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ATTUALITÀ

Economia, la soddisfazione del presidente Schifani: ”Migliorano ancora i conti della Regione”

«Anche l’Agenzia internazionale di rating “Standard & Poor’s”, in linea con i giudizi già espressi nei mesi scorsi da “Moody’s” e “Fitch”, ha innalzato il rating della Regione Siciliana, elevando il livello di merito del credito da “Bbb-” a livello “Bbb”, con outlook stabile». Lo annuncia soddisfatto il presidente della Regione, Renato Schifani, che aggiunge: «Sono stati apprezzati positivamente i risultati conseguiti in virtù degli accordi sottoscritti con il Governo nazionale che hanno permesso di incrementare i trasferimenti statali».

Nel contempo, il report evidenzia «i significativi obiettivi raggiunti nella realizzazione degli obiettivi di riduzione e riqualificazione della spesa corrente del bilancio regionale». L’Agenzia di rating ha inoltre verificato i notevoli miglioramenti delle entrate di bilancio dell’anno 2023, che hanno consentito di accelerare la ricapitalizzazione del Fondo Pensioni Sicilia, nonché il consistente incremento dei Fondi rischi, a tutela degli equilibri del bilancio regionale. «Standard & Poor’s – prosegue Schifani – ha inoltre giudicato favorevolmente la costante diminuzione del debito pubblico, in totale assenza di interessi moratori, e il puntuale adempimento dei pagamenti delle rate di ammortamento dei mutui in corso, oltre al recupero miliardario del disavanzo regionale».

Per il presidente della Regione a contribuire al giudizio di upgrade, inoltre, è stata «la forte liquidità delle disponibilità di cassa, frutto dell’incremento degli introiti fiscali e sintomatica di una rinnovata solidità finanziaria, nonché le iniziative di incremento della spesa per investimenti che il governo regionale sta realizzando in un’ottica di stimolo alla crescita economica del territorio».

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ATTUALITÀ

Giarre: il Centro di Aiuto alla Vita festeggia vent’anni di impegno per la dignità umana

La diocesi di Acireale celebra un traguardo significativo per il Centro di Aiuto alla Vita (CAV) inaugurato nei locali della chiesa di Gesù Lavoratore di Giarre il 9 settembre 2004 dall’allora vescovo mons. Pio Vittorio Vigo. In questi vent’anni di dedizione e amore il Centro ha ampliato la sua missione, con l’apertura di altre sedi anche a Santa Venerina e Fiumefreddo di Sicilia, sostenute da volontari devoti che abbracciano tutto il territorio diocesano.

Per questa occasione il Centro di Aiuto alla Vita di Giarre organizza due eventi: venerdì 6 settembre, alle ore 18.30, un convegno sul “Fine Vita” al Teatro Rex di Giarre e domenica 15 settembre la “Giornata per la Vita”, nella struttura “Casa Betania” a Montargano di Mascali.

Gli appuntamenti intendono promuovere la riflessione e il dibattito su questioni importanti riguardanti il diritto alla vita, offrendo spazi per approfondire aspetti tecnici, etici e legali delle terapie palliative e dei diritti in ambito sanitario.

L’ obiettivo primario del CAV è stato e continua ad essere quello di sostenere le donne che si trovano ad affrontare una gravidanza inattesa o indesiderata, offrendo un sostegno amorevole che include assistenza economica, medica, psicologica e legale.

Quest’ impegno ha permesso a più di 250 bambini della diocesi, destinati a morire, di vedere la luce grazie alla scelta coraggiosa delle loro madri di portare avanti la gravidanza.

Nel 2015, presso la chiesa Gesù Lavoratore a Giarre, è stata anche realizzata una “culla per la vita”, moderna interpretazione della tradizionale “ruota degli esposti”, che ha già accolto e protetto un neonato.

Il compito del CAV non si limita solo all’azione concreta: l’impegno è volto anche alla difesa e promozione del diritto alla vita, organizzando corsi di formazione, dibattiti e convegni con relatori qualificati. Questi eventi rafforzano il tessuto sociale della comunità, ispirando una maggiore consapevolezza e impegno verso il valore sacro di ogni vita umana, dal concepimento alla morte naturale.

Dichiara Cesare Scuderi, presidente del CAV: “In questi primi vent’anni, il Centro di Aiuto alla Vita della Diocesi di Acireale ha dato frutti significativi, che ci spronano ad affrontare il futuro con rinnovato entusiasmo e dedizione. Continueremo a lavorare per offrire speranza e supporto a chiunque si trovi ad affrontare una situazione di vulnerabilità, perché crediamo che chi salva una vita, salva il mondo intero”.

L’ assistente spirituale del CAV è don Nino Russo, parroco della chiesa madre di Giarre, Sant’Isidoro Agricola, che così si esprime: “L’impegno profuso a favore della vita si batte contro la logica della non vita. Siamo qui per i tanti che, anche a causa di errori o di leggerezza, si trovano ad attendere un bambino ed hanno bisogno di essere ascoltati e per primi accettati. Spesso proprio nell’essere accolti si riscopre il desiderio di esprimere il sì alla vita: lo abbiamo sperimentato in tante coppie ma anche in tante madri che hanno poi trovato la forza di portare avanti la propria gravidanza, anche se non immediatamente gradita”.

E conclude don Nino: “E’ una gioia grande vedere poi questi bambini non solo venire alla luce, ma anche come sacerdote gioisco nel dare loro il Santo battesimo. Oggi tanti di quei bambini che non ci sarebbero stati se non con l’impegno del centro aiuto alla vita sono grandi e ci incontrano. E sono, ecco, per grazia di Dio, felici di essere uomini e donne del nostro tempo”.

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ATTUALITÀ

ViniMilo: Il progetto “Ritorno” per i vitigni gioiello dell’Etna’

La storica cantina Barone di Villagrande ha ospitato “White Volcanoes” una degustazione con un fil rouge: il terroir. I terreni vulcanici caratterizzano con il loro patrimonio minerale i vini che in questa serata sono stati degustati. Dalla Nuova Zelanda al sud Africa, dall’America alla Germania e poi i nostri vini Irpini, dell’Etna e Altoatesini.

Gli assaggi sono stati accompagnati dalle pietanze della brigata della Cantina che ha proposto il suo Bianco Superiore, tra i migliori Bianchi del versante est. Marco Nicolosi, Patron ed enologo della cantina ospitante ha accolto in pieno il progetto “Ritorno” offrendo dei terreni per la salvaguardia dei vitigni “Reliquia”.

Con Aldo Lorenzoni dell’associazione G.R.A.S.P.O. c’è stato un bel siparietto per passaggio delle consegne. Prezioso anche l’intervento della professoressa Elisabetta Nicolosi Uni CT dipartimento Alimentazione, Ambiente, Agricoltura del Università di Catania. Una bella serata in una cantina prestigiosa per valorizzare un territorio meritevole e il lavoro di chi ci vive e produce.

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AMBIENTE

ViniMilo: Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia

MILO – Al centro servizi di Milo, si è svolta l’interessante degustazione alla cieca di ben 13 spumanti. Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia.

Un’altra bella serata a cura di AIS Jonico Etneo e AIS Catania, condotta da Maria Grazia Barbagallo, vice presidente di AIS Sicilia e Orazio Di Maria, responsabile della guida Vitae di AIS.

Il Sindaco Alfio Cosentino, porta i saluti di tutta l’Amministrazione comunale che rappresenta, sottolineando il successo della manifestazione ViniMilo 2024 e la collaborazione attiva e puntuale di AIS. Apre i lavori e lascia il microfono ai due bravi ed esperti conduttori che, alternandosi, spiegano l’andamento della serata presentando territori di produzioni, cantine e storie di vigne grazie anche a delle slide esplicative.

La serata è stata catalogata “Blind Test”, degustazione alla cieca, dove il pubblico partecipante si poteva esprimere tentando di indovinare se lo spumante era siciliano o italiano oppure spingersi oltre per indovinare la cantina che lo produce.

I vini spumante metodo classico: Franciacorta, Trento DOC, Monti Lessini, Campania, Puglia, Sicilia ed Etna. La degustazione è stata composta da ben 12 etichette più una sorpresa aggiunta in itinere, un intruso, in un “gioco” che ha stimolato la platea amante delle bollicine di qualità.

Le cantine: Barone Pizzini, Moser, Tonello, Monte Somma Vesuvio, Cantine D’Araprì, Giovinco, Cantine Nicosia, Firriato, Gambino, La Contea, Tenute Orestiadi-La Gelsomina, Nicola Gumina e Vibes.

Sono intervenuti, alla fine del servizio, alcuni produttori presenti all’evento ed è stato un bel momento di confronto con il pubblico per raccontare storie di cantina e di vigna presentando anche i progetti per il futuro della spumantistica.

A metà degustazione, una bella pausa a cura del ristorante “I Quattro Archi” di Milo, un arancino col “cavolo trunzo” su una crema di formaggio ragusano, una vera delizia.

A conclusione dei lavori, Claudio Di Maria ha  ringraziato  tutti i sommellier AIS per il servizio svolto in modo eccellente.

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