CRONACA
A19 Palermo-Catania: camion perde il carico e una distesa di pomodori e cassette di legno invadono l’autostrada
Un camion ha perso il carico e l’autostrada è stata invasa da una distesa di pomodori e cassette di legno.
E’ successo nel primo tratto dell’A19 Palermo-Catania, in uscita dalla città.
L’imprevisto ha causato lunghe code e rallentamenti che hanno reso necessario l’intervento delle pattuglie della polizia stradale di Buonfornello per regolare la circolazione.
CRONACA
Sicilia, Beni culturali: aereo della II Guerra mondiale ritrovato nei fondali di Capo Passero
Un velivolo Junkers 88 è stato ritrovato a 51 metri di profondità nei fondali di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Si tratta di un aereo tedesco che è stato possibile identificare con precisione grazie all’individuazione del seriale: un KG 54 (Kampfgeschwader) decollato il 2 marzo 1943 da Catania per bombardare il porto di Tripoli, in Libia. L’aeromobile venne colpito da caccia nemici e ammarò a sud di Capo Passero. Grazie alle ricerche effettuate dal team del Capo Murro Diving di Siracusa è stato identificato anche l’equipaggio: il pilota, Hans Bergé, che risultò ferito, l’osservatore, Werner Paetow, che risultò morto e successivamente sepolto a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, il radiotelegrafista, Hans Treffkorn, che risultò ferito, e il mitragliere, Albert Burging, anch’egli morto e sepolto a Motta Sant’Anastasia.
«La scoperta – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un ulteriore tassello nella ricostruzione storica delle operazioni aeree che si svolsero lungo il litorale siracusano durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel contesto dell’Operazione Husky, lo sbarco alleato in Sicilia del luglio 1943».
L’aereo mostra ancora distintamente i resti delle due ali, prive in gran parte del rivestimento metallico. Lunghe circa 14 metri, si trovano adagiate sul fondale, in assetto di volo, immerse in una rigogliosa prateria di posidonia. Sono inoltre riconoscibili alcuni serbatoi, tubazioni appartenenti ai sistemi elettrici e idraulici, insieme a componenti strutturali dei motori e dei carrelli.
Lo Junkers Ju 88 fu uno dei velivoli più versatili della Luftwaffe, l’aeronautica militare tedesca, utilizzato in numerosi ruoli: bombardiere, caccia notturna, ricognitore, bombardiere in picchiata, aereo da attacco al suolo e aerosilurante. Ebbe un ruolo centrale durante la Seconda Guerra Mondiale; molti esemplari operarono lungo la costa siracusana, in particolare tra il 10 e il 17 luglio 1943, quando numerosi furono abbattuti durante le operazioni di contrasto all’Operazione Husky. Gli storici riportano che, tra il 10 e il 12 luglio, molti Junkers Ju 88 furono coinvolti nell’affondamento di imbarcazioni nemiche.
Con questa recente scoperta, il numero totale di Junkers Ju 88 ritrovati nelle acque siracusane sale a sei: il primo fu individuato negli anni ‘80 a Punta Izzo, a 26 metri di profondità; successivamente furono ritrovati gli altri a Capo Ognina, nel 2021 a 63 metri di profondità, alla foce del fiume Simeto nel 2023 a 19 metri di profondità, a Punta Campolato nel 2023 a 102 metri, a Calabernardo nel settembre del 2024 a 19 metri e quest’ultimo nei fondali di Capo Passero, a 51 metri di profondità.
Gli ultimi cinque relitti, sono stati ritrovati dal team di Capo Murro Diving, guidato da Fabio Portella e composto da Antonio Di Grazia, Linda Pasolli, Fabrizio Rosina, Edo Salaj, Vincenzo Carrubba, Elio Nicosia e Marco Gargari. Il lavoro del team di subacquei, coordinato dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, continua a offrire un prezioso contributo alla comprensione delle operazioni belliche avvenute nel Mediterraneo durante la Seconda Guerra Mondiale.
CRONACA
Palermo, auto contro guardrail in viale Regione Siciliana: morto sul colpo il conducente 32enne
Un uomo di 32 anni, Gianluca Billitteri, è morto la scorsa notte in un incidente stradale a Palermo in viale Regione Siciliana nei pressi di corso Calatafimi.
L’uomo viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo 159.
L’auto è finita contro il guard-rail ed è uscita fuori strada.
Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso e gli agenti della polizia municipale che hanno eseguito i rilievi.
CRONACA
Catania, controlli a tappeto in Piazza Carlo Alberto: sequestrati 1,5 tonnellate di prodotti non tracciati e oltre 600 chili di pescato
La Polizia di Stato ha eseguito nei giorni scorsi una vasta operazione in piazza Carlo Alberto, in pieno centro storico, con controlli a tappeto nell’intera zona in cui, tradizionalmente, si svolge il mercato cd. “a fera ‘o luni”.
La complessa e articolata attività è stata disposta dal Questore di Catania per verificare il rispetto delle autorizzazioni previste per la vendita di alimenti, la tracciabilità e la genuinità dei prodotti ittici e ortofrutticoli, a tutela della legalità e a salvaguardia della salute dei consumatori.
La task force, coordinata dalla Polizia di Stato, ha visto l’impiego di 25 poliziotti della Divisione Anticrimine e della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Scientifica, un team ispettivo composto da 6 ufficiali e agenti di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto, 10 forestali del Corpo Forestale dello Stato e 5 medici del Servizio Veterinario e del Servizio Igiene dell’Asp di Catania e della Polizia Locale “Annona”.
La Polizia di Stato, oltre ad aver curato ed assicurato il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica durante l’intero servizio di controllo, ha provveduto ad identificare 30 persone, di cui 12 già note alle Forze dell’Ordine.
Come già avvenuto nelle scorse settimane, con analoghi controlli disposti dal Questore in altre zone della città, l’operazione ha permesso di rilevare una grande quantità di alimenti, destinati alla vendita, privi di tracciabilità. La mancanza del fondamentale requisito che non consente di conoscere l’esatta provenienza ha portato ad un maxi sequestro di prodotti alimentari.
In particolare, alla vista dei poliziotti, chi gestiva un grande banco pieno di prodotti ortofrutticoli si è dileguato tra la folla per sfuggire ai controlli ed evitare le sanzioni. Nel posto lasciato del tutto incustodito, è stata sequestrata dal Corpo Forestale della Regione Siciliana una tonnellata e mezza di frutta e ortaggi, che sono stati sottoposti ad una meticolosa verifica sulla salubrità dai medici veterinari. Le ispezioni accurate hanno accertato l’idoneità al consumo umano e, pertanto, i prodotti ortofrutticoli sono stati donati alla Caritas per aiutare i più bisognosi.
Altresì, il Corpo Forestale della Regione Siciliana ha proceduto al controllo di 5 venditori di prodotti ittici e ortofrutticoli, sanzionandoli, anche in questo caso, per la mancanza di tracciabilità, elevando in totale sanzioni per oltre 7.500 euro.
La Capitaneria di Porto, grazie al lavoro del team ispettivo, composto da ispettori pesca, ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria, ha elevato 6 processi verbali di contestazione di cui uno per commercio di prodotti ittici (alalunga) pescati in zone e tempi vietati con una sanzione di 2000 euro e cinque per mancata tracciabilità del pescato per complessivi 7.500 euro.
Capitaneria di Porto e Corpo Forestale hanno sequestrato, in totale, 620 chili di prodotti ittici.
Dopo aver sottoposto a controllo i venditori ambulanti, la task force ha proceduto alla verifica di due locali adibiti a deposito di pesce, frutta, ortaggi e verdura, riconducibili a due venditori presenti nella zona mercatale.
In questo caso, i prodotti ittici erano tracciati, quindi in regola con la documentazione, mentre quelli ortofrutticoli sono risultati privi di tracciabilità.
La gravità delle condizioni igienico sanitarie dei due depositi è stata rilevata dai medici e tecnici del Servizio Igiene dell’ASP. A seguito della verifica, è stata disposta la chiusura immediata per mancanza dei requisiti igienico-sanitari, presenza di sporco pregresso, mancanza di qualsiasi sistema anti intrusione di insetti o animali ed è stato constatato un concreto rischio per la salute pubblica perché i locali erano privi di qualsiasi requisito minimo previsto dalla normativa vigente e di autorizzazione (scia sanitaria). Per questi motivi, sono state elevate sanzioni per 5 mila euro. Nello specifico, 3 mila euro per la mancanza di autorizzazioni e 2 mila euro per la mancanza della procedura HACPP.
Il personale medico, veterinario e tecnico del Dipartimento Veterinario dell’ASP ha ritenuto tutti i prodotti ittici sequestrati non adatti al consumo umano ai sensi del regolamento europeo a tutela dei consumatori, in quanto, non sono stati conservati nelle temperature previste dalle norme vigenti. I prodotti ortofrutticoli, invece, sono stati donati, nonostante la mancanza di tracciabilità, perché giudicati idonei al consumo umano.
La Polizia Locale “Annona” ha contestato ulteriori sanzioni per oltre 8.000 euro a seguito delle rilevate irregolarità in ordine alla mancanza di autorizzazioni alla vendita di prodotti alimentari, mancanza di requisiti professionali dei venditori e occupazione abusiva di suolo pubblico.
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