CRONACA
Catania, cavallo di ritorno per un telefonino rubato: arrestato cittadino bulgaro 28enne
La Polizia Ferroviaria di Catania ha arrestato un bulgaro di 28 anni per il reato di tentata estorsione, al termine di un servizio di osservazione predisposto a seguito di una denuncia sporta da un cittadino. Il ventottenne era già noto alle forze dell’ordine in quanto pluripregiudicato, dedito a reati contro il patrimonio, e più volte denunciato dagli stessi agenti della Polfer per furto e rapina ai danni dei passanti. In particolare, il 28enne operava in via Tezzano, angolo con via VI aprile, destando non poche preoccupazioni tra i residenti della zona.
Gli agenti hanno raccolto la denuncia di un uomo, qualche settimana prima vittima del furto del proprio telefono cellulare, per la cui restituzione, il presunto autore del furto, gli aveva chiesto la somma di 20 euro, dandogli appuntamento, per concludere la transazione, in una via cittadina poco distante dalla stazione centrale etnea, già al centro delle cronache cittadine per le denunce presentate dai residenti in merito all’attività delinquenziale nella zona soprattutto nelle ore notturne. All’appuntamento, opportunamente appostati e camuffati, si sono però presentati anche gli agenti della Polfer, fornendo al denunciante una banconota contrassegnata da 20 euro che lo stesso, come pattuito, ha consegnato al 28enne in cambio del cellulare.
Il cittadino bulgaro, ricevuta la somma, ha tentato di allontanarsi precipitosamente senza consegnare il cellulare, tuttavia è stato subito bloccato dai poliziotti e sottoposto a perquisizione personale che ha portato al rinvenimento, occultata tra i vestiti, della banconota da 20 euro precedentemente contrassegnata. L’uomo è stato quindi arrestato per tentata estorsione e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in atteso del rito della “direttissima” durante il quale l’arresto è stato convalidato.
CRONACA
Catania: arrestato 25enne gambiano già ricercato per una condanna definitiva e trovato in possesso di droga
Doveva scontare una pena di 4 anni e 6 mesi, ma si era reso irreperibile da alcuni mesi. L’uomo, un gambiano di 25 anni, è stato individuato dalla Polizia di Stato durante una delle costanti attività eseguite per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga in città.
Il 25enne non è passato inosservato agli agenti della Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile che l’hanno fermato nel quartiere San Berillo vecchio dove è stato visto stazionare con un atteggiamento particolarmente sospetto.
Alla vista degli agenti, il giovane ha provato a spostarsi e a confondersi in un capannello di persone, nel tentativo di non destare le attenzioni dei poliziotti. In realtà, gli agenti della Squadra Mobile non l’hanno perso di vista un solo istante, monitorandolo costantemente in modo da valutare il momento migliore per intervenire. Con un’azione lampo, i poliziotti sono riusciti a fermarlo e neutralizzare qualsiasi tentativo di fuga. Sottoposto a perquisizione, il 25enne è stato trovato in possesso di un panetto di hashish, in parte già utilizzato, nascosto negli slip, e di un’ulteriore dose di hashish, trovata in tasca e già pronta per essere smerciata. Nel marsupio, il giovane aveva la somma di 70 euro in banconote di vario taglio e un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante, nonché diversi telefoni cellulari. Quanto trovato è stato sequestrato, mentre l’uomo è stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli ulteriori accertamenti dei poliziotti e il fotosegnalamento, eseguito presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno permesso di rilevare come il 25enne fosse ricercato dallo scorso gennaio per una condanna definitiva e per questo destinatario di un ordine di carcerazione, dovendo espiare la pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre ad una multa, per i reati di lesioni personali, rapina e detenzione ai fini di spaccio.
Ultimati gli adempimenti di rito, l’uomo è stato condotto in carcere per l’espiazione della pena.
CRONACA
Catania, ruba capi di abbigliamento e 9 paia di scarpe in un negozio del centro commerciale: arrestata
Un pomeriggio di shopping a “costo zero”, era questo l’obiettivo di una 27enne straniera residente a Catania, con precedenti di polizia, che l’altro giorno, è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania per “furto aggravato”.
In particolare, la donna si è recata presso un centro commerciale alla periferia del capoluogo etneo e, munita di carrello, ha cominciato ad aggirarsi per la galleria guardando le vetrine, fino a quando non è entrata in un negozio multi brand. Qui, dopo aver provato diversi capi di abbigliamento all’interno dei camerini prova, ha scelto quelli che le stavano meglio e, dopo aver rimosso l’antitaccheggio, li ha riposto nel carrello. Successivamente è passata al reparto scarpe, dove la donna ne ha provate e scelte ben 9 paia, aggiungendole ai vestiti già selezionati.
La giovane, poi, evidentemente non intenzionata a pagare la merce, approfittando di un momento in cui il negozio era particolarmente affollato e dunque l’attenzione delle commesse era rivolta ai vari avventori che in quel momento facevano acquisti, si è diretta, velocemente, verso l’uscita spingendo il carrello pieno di merce.
Convinta che il colpo fosse andato a segno senza problemi, si è diretta, quindi, verso l’uscita del centro commerciale, ignorando che il sistema di videosorveglianza la stava riprendendo e che i negozianti si erano già accorti delle sue manovre e, perciò, avevano avvisato i Carabinieri.
Sicura di essere riuscita nel suo intento, la donna si è diretta verso i parcheggi, ma si è trovata di fronte la pattuglia del Nucleo Radiomobile che, ricevuta la dettagliata descrizione della ladra, ha aspettato che la stessa uscisse dalla struttura.
I militari dell’Arma, infatti, posizionati davanti alle uscite del centro commerciale, avevano già effettuato un discreto filtraggio degli avventori, osservando attentamente le persone che uscivano con l’intento di individuare la sospettata. Poi, trascorso qualche minuto, hanno riconosciuto la giovane ladra che, alla vista dei Carabinieri, ha inizialmente cercato di cambiare direzione, ma è stata subito fermata.
Gli investigatori, quindi, notando l’evidente imbarazzo e nervosismo della donna, le hanno chiesto di esibire lo scontrino di acquisto di tutte quelle scarpe e vestiti ma, ovviamente, lei non lo aveva.
Fatta rientrare all’interno della galleria commerciale e messa in sicurezza, l’equipaggio ha celermente ricostruito tutte le sue mosse, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, dal momento in cui era entrata nello store, fino al successivo tentativo di fuga, purtroppo per lei andato a male.
Tutta la merce rubata, del valore di diverse centinaia di euro, è stata restituita ai responsabili del negozio, che hanno ringraziato la gazzella per il pronto intervento. La ladra è stata arrestata per “furto aggravato” e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto e disposto a suo carico la misura degli arresti domiciliari.
CRONACA
Palermo: rubati nel weekend i cavi elettrici della scuola Giovanni Falcone sita nel quartiere Zen
Furto durante il fine settimana nella scuola Giovanni Falcone allo Zen a Palermo dove i ladri hanno rubato i cavi di rame degli impianti nell’istituto.
Alla riapertura della scuola dopo il ponte di tutti i Santi il personale ha provato ad attivare la corrente elettrica, ma senza riuscirci.
Inizialmente si pensava a un blackout, poi l’amara sorpresa. “Sono amareggiato, ma non ci arrendiamo – dice il dirigente Massimo Valentino – Dobbiamo ripristinare subito la funzionalità della scuola o trovare una sede provvisoria. La scuola è chiusa perché non ci sono le condizioni di sicurezza visto che ci sono i pozzetti aperti”.
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