori, però, non hanno voluto sottovalutare il loro intuito quindi, dopo aver mandato via l’automobilista, sono subito partiti per fermare il giovane che hanno immediatamente raggiunto e bloccato.

Sin dal primo momento, il 19enne si è mostrato ostile e contrariato dal controllo da parte dei Carabinieri, rifiutandosi, inoltre, di indicare i motivi della sua presenza in quel centro.

Oltretutto, sebbene inviato più volte, dai militari dell’Arma, a scendere dal mezzo, si ostinava a rimanerci sopra e a non togliersi il casco, nonostante la temperatura fosse molto elevata.

Sempre più sospettosi, i militari hanno quindi dato il via alla perquisizione trovando, proprio all’interno del casco che non voleva togliere, diverse dosi di marijuana, già confezionate in bustine di nylon e pronte per essere vendute.

Inoltre, nella tasca dei pantaloni, gli operanti hanno anche rinvenuto la somma in contanti di 70,00 €, sicuro provento dell’attività di spaccio.

Tutta la droga e i soldi sono stati sequestrati ed il pusher è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

CRONACA

Catania: recuperate dai Carabinieri 5 auto rubate nascoste in alcuni garage siti nei quartieri storici

Prosegue con determinazione e senza sosta, l’attività di contrasto ai reati predatori, tra cui i furti di auto, da parte dell’Arma di Catania. In tale contesto, grazie proprio al costante impegno dei militari della Compagnia di Piazza Dante, è stata portata a termine un’importante operazione nei quartieri del Centro Storico e Zia Lisa, in linea con le direttive strategiche impartite dal Comando Provinciale di Catania.

In particolare, i Carabinieri sono venuti a sapere, grazie alla loro capillare conoscenza sul territorio, dell’esistenza di alcuni garage ritenuti depositi di auto rubate, pertanto hanno deciso di intervenire, facendo irruzione all’interno dei locali individuati ottenendo i risultati sperati.

Sono stati recuperati, in effetti, numerosi veicoli e parti di auto risultati essere oggetto di furto, tra cui modelli di lusso come una Range Rover Sport e una Jeep Renegade, oltre a 3 utilitarie molto diffuse come le Fiat Panda, tutte asportate tra luglio a settembre.

L’efficacia di quest’ultimo intervento è una ulteriore dimostrazione della profonda conoscenza non solo del territorio, ma anche dell’humus sociale in cui si radicano questi fenomeni delinquenziali.

Gli investigatori, di fatto, hanno saputo sfruttare appieno la loro esperienza e familiarità con le dinamiche locali, operando con costante presenza e capillarità che giorno dopo giorno ha consentito di ottenere tutte quelle informazioni utili per prevenire e reprimere con successo i reati predatori del Capoluogo.

Questa ulteriore operazione ha evitato che le vetture venissero “cannibalizzate” per la vendita illegale dei pezzi sul mercato nero, o restituite ai proprietari solo dietro il pagamento di somme estorsive, secondo il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno“.

I depositi scoperti, risultano essere dei garage relative a strutture fatiscenti ed abbandonate, utilizzate all’insaputa dei proprietari, e chiusi con lucchetti istallati, per l’occasione, dai malviventi.

Anche questa attività, eseguita dai Carabinieri di Piazza Dante, si inserisce nel solco della mirata campagna di contrasto ai furti di parti di autovetture e motoveicoli avviata dal Comando Provinciale di Catania dal gennaio dello scorso anno e ancora pienamente in corso, con risultati operativi sicuramente significativi.

Sia in città che in provincia, infatti, i militari dell’Arma hanno “passato al setaccio” diversi autodemolitori, officine e auto-ricambisti, alcuni dei quali assolutamente abusivi o non perfettamente in regola, operando finora 8 arresti in flagranza e 34 denunce a piede libero, contestando in alcuni casi anche violazioni in materia ambientale connesse alla gestione e smaltimento di rifiuti speciali. Le autovetture recuperate sono state subito restituite agli increduli proprietari, rafforzando ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle Forze dell’Ordine.

Continua a leggere

Notizie più lette