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CRONACA

Catania: chiama il numero unico di emergenza e fa arrestare il figlio violento per maltrattamenti in famiglia

Nel corso dei servizi serali di controllo del territorio, la Sala Operativa della Questura di Catania ha inviato personale delle Volanti in viale Mario Rapisardi per la richiesta d’intervento, giunta al Numero Unico di Emergenza, da parte di una donna aggredita dal proprio figlio.

Sul posto gli operatori hanno subito individuato la donna che aveva chiesto il loro intervento, identificata quale 76enne che ha riferito di essere stata percossa dal proprio figlio per futili motivi, un pregiudicato 41enne, originario di Palermo ma residente a Catania.

La donna ha riferito che il figlio le aveva sferrato alcuni pugni fino a farla cadere a terra. In sua difesa era giunto il fratello che tuttavia, colpito con un pugno al capo, era caduto a terra.

La donna ha aggiunto che da circa sei mesi il figlio era diventato aggressivo nei suoi confronti, dapprima, solo verbalmente mentre nell’ultimo periodo anche con aggressioni fisiche e particolarmente violente, anche nei confronti del proprio fratello che coabita con loro.

In particolare, la lite sarebbe nata in quanto l’uomo aveva lasciato aperta la porta d’ingresso dell’abitazione, probabilmente per consentire l’ingresso in casa di un amico. Non appena la madre però aveva chiuso la porta, l’uomo è andato su tutte le furie, aggredendo fisicamente prima la stessa poi lo zio giunto in sua difesa.

L’escalation degli atteggiamenti violenti del figlio nei confronti della madre hanno richiesto, negli ultimi giorni, diversi interventi delle forze dell’ordine. In uno di questi casi l’uomo aveva aggredito madre e zio, dopo che nel pomeriggio, con la carta bancomat della madre, aveva prelevato un’ingente somma di denaro. Alla richiesta della donna su cosa dovesse fare con quei soldi e sulla restituzione, almeno di una parte del denaro, l’uomo andando in escandescenza aveva aggredito e percosso i due anziani. In seguito ai numerosi episodi di maltrattamenti, nonché, agli interventi delle forze di polizia, le vittime riversando in un palese stato di ansia e di paura si sono determinate a denunciare quanto subito negli ultimi mesi, atteso che sono state, peraltro, costrette a cambiare le abitudini di vita quotidiana.

La donna, nonostante i segni di percosse al viso ed alle braccia, ha comunque rifiutato le cure dei sanitari; il fratello, invece, presentava evidenti lividi al braccio destro e sinistro e al costato, che nei giorni precedenti lo avevano costretto a ricorrere a cure mediche.

Dopo gli accertamenti e la formalizzazione delle denunce, l’autore delle violenze è stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni.

Dell’avvenuto arresto è stato informato il P.M. di turno, che ha disposto la traduzione in carcere presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza in attesa del giudizio di convalida innanzi al G.I.P. In quella sede, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura della custodia cautelare in carcere, riconoscendone l’elevata pericolosità.

CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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