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ECONOMIA

Lavoro in Sicilia: si è svolto il primo “Inclusion job day” per persone con disabilità iscritte alle liste di collocamento

Una giornata dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro per i soggetti disabili iscritti alle liste di collocamento. Si è svolto oggi il primo “Inclusion job day”, l’evento organizzato dal Centro per l’impiego di viale Praga a Palermo, con l’obiettivo di agevolare l’inclusione sociale delle categorie più fragili e promuoverne l’autonomia. Da una parte sedici imprese internazionali, nazionali e locali che hanno ricevuto e valutato i curricula, dall’altra circa 400 aspiranti lavoratori, già iscritti al collocamento mirato che, dopo essersi prenotati e aver preso visione delle posizioni aperte, hanno sostenuto i colloqui conoscitivi.

«Vogliamo incrementare – dichiara Nuccia Albano, assessore regionale alla Famiglia, al lavoro e e alle politiche sociali – il numero di soggetti disabili che riescono a trovare un’occupazione. Per farlo abbiamo pensato a un primo evento che favorisca il contatto diretto tra le persone con disabilità, le imprese del territorio, le istituzioni e tutti gli attori attivi coinvolti nei procedimenti di selezione. In un contesto socio economico in continuo mutamento, l’accesso al mondo del lavoro presenta oggi nuove e maggiori difficoltà rispetto al passato. Le dinamiche della domanda e dell’offerta sono cambiate, in alcuni casi anche profondamente, e l’inserimento e il reinserimento lavorativo trovano maggiori ostacoli per le categorie che presentano particolari vulnerabilità e difficoltà ad adattarsi a cambiamenti radicali».

L’iniziativa di oggi, alla quale ha partecipato anche il dirigente generale del dipartimento Lavoro Ettore Foti, si inserisce in un percorso più ampio che vede il Centro per l’impiego Palermo-Monreale impegnato nel favorire l’occupazione dei soggetti disabili. Ad aprile è stato attivato in viale Praga uno sportello per le Pari opportunità, aperto alle persone con disabilità, giovani con disagio, donne vittime di violenza e migranti. L’ufficio, che si trova al piano terra del Centro per l’impiego, è aperto tutti i lunedì dalle 9 alle 13 e il mercoledì dalle 15 alle 17, previo appuntamento. È anche possibile ricevere assistenza da remoto. Tra i servizi offerti agli utenti, l’iscrizione al collocamento mirato, l’orientamento specialistico, il servizio di attivazione tirocini, il servizio immigrazione, il servizio Ido (incontro domanda offerta), supporto all’autoimprenditorialità, l’assistenza tecnica tramite sviluppo lavoro Italia. Un lavoro che inizia a dare i primi risultati. Come emerso questa mattina nel corso della prima sessione dei lavori, infatti, nei primi cinque mesi del 2024 sono stati 556 i soggetti disabili che si sono iscritti al Centro per l’impiego di Palermo e 26 all’interno delle categorie protette (legge 68/99); 225 sono invece le pratiche avviate e 84 le assunzioni programmate in convenzione. L’incremento degli iscritti è stato significativo, si è passati infatti da 388 iscrizioni nel 2021 a 823 nel 2023, e di questi ultimi per 588 persone sono state avviate le pratiche per l’avviamento al lavoro.

«Abbiamo pensato a un primo evento sperimentale, riservato a un piccolo campione di aziende, da ripetere almeno due volte l’anno, e farlo diventare una buona prassi in tutti i Cpi della Sicilia – dichiara Salvatrice Rizzo, dirigente del Centro per l’Impiego Palermo e Monreale -. Un particolare ringraziamento va alle aziende per la sensibilità che hanno dimostrato, malgrado alcune non abbiano obbligo di assunzione dei disabili».

Le aziende che hanno partecipato al primo Inclusion job day sono state: Penny market, La Braciera in villa, Mc Donald’s, Lidl, RF Villa Igiea, Covisian, Costa degli Ulivi hotels, Fondazione Rimed, Randstad, Adecco, Blu Ocean, Ica Market Srl, Randazzo, Prezzemolo&Vitale, Alisud GhItalia, Libera…mente.

ECONOMIA

Imprese siciliane: dalla Regione in arrivo 68 milioni di euro per il sostegno alla ricerca

Un bando dal valore di oltre 68,2 milioni di euro per sostenere la creazione di nuove infrastrutture di ricerca e l’ampliamento delle esistenti in Sicilia.

La Giunta regionale ha approvato nella seduta di oggi la base giuridica del provvedimento, presentato dall’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo.

Si tratta di fondi a valere sul programma operativo Fesr Sicilia 2021-27.

“Questo stanziamento – commenta l’assessore – è un passo fondamentale per il rafforzamento del nostro sistema di ricerca e innovazione. L’attività di sviluppo di nuove infrastrutture è un elemento cruciale per sostenere la crescita economica e la competitività delle imprese della nostra regione. Il bando sarà pubblicato entro la fine dell’estate”.

Gli aiuti sono destinati direttamente a organismi di ricerca ma anche alle imprese che con essi operino in partenariato.

Tutti i soggetti beneficiari dovranno disporre di una sede operativa in Sicilia. Sono escluse le imprese con codice Ateco ricadente nella produzione primaria di prodotti agricoli. Il finanziamento sarà utilizzato per una serie di iniziative strategiche, tra le quali promuovere la collaborazione tra enti di ricerca, università e imprese, e supportare progetti innovativi che possano avere un impatto significativo sul territorio. Gli interventi finanziabili includono la creazione di nuove infrastrutture di ricerca e di “prova e sperimentazione”, con operazioni di ristrutturazione, ampliamento e nuovi allestimenti tecnologici. Le soglie minime del programma di spesa per ogni progetto valgono cinque milioni di euro, mentre quelle massime arrivano a 20 milioni.

“Grazie a questo intervento – conclude Tamajo – la Sicilia potrà attrarre nuovi talenti e risorse, migliorare la qualità della ricerca scientifica e tecnologica e stimolare la nascita di start-up e nuove imprese innovative. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema fertile, capace di generare opportunità di lavoro qualificato e favorire lo sviluppo sostenibile.

Continuiamo a investire nel futuro del nostro territorio, con l’obiettivo di rendere l’Isola un polo di eccellenza nel campo della ricerca e dell’innovazione, promuovendo al contempo la crescita economica e il benessere dei cittadini”.

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ECONOMIA

Politiche sociali in Sicilia: 1,5 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Un milione e mezzo per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. È la cifra che l’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha erogato ai Comuni siciliani.

«Abbiamo finanziato tutte le richieste presentate dai cittadini attraverso le amministrazioni comunali. Si tratta – ha detto l’assessore Nuccia Albano – di interventi che incidono significativamente sulla qualità della vita delle persone disabili e delle loro famiglie. Il governo Schifani, come ho sostenuto fin dal primo giorno, non lascia indietro nessuno e interviene con atti concreti, utilizzando tutte le risorse a disposizione per rendere sempre più dignitosa la vita ai soggetti più fragili».

Sulla base delle istanze pervenute, il dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali ha proceduto alla liquidazione di 1.437.035 euro ripartiti tra i singoli Comuni. La Regione, infatti, assegna le risorse alle amministrazioni locali le quali, a loro volta, dovranno erogarle alle persone con disabilità e a chi le ha a carico, che hanno presentato domanda per i lavori finalizzati a eliminare le barriere architettoniche nelle proprie abitazioni.

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ECONOMIA

Misiliscemi, Paceco e Trapani: al via gli interventi di messa in sicurezza dei corsi d’acqua

Hanno preso il via gli interventi di messa in sicurezza dei corsi d’acqua presenti nei territori di Misiliscemi, Paceco e Trapani finalizzati a prevenire eventuali esondazioni ed evitare il ripetersi di quanto avvenuto nell’ottobre del 2022, quando l’area fu allagata a seguito delle eccezionali piogge.

Gli interventi, che complessivamente per i corsi d’acqua ricadenti nelle province di Palermo e Trapani ammontano a circa due milioni di euro stanziati dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, sono il frutto della convenzione firmata con l’Ente di sviluppo agricolo, che diventa, così, soggetto attuatore e dovrà occuparsi della realizzazione degli interventi di messa in sicurezza dei corsi d’acqua.

Gli interventi, su disposizione del segretario generale dell’Autorità di bacino, prendono avvio dai corsi d’acqua dell’area del Trapanese già duramente colpito da eventi alluvionali. I lavori consisteranno nella “trinciatura” (lo sminuzzamento meccanico) della vegetazione presente negli alvei e nella risagomatura delle sponde, laddove necessario, in modo da regolarizzare il deflusso delle acque anche in regime di piena.

I primi interventi hanno riguardato il “Canale della Duchessa”, per un tratto di circa 3,5 chilometri; si proseguirà, poi, lungo il fiume Verderame, per poco meno di 7 chilometri e, quindi, lungo il fiume Baiata, per altri 4 chilometri.

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