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CRONACA

Protezione civile: diramato lo stato di allerta gialla per l’Etna a causa dell’incremento del tremore nei crateri sommitali

Etna

Nella serata di ieri, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Etna dal livello verde a giallo invitando le strutture territoriali di protezione civile ad adottare le opportune fasi operative locali e misure di mitigazione del rischio, soprattutto in relazione alla possibile presenza di escursionisti in quota.

La decisione è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, riunione convocata ieri sera in seguito alle attività del vulcano che hanno fatto registrare un incremento del tremore e attività stromboliana frequente ai crateri sommitali, accompagnata da piccole emissioni laviche in area craterica, con possibile rapida evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica.

Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per l’Etna sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo) e il Cnr-Irea.

L’innalzamento dell’allerta, spiega il Dipartimento della Protezione civile in una nota, determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.

Il Dipartimento condivide queste informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali.

“Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Si invita, pertanto, la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile”, concude la nota.

CRONACA

Iss: in Italia ogni anno 350 decessi per annegamento, tra le cause assenza di supervisione e barriere

In Italia ogni anno si contano circa 350 decessi per annegamento di cui l’80% sono maschi, con 800 ospedalizzazioni e 60.000 salvataggi.

A rischio sono i bambini e gli adolescenti, soprattutto stranieri.

Numeri importanti, ma che si possono ridurre: individuando le cause degli annegamenti (negli ambienti naturali sono soprattutto malori, correnti, fondali irregolari, sport acquatici e cadute), i luoghi dove avvengono e le condizioni che li determinano. I dati, insieme ad alcuni consigli utili per la prevenzione, sono stati raccolti dall’Osservatorio per lo sviluppo di una strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti ed incidenti in acque di balneazione, istituito dal ministero della Salute, e sono contenuti nel primo rapporto sui lavori dell’Osservatorio pubblicato sul sito dell’Iss (il secondo è in via di pubblicazione). Dal 2003 al 2020 i dati Istat indicano che sono morte per annegamento 6.994 persone, con una media annua di 389 decessi, scesa a 342 negli ultimi otto anni. Per la Società Nazionale di Salvamento, che ha analizzato i dati della stampa nazionale dal 2016 al 2021 identificando 1.327 annegamenti, 857 sono avvenuti lungo i litorali marini e 470 nelle acque interne (laghi, fiumi, torrenti, eccetera).

Importante, per limitare le vittime degli annegamenti, sono le azioni di prevenzione. L’Iss dà in proposito una serie di consigli: in età pediatrica per le piscine private (in muratura o gonfiabili) va impedito l’accesso ai bambini con barriere, applicati sistemi di allarme e rimosse scalette o altri dispositivi di accesso. Per quelle collettive (di hotel, ristoranti, agriturismi e simili) i responsabili devono prevedere piani di sicurezza con sorveglianza o in alternativa con recinzioni. Necessaria poi, per fiumi e laghi, una cartellonistica adeguata per i siti pericolosi, e la sensibilizzazione degli adolescenti immigrati sui pericoli delle acque interne. Infine vanno educati i bambini all’acquaticità fin da piccoli, insegnato loro a nuotare e a comportarsi in acqua in modo sicuro. Vanno poi promossi corsi di nuoto e acquaticità con particolare attenzione alle famiglie meno abbienti. L’Iss dà anche una serie di consigli per tutti: immergersi preferibilmente in acque sorvegliate; evitarlo in caso di mare mosso; rispettare la segnaletica. Evitare poi di tuffarsi in acqua dopo aver mangiato o dopo un’esposizione prolungata al sole; non tuffarsi da scogliere o in zone non protette e prestare attenzione a immergersi solo in acque di profondità adeguata. 

  

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CRONACA

Palermo: con una gamba ingessata e le stampelle rapina un market e poi fugge in auto con un complice

E’ entrato nel supermercato a Palermo con una gamba ingessata e con una stampella.

Si è diretto verso una delle casse e armato di coltello, ha minacciato la dipendente dell’Eurospin che si trova a Brancaccio in via Ingham.

La cassiera gli ha dato i soldi e lui è salito a bordo di un’auto ed è scappato pare con un complice che lo attendeva fusori. Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza e hanno raccolto le testimonianze di quanti si trovavano nel supermercato.

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CRONACA

Stromboli: a poche decine di metri dalla linea di costa si è arrestata la colata sulla Sciara del fuoco

La colata sulla Sciara del fuoco dello Stromboli generata dall’attività effusiva ripresa ieri alle 20:55 si è arrestata a poche decine di metri dalla linea di costa senza raggiungere il mare.

Al momento non ci sono colate attive.

Lo rende noto l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, osservatorio Etneo, analizzando delle immagini delle telecamere della rete di sorveglianza e dal personale dell’Ingv in campo.

“L’ampiezza media del segnale sismico ha continuato a mostrare una stabilità dei valori che si collocano ad un livello basso con picchi sui valori medi.- prosegue la nota dell’Ingv – L’analisi dei sismogrammi continua ad evidenziare un basso livello di attività, nessuna evidenza di explosion quake e continui episodi di rotolamento di rocce. L’analisi delle deformazioni del suolo evidenza delle oscillazioni di circa 0.4 microradianti alla stazione clinometrica di Timpone del Fuoco durante la giornata odierna. Nessuna variazione significativa alle stazioni della rete Gnss”.

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