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POLITICA

Siccità: Regione chiede riconoscimento di circostanze eccezionali al Governo nazionale e all’Ue

Riconoscere le condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali a tutto il territorio della Sicilia ai sensi del regolamento Ue 2021/2116. È quanto il governo regionale ha stabilito di richiedere all’Unione europea e al ministero della Sovranità agricola, alimentare e forestale a causa della persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno, una delle più gravi dell’ultimo cinquantennio. La proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, che al momento mantiene anche la delega di assessore all’Agricoltura, è stata approvata nella seduta di Giunta di ieri pomeriggio, sulla base di una documentazione che evidenzia la riduzione delle risorse idriche negli invasi e un contesto generale che pone la Sicilia in “zona rossa” per carenza di acqua al pari di Marocco e Algeria.

Una situazione aggravatasi nelle ultime settimane a causa dell’indisponibilità nei bacini di acqua per l’irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico quest’anno si stima una perdita pari in media al 50% della produzione nello scenario di “improbabili precipitazioni estive” e del 75% se queste non dovessero verificarsi.

«Dopo avere dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura il 9 febbraio e ottenuto dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale il 6 maggio scorso – afferma il governatore Schifani – la situazione di estrema gravità che ci troviamo ad affrontare ci impone questo ulteriore passo per sostenere le nostre aziende agricole e gli allevamenti. Il mio governo è impegnato su più fronti per contrastare la mancanza d’acqua, ma è necessario che tutte le istituzioni, comprese quelle europee, dimostrino concretamente attenzione e sensibilità per una emergenza che va affrontata in modo corale». Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica agricola comune, che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

POLITICA

Parlamento Europeo, Tamajo cede il posto a Caterina Chinnici e resta in carica alla Regione

Caterina Chinnici approda al Parlamento europeo per Forza Italia, al posto di Edy Tamajo.

Nonostante il largo consenso incassato alle ultime Europee, l’assessore siciliano rinuncia al seggio e lo cede alla prima dei non eletti.

A comunicarlo, il segretario di FI, Antonio Tajani, in una conferenza stampa insieme al governatore siciliano, Renato Schifani.

Pronta la nota di Tamajo: “Prima di tutto voglio ringraziare gli oltre 121 mila elettori che mi hanno dato un successo straordinario e personale. Nei prossimi giorni formalizzerò le mie dimissioni dalla carica di eurodeputato per dare spazio a Caterina Chinnici, che rappresenta un simbolo per la nostra terra, un’icona e rappresenta la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Sono contento e con gioia e grande entusiasmo le do spazio, convinto che sarà un ponte importante tra Bruxelles e la Sicilia. Io continuerò a lavorare in Sicilia, una terra che amo profondamente e più di qualche volta ti contatterò – ha aggiunto riferendosi alla Chinnici – per cercare di portare in Europa qualche istanza legata alla nostra terra e cercando di creare sinergie. Per quanto mi riguarda, io sono un uomo di partito che crede nel progetto di Forza Italia”.

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POLITICA

Rifiuti in Sicilia, Schifani: “Trovata soluzione in attesa della riapertura dell’impianto Tmb di Lentini”

“Individuata la soluzione per far ripartire la raccolta dei rifiuti nei circa duecento Comuni della Sicilia coinvolti dallo stop all’impianto Tmb di Lentini, nel Siracusano”: ad annunciarlo, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo aver firmato un’apposita ordinanza in qualità di commissario straordinario per i rifiuti.

Un decisivo passo avanti si è registrato grazie all’approvazione di due pareri da parte del Nucleo di coordinamento della Cts in base ai quali sono esclusi dalla “Via” i progetti presentati da Sicula Trasporti per la modifica degli impianti di biostabilizzazione della frazione umida e di trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi. L’integrazione dei documenti fornita dall’azienda ha infatti permesso alla Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali della Regione di rivalutare positivamente le richieste respinte nel dicembre scorso.
Nelle more del completamento di tutti i provvedimenti autorizzativi, nel corso di una riunione presieduta dall’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro, è stato deciso anche che, transitoriamente per venti giorni, i rifiuti continueranno a essere stoccati e trattati in apposite aree nell’impianto di Sicula Trasporti, sotto lo stretto monitoraggio e controllo degli organi competenti. Successivamente al provvedimento di emergenza, i titolari degli impianti disponibili a collaborare avvieranno le procedure per la cosiddetta “omologa”, processo che, in base alle caratteristiche chimiche, fisiche e merceologiche dei rifiuti, consentirà di abbancarli nei propri impianti, limitatamente agli spazi disponibili”.

Al contempo, verrà definita la procedura che consentirà la prosecuzione delle operazioni di smaltimento dei rifiuti trattati da Sicula Trasporti per l’invio presso altri impianti fuori regione.

“In questo modo – conclude il governatore Schifani – evitiamo rischi per la salute pubblica, dovuti anche alle alte temperature degli ultimi giorni. Un provvedimento straordinario e provvisorio, supportato da pareri sanitari e ambientali, in attesa della conclusione del percorso che porterà alla riapertura dell’impianto di Lentini”.

All’incontro erano presenti: il capo dell’Ufficio legislativo e legale della Regione, Giovanni Bologna; i dirigenti generali dei dipartimenti dell’Ambiente, Patrizia Valenti, dell’Acqua e dei rifiuti, Arturo Vallone, e di Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino; il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, il dirigente del servizio Autorizzazioni rifiuti dell’assessorato, Francesco Arini, e i gestori delle principali discariche della Sicilia (Enna, Gela, Motta Sant’Anastasia e Siculiana).

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POLITICA

Siccità in Sicilia incontro della cabina di regia con i centri dialisi: “Non c’è emergenza, sì alla prevenzione”

Non c’è in atto alcuna emergenza per l’approvvigionamento di acqua nei centri di dialisi della Sicilia. È quanto emerso dalla riunione, che si è tenuta a Palazzo d’Orléans a Palermo, della cabina di regia per la siccità della Regione Siciliana, coordinata dal dirigente del dipartimento della Protezione civile Salvo Cocina. Presenti il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i rappresentanti di categoria. Solo poche strutture, infatti, hanno avuto la necessità di rifornirsi in maniera autonoma con autobotti.

In Sicilia sono presenti circa 80 centri che garantiscono le cure salvavita a 4 mila pazienti. Si tratta di strutture che hanno un grande consumo di acqua: servono fino a mille litri a paziente per ogni seduta di dialisi. Proprio per questa consistente necessità idrica e per scongiurare qualsiasi eventuale futura sospensione o interruzione dei trattamenti, la cabina di regia e il dipartimento Pianificazione strategica predisporranno una direttiva congiunta per sollecitare i Comuni e i gestori del sevizio idrico ad assicurare alimentazione prioritaria e intervenire nei casi di difficoltà, viste le funzioni vitali dei centri di dialisi. A questi ultimi si chiederà contemporaneamente di potenziare i sistemi di accumulo. La cabina di regia, inoltre, a breve acquisirà ulteriori dati sull’utilizzo di acqua delle strutture e si riunirà  per un monitoraggio più approfondito delle esigenze.

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