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ECONOMIA

Regione, Job Day a Palermo per lavoratori Almaviva. Albano: «In campo iniziative per nuove opportunità»

Trecento dipendenti di Almaviva Contact in cassa integrazione sono coinvolti nel duplice appuntamento con il Job Day, organizzato oggi nel Centro per l’Impiego di Palermo e domani in quello di Catania. Un format, voluto dall’assessorato regionale del Lavoro e da Sviluppo Lavoro Italia, con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra le lavoratrici e i lavoratori e 40 aziende locali e nazionali in cerca di candidati. «II Job Day – dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano – rappresenta un’importante opportunità di contatto con le imprese per coloro che al momento fruiscono del trattamento di sostegno al reddito. Voglio ringraziare, tra gli altri, Sviluppo Italia Lavoro che, grazie al proprio contributo di coordinamento, ha consentito il successo dell’iniziativa.

Occorre cambiare rotta rispetto al passato – continua l’esponente del governo Schifani – e sono convinta che grazie agli interventi di politica attiva del lavoro avviati in tutto il territorio regionale e alle iniziative messe in campo con la nostra squadra dei Centri per l’impiego, potenziati nei mesi scorsi con le nuove assunzioni, siamo sulla strada giusta per creare le condizioni affinché le aziende offrano occasioni di lavoro. Abbiamo sempre detto che non abbandoneremo i lavoratori Almaviva e, attraverso i fatti, stiamo mettendo in campo quante più iniziative per dare loro nuove possibilità». Durante il Job Day che si è svolto oggi nel capoluogo isolano (e domani in replica nella città etnea), i lavoratori hanno potuto partecipare a colloqui con le imprese presenti, fruire dei servizi personalizzati Indeed, prendere parte a workshop per intraprendere un percorso di autoimpiego con l’ente nazionale Microcredito; approfondire i sistemi di incentivi in vigore, rilevare le abilità specifiche (tecniche, linguistiche, informatiche) di ciascun partecipante.

All’evento, infatti, oltre ai Cpi di Palermo e Catania e di Sviluppo Lavoro Italia, sono presenti anche Indeed, l’Ente Microcredito, le APL, la Fondazione Consulenti del Lavoro e le associazioni di categoria. «Sviluppo Lavoro Italia, in sinergia con tutti gli attori istituzionali – sottolinea il presidente di Sviluppo Lavoro Italia, Paola Nicastro – agisce per la costruzione di un mercato del lavoro più inclusivo, valorizzando le competenze delle persone in relazione alle esigenze del mondo produttivo. L’azione in campo dedicata ai lavoratori in cigs di Almaviva è un modello di intervento che vede la partecipazione di tutti gli attori della rete, pubblici e privati. Voglio ringraziare l’assessore Nuccia Albano che ha colto la sfida di realizzare servizi per il lavoro più efficienti e ha organizzato con noi due Job Day, ma il ringraziamento va esteso agli assessori alle Attività produttive, Edmondo Tamajo, che ha realizzato un’importante azione di sensibilizzazione verso il tessuto produttivo siciliano, e all’assessore alla Formazione, Mimmo Turano, che ha dato ampia disponibilità per la realizzazione di percorsi formativi ad hoc per colmare lo skill gap dei lavoratori. L’importante sinergia istituzionale e la grande partecipazione di lavoratori e aziende testimoniano come la collaborazione e l’impegno di tutti gli stakeholder del mercato del lavoro rappresentino un modello vincente che ci consentirà di affrontare le sfide e il cambiamento di un mercato del lavoro in sempre più rapida evoluzione».

Per partecipare al Job Day a Palermo sono stati contattati i lavoratori in cassa integrazione di Almaviva Contact con profili coerenti con quelli richiesti dalle 40 aziende partecipanti, cercando di rispettare, ove possibile, i desiderata espressi dai lavoratori in fase di assessment. In 200 hanno confermato la presenza e partecipato, oggi, ai colloqui e networking. Domani si replica, con le stesse modalità, nel Centro per l’Impiego di Catania.

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ECONOMIA

Almaviva, Tamajo e Albano: «Chieste al Mimit proroga cassa integrazione e ricollocazione lavoratori»

«Anche in sede nazionale ho ribadito l’urgenza di risolvere la crisi Almaviva, una vertenza che ha bisogno di una risposta tempestiva da parte di tutte le istituzioni e su cui il governo Schifani è impegnato costantemente. La Regione Siciliana ha già adottato misure per supportare una parte dei lavoratori, ma ho chiesto la proroga della cassa integrazione in deroga e un impegno concreto del Ministero delle Imprese e del made in Italy per riqualificare e ricollocare l’intero bacino occupazionale. L’incontro di oggi è stato fondamentale per condividere con le altre Regioni strategie efficaci per il rafforzamento delle strutture regionali e una gestione più rapida ed efficiente delle crisi aziendali». Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, in occasione dell’incontro del “parlamentino” del Mimit, con gli assessori e i dirigenti generali delle Regioni italiane, focalizzato sulla gestione delle crisi d’impresa e sul rafforzamento delle strutture regionali per un migliore coordinamento con la missione ministeriale.

Presente all’incontro anche l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano. «Con l’approssimarsi della fine della cassa integrazione guadagni straordinaria per i lavoratori Almaviva – afferma l’assessore Albano – è stata rappresentata al ministro Urso la necessità di interventi urgenti, passaggio obbligato verso un’auspicata risoluzione della vertenza. Questa vicenda, così come quelle alle quali recentemente abbiamo trovato una soluzione, impone alla Regione l’adozione di una strategia unitaria che consenta in maniera tempestiva, ordinata e condivisa tra più soggetti, di poter affrontare le eventuali crisi, in raccordo con il ministero del Lavoro e il Mimit».

Gli operatori del call center sono in cassa integrazione a zero ore dallo scorso primo gennaio e gli ammortizzatori sociali scadranno il prossimo 31 dicembre.

L’assessore Tamajo, accompagnato dal dirigente generale del dipartimento Attività produttive Carmelo Frittitta, ha sottolineato i risultati significativi raggiunti dal ministro Adolfo Urso, come nel caso della crisi di impresa di Termini Imerese, che dopo tredici anni di cassa integrazione ha trovato una soluzione positiva.

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Confcommercio Sicilia: presentate in Commissione ARS le proprie proposte per lo sviluppo del terziario di mercato nell’Isola

Audizione di Confcommercio Sicilia in commissione Bilancio all’Ars in vista della definizione del Ddl bilancio. E’ stato il presidente regionale Gianluca Manenti a illustrare ai deputati commissari, presente l’assessore alle Attività produttive, Alessandro Dagnino, quali sono le linee guida su cui, dal punto di vista del corpo intermedio, che in Sicilia raggruppa le imprese del terziario di mercato, occorrerebbe puntare.

“Nonostante alcuni segnali di ripresa, con un incremento nel settore dei servizi e un miglioramento occupazionale – ha spiegato il presidente Manenti alla commissione – la Sicilia resta frenata da consumi stagnanti e da un potere d’acquisto fragile. In risposta, Confcommercio Sicilia propone un piano articolato, che integra sostegni immediati e soluzioni innovative per stimolare una crescita sostenibile e inclusiva. Un elemento chiave di innovazione è l’istituzione dei Distretti del commercio, concepiti come hub collaborativi tra enti pubblici, imprese, associazioni di categoria e cittadini. Altra proposta innovativa è il concetto di Sense of Italy e Sense of Sicily, che estende il tradizionale Made in Italy per promuovere non solo i prodotti, ma anche il patrimonio culturale e identitario specifico della Sicilia”. E, ancora, in ambito fiscale e tecnologico, Confcommercio Sicilia ha proposto agevolazioni per le imprese che investono in digitalizzazione e sostenibilità, inclusi contributi a fondo perduto per l’adozione di tecnologie innovative e per il miglioramento dell’efficienza energetica. “Infine – ancora Manenti – abbiamo proposto la creazione di alleanze locali attraverso il partenariato pubblico-privato, come i Patti di collaborazione e progetti di placemaking nei quartieri. Questi strumenti innovativi puntano alla co-creazione di politiche e progetti che rispondano ai bisogni locali, trasformando le città in “laboratori del cambiamento”, dove le imprese possono svolgere un ruolo attivo nella rigenerazione urbana. Abbiamo cercato in sintesi, di proporre una visione innovativa e multifattoriale, che punta non solo a risolvere le criticità attuali, ma a costruire un modello di sviluppo sostenibile e resiliente, radicato nelle peculiarità del territorio e orientato al futuro”.

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Approvato Rendiconto 2023, Schifani: «Ripianato disavanzo per 3,1 miliardi, un risultato storico»

Via libera del governo regionale al Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2023. Il documento contabile, presentato in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione, Renato Schifani, dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e dal ragioniere generale Ignazio Tozzo, certifica una riduzione delle passività per oltre 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 435 milioni previsti, superando così di gran lunga quanto inserito nel bilancio di previsione.

Il documento finanziario fotografa anche una crescita degli investimenti del 44%, con più di 2,6 miliardi di euro erogati. Numeri più che positivi dovuti, in particolare, alle maggiori entrate, pari a 1,7 miliardi, registrate in Sicilia grazie alla crescita economica, all’aumento del cofinanziamento statale sulla spesa sanitaria (200 milioni in più nel 2022 e 300 milioni nel 2023), e ai risparmi di circa 1,2 miliardi dovuti al contenimento della spesa delle società partecipate e degli enti controllati, ai risparmi sulle locazioni passive, sul funzionamento degli uffici, sulle spese per l’energia elettrica per circa 200 milioni, e alla rinegoziazione di 2,1 miliardi di mutui del Mef con Cassa depositi e prestiti.

«Si tratta di un record senza precedenti – commenta il presidente della Regione, Renato Schifani – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo, riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo, con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto».

«Con un disavanzo finale di 897 milioni di euro – aggiunge l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino – siamo ormai vicini alla realizzazione di un ulteriore obiettivo estremamente ambizioso: passare dal deficit al surplus. Si apre un nuovo capitolo nella storia della Regione che consentirà la realizzazione di forti investimenti per lo sviluppo della nostra terra. Ringrazio gli uffici del mio assessorato per avere lavorato alacremente e in particolare i due dirigenti generali, Ignazio Tozzo e Silvio Cuffaro, che hanno permesso la realizzazione dei risultati che oggi vengono sanciti nel documento finanziario. Continueremo su questo percorso per rendere stabile e migliorare ulteriormente il risultato, coniugando rigore e sviluppo, e siamo fiduciosi che il risultato raggiunto potrà contribuire alla più celere definizione del contenzioso con la Corte dei conti, che costituisce una priorità del governo».

Il Rendiconto generale sancisce anche un forte incremento della liquidità, con il fondo cassa che raddoppia in due anni da 4 miliardi a un totale di quasi 8 miliardi di euro. Alla riduzione del disavanzo hanno contribuito sia le maggiori entrate, derivanti dall’aumento del Pil oltre le stime, sia le politiche di bilancio di contenimento della spesa e di amministrazione delle passività. Il disavanzo da ripianare è stato pertanto ridotto da 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. Dopo l’approvazione in giunta avvenuta oggi, il Rendiconto generale sarà trasmesso adesso alla Corte dei conti per ottenere la parificazione.

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