CRONACA
Catania, pedinano un assuntore di droga e scoprono una casa di spaccio: una segnalazione e un arresto
Da Adrano a Catania per rifornirsi di droga in una vera e propria casa di spaccio nel quartiere San Giorgio. La trasferta di un cittadino adranita 49 anni, noto assuntore di sostanze stupefacenti, è stata però interrotta dall’intervento di alcuni agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano che hanno riconosciuto l’uomo e, pur essendo liberi dal servizio, hanno ritenuto opportuno seguirlo, visti i suoi trascorsi in materia di stupefacenti.
Insospettiti dalla sua presenza nelle vie del quartiere, i poliziotti hanno osservato i suoi movimenti e l’hanno tallonato fino a quando l’uomo si è fermato davanti al cancello di un edificio, per poi entrare nella struttura e riuscire nel giro di pochi minuti. A quel punto, gli agenti lo hanno fermato per sottoporlo ad un controllo. I sospetti dei poliziotti si sono rivelati fondati, dal momento che l’adranita è stato trovato con in mano una bustina contenente una modica quantità di polvere bianca, riconducibile ad una dose di cocaina.
L’uomo è stato condotto nel vicino Commissariato di Librino dove si è proceduto alla contestazione amministrativa per l’uso personale di sostanza stupefacente con segnalazione al Prefetto per la sospensione della patente di guida e per l’attivazione del percorso terapeutico socio-riabilitativo.
L’intervento dei poliziotti di Adrano non si è fermato qui. Infatti, alcuni degli agenti sono rimasti davanti all’edificio di San Giorgio dove hanno avuto modo di constatare un viavai di decine di persone. Da qui, la scelta degli agenti di andare fino in fondo e di entrare nella struttura. Ad aprire il cancello d’ingresso è stato un uomo che ad uno dei poliziotti in borghese ha chiesto, con tutta tranquillità, “quanta ne vuoi?”, alludendo all’acquisto di sostanza stupefacente.
I poliziotti hanno immediatamente fermato l’uomo, un catanese di 48 anni che non ha opposto resistenza e ha consegnato spontaneamente la droga in suo possesso, circa 12 grammi di cocaina.
All’interno dello stabile sono stati trovati e sequestrati bilancini e altro materiale usato per il confezionamento delle singole dosi, nonché la somma di 1700 euro, in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività di spaccio.Il 48enne è stato arrestato per detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti e, dopo gli accertamenti di rito, come disposto dal Pubblico Ministero di turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida
CRONACA
Trapani: stamane le celebrazioni in onore della Virgo Fidelis Patrona dell’Arma dei Carabinieri
Si è appena conclusa, presso la Basilica Maria Santissima Annunziata “Madonna di Trapani”, la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Alla messa, celebrata dal Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, hanno partecipato il Vicario del Prefetto di Trapani, Dott.ssa Laura Pergolizzi, il Questore di Trapani, Dott. Giuseppe Felice Peritore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mauro Carrozzo, il sindaco di Trapani, altre autorità Civili e Militari, i vertici delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco oltre ai parenti dei caduti e delle vittime del dovere
La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.
L’8 Dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la celebrazione liturgica il 21 Novembre, in concomitanza della presentazione di Maria vergine al Tempio.
La celebrazione di questa giornata è concomitante con la ricorrenza della Battaglia di Culqualber e la giornata dell’orfano.
CRONACA
Controlli straordinari del territorio ad Acireale, Pedara e Tremestieri Etneo: infrazioni e sanzioni per quasi 10mila euro
La Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha svolto un’intensa azione di controllo straordinario del territorio nei comuni di Acireale, Pedara e Tremestieri Etneo.
L’attività è stata coordinata dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale ed è stata effettuata insieme ai poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, con il supporto degli equipaggi della Polizia Locale dei Comuni interessati, con la finalità di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa, a salvaguardia del rispetto delle regole e a tutela della sicurezza dei cittadini.
In particolare, alcuni equipaggi sono stati impiegati per effettuare attività di pattugliamento dinamico al fine di prevenire reati predatori, mentre altre pattuglie sono state dislocate lungo le strade ad alto flusso veicolare, istituendo specifici posti di controllo finalizzati anche a verificare l’osservanza delle norme della circolazione stradale.
I poliziotti hanno accertato numerose violazioni delle prescrizioni del Codice della Strada, elevando 20 contravvenzioni per un valore complessivo di quasi 10mila euro. Le infrazioni commesse dagli automobilisti indisciplinati hanno comportato anche una decurtazione di punti sulle patenti per un totale di 20 punti. Nello specifico, gli agenti hanno sorpreso dieci conducenti che circolavano con veicoli sprovvisti della necessaria revisione periodica, con la conseguente sospensione del mezzo dalla circolazione. Inoltre, sono state ritirate due carte di circolazione e altre due persone sono state trovate alla guida delle loro automobili con la patente scaduta.
Complessivamente, sono state identificate quasi 300 persone, di cui 40 gravate da precedenti di polizia, e controllati 155 veicoli.
Durante i controlli, è emersa la posizione irregolare di un uomo, presente sul territorio nazionale senza averne titolo. Infatti, a seguito degli opportuni accertamenti, sono state avviate le conseguenti procedure presso l’Ufficio Immigrazione della Questura.
Infine, nel corso del servizio si è proceduto ad effettuare controlli domiciliari nei confronti di dieci soggetti noti alle forze di polizia in quanto sottoposti a misure cautelari con la specifica finalità di verificare il rispetto delle prescrizioni loro imposte dall’Autorità Giudiziaria, senza rilevare violazioni.
Ulteriori controlli straordinari verranno ripetuti dal Commissariato di Acireale già nei prossimi giorni in tutto il territorio ricadente nella giurisdizione di competenza.
CRONACA
Messina, furti e rapine presso abitazioni ed esercizi commerciali: arrestate due persone
Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto, in esecuzione di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, nei confronti di due soggetti messinesi dediti alla commissione di delitti contro il patrimonio.
In particolare, i due giovani sono gravemente indiziati dei reati di rapine tentate e consumate in danno di esercizi commerciali, furti in abitazione e presso aziende, ricettazione di veicoli utilizzati per commettere tali delitti, perpetrati nel corso degli ultimi sei mesi nella città di Messina.
In taluni casi, le azioni delittuose sono state accompagnate da gravi episodi di minaccia, con l’uso di pistole o coltelli; e ciò al fine di coartare la volontà delle vittime e impedire alle stesse qualsivoglia forma di reazione.
Gli accertamenti di polizia giudiziaria, condotti dalla Sezione antirapina della Squadra Mobile, hanno consentito agli investigatori di ricostruire le diverse fasi dei furti e delle rapine che indistintamente hanno interessato ristoranti, pizzerie, panifici, tabacchi del centro cittadino, nonché, in forma tentata, alcuni caselli autostradali; i successivi approfondimenti investigativi – svolti con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, diretta dal Dott. Antonio D’AMATO – hanno portato ad individuare i due presunti autori di tali condotte delittuose.
Sulla scorta degli elementi raccolti dagli agenti della Polizia di Stato, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina ha richiesto un provvedimento restrittivo al G.I.P., che ha condiviso il quadro probatorio prospettato, adottando la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di entrambi.
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