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POLITICA

Palermo, in funzione la fermata “De Gasperi”. Schifani: «Impegno con Rfi per la qualità dei trasporti in Sicilia»

«Con la nuova fermata De Gasperi, attesa da 11 anni, si fa un ulteriore e decisivo passo avanti verso la conclusione dei lavori del passante ferroviario di Palermo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione. «Siamo fieri di essere presenti a giornate come queste – ha proseguito il governatore – in cui si raggiungono traguardi importanti per la nostra Isola. È dello scorso settembre, per esempio, l’apertura della fermata Tonnara Orsa di Cinisi, dopo il ripristino della stazione che era in stato di abbandono da anni. Un grande lavoro, anche su impulso e richiesta della Regione, lo sta facendo Dario Lo Bosco, che a capo di Rfi sta lavorando in maniera strategica e con investimenti significativi per il miglioramento della qualità dei trasporti sull’Isola. Come Regione confermiamo il sostegno a queste iniziative, anche di carattere finanziario se ve ne dovesse essere la necessità in futuro».

La realizzazione della fermata interrata De Gasperi in via Monti Iblei (tra via De Gasperi e via Belgio) da parte del raggruppamento temporaneo d’imprese composto da Europea 92 S.p.a., Consorzio Stabile Research Società consortile ed Europea International S.p.a., è una delle opere previste lungo la tratta Notarbartolo-Ems La Malfa dal valore di 12 milioni di euro che rientra nell’ambito degli interventi del passante ferroviario eseguiti da Rete ferroviaria italiana, società capofila del Polo infrastrutture del Gruppo Fs, che ha attivato 5 km di nuovo binario in ambito urbano con cinque stazioni/fermate, di cui tre nuove fermate interrate. La fermata, operativa dall’1 luglio, si inserisce nel progetto di raddoppio della linea nella tratta Palermo Centrale/Brancaccio–Punta Raisi, nonché il principale asse di collegamento tra il capoluogo palermitano e i Comuni attigui, fino all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Punta Raisi e la provincia di Trapani. «Con l’inaugurazione di oggi – dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò – accresciamo la capillarità del servizio su rotaia nella città di Palermo. Tra l’altro, procedono anche i lavori per il completamento dell’anello ferroviario e siamo certi che già nel 2025 potremo inaugurare anche le fermate Porto e Politeama e, a seguire, Turrisi Colonna e il collegamento con la stazione Notarbartolo. Si tratta di un servizio fondamentale per gli utenti. La Regione sta anche finanziando il biglietto integrato con i bus. Il governo Schifani, inoltre, è impegnato a sostenere l’aumento delle corse sul passante ferroviario per l’aeroporto. Entro il 2029 speriamo di chiudere il cerchio con il collegamento tra anello e passante. La collaborazione con Fs e Trenitalia sta dando ottimi risultati per il potenziamento della qualità della mobilità non solo a Palermo ma in tutta la Sicilia».

ATTUALITÀ

Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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POLITICA

ANCI: il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro eletto tra i componenti del Consiglio Nazionale

Il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro è stato eletto oggi fra i componenti del Consiglio nazionale dell’ANCI, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. L’elezione è avvenuta nell’ambito della XX Assemblea congressuale Anci in corso fino a venerdì a Torino, alla quale ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’Assemblea ha eletto il nuovo presidente nazionale Anci, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e i nuovi vertici dell’associazione. Per la prima volta la Città di Misterbianco, nel Catanese, viene rappresentata negli organismi nazionali Anci. Il primo cittadino Marco Corsaro dal 2023 è componente del direttivo regionale Anci Sicilia.

«Voglio ringraziare i colleghi sindaci di tutta Italia e in particolare dalla Sicilia – afferma il sindaco Corsaro – per la scelta fatta. Daremo seguito a questo incarico con spirito di servizio e un obiettivo di fondo: lavorare ancora per rafforzare la fiducia fra cittadini e istituzioni e accrescere la credibilità della politica dinanzi alla gente. Dedico questo impegno assunto ai cittadini di Misterbianco, una grande città che merita questi riconoscimenti, e alla mia famiglia, a mia moglie Vanessa e ai miei figli, indispensabile supporto in ogni passo della mia vita. Anche nel Consiglio nazionale dell’Anci – conclude Corsaro – porteremo le nostre battaglie di buongoverno, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e far funzionare al meglio i Comuni e il governo locale».

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CRONACA

Maltempo a Stromboli: la Regione Siciliana chiederà al Governo di dichiarare lo stato di emergenza

La Regione Siciliana chiederà al Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, della durata di un anno, per i danni causati dal maltempo di ottobre sull’isola di Stromboli, nel Comune di Lipari. Lo ha deliberato, il governo Schifani nel corso della seduta di giunta. Secondo una parziale stima della Protezione civile regionale, l’importo dei danni e dei primi interventi necessari alla mitigazione dei rischi ammonta a cinque milioni di euro. «Il governo regionale – dichiara il presidente, Renato Schifani – continua a essere vicino alla comunità di Stromboli, tenendo ben presenti le gravi difficoltà in cui da tempo ormai si trovano gli abitanti e le aziende. Per questo motivo, abbiamo fatto nostra la richiesta del Comune di Lipari per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Stiamo già intervenendo per le situazioni più urgenti ma la situazione che si è venuta a creare sull’isola è ormai strutturale e richiede un intervento a livello nazionale». I primi lavori di somma urgenza a Stromboli e nella frazione di Ginostra sono stati già avviati con la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per sei mesi, deliberata dalla giunta nella seduta del 21 ottobre. Per questi, e per altre opere nelle zone più colpite dal maltempo del mese scorso, sono stati stanziati 2,8 milioni di euro. Gli eventi meteo del 19 e 20 ottobre avevano causato a Stromboli colate di detriti, frane ed esondazioni con le conseguenze più pesanti nella frazione di Ginostra che ha riportato gravi danni alla viabilità, ai servizi e al porto. La Protezione civile regionale sottolinea inoltre che i versanti che sovrastano i centri abitati presentano un rischio strettamente connesso a quello vulcanico poiché le colate di detriti causate dalle piogge sono aumentate proprio per la ricaduta sui fianchi dello Stromboli del materiale lavico eruttato negli ultimi anni.

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