CULTURA
Acireale: conclusi i festeggiamenti in onore di Santa Venera, patrona della città e della Diocesi
La comunità acese si è riunita in un’atmosfera di profonda devozione per celebrare nella Basilica Cattedrale i solenni festeggiamenti in onore di Santa Venera, vergine e martire, patrona della città e della diocesi di Acireale. Le celebrazioni della Grande Festa Barocca hanno visto una partecipazione numerosa di fedeli che inneggiano la figura di santità di Venera importante nella loro vita spirituale e sociale.
- Vigilia del Giorno di Festa – 25 luglio
Le celebrazioni sono state aperte con la preghiera dei Solenni Vespri, presieduti dal vescovo della diocesi acese Mons. Antonino Raspanti, che ha condiviso una riflessione intensa con l’assemblea. Ha sottolineato come, nella storia della spiritualità cristiana, alcune persone siano state chiamate a dedicarsi interamente al Regno di Dio attraverso la vita verginale, configurandosi strettamente a Gesù. Così il vescovo Raspanti: “Santa Venera, con il suo amore esclusivo per Cristo, incarna la dedizione al prossimo, dimostrando che l’amore per Dio può avere profondi risvolti sociali, in particolare a prendersi cura degli emarginati, dei moribondi e degli ammalati”.
La vigilia è proseguita con la solenne uscita del venerato busto reliquiario e dello scrigno, seguita dallo sparo dei fuochi d’artificio e dall’inizio del giro per le vie della città. La serata si è conclusa con il festoso ingresso del simulacro di Santa Venera e la chiusura della cappella da parte del parroco don Mario Fresta.
- Il Giorno della Festa – 26 luglio 2024
Il giorno della festa è iniziato con la traslazione del busto reliquiario di Santa Venera dalla Reale Cappella all’altare maggiore. L’accoglienza del Patriarca di Venezia, Mons. Francesco Moraglia, e la presenza del Vescovo di Ventimiglia-Sanremo, Mons. Antonio Suetta, hanno conferito un ulteriore valore solenne alla celebrazione.
Mons. Moraglia ha presieduto la Santa Messa e nella sua omelia ha sottolineato l’importanza delle festività religiose e della venerazione dei santi, soprattutto in una società post-cristiana. Ha affermato che i santi rappresentano l’immagine di Cristo e la sua presenza visibile nella Chiesa e nella comunità. Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza della conversione personale e della fedeltà alla Chiesa.
Moraglia ha continuato affermando che Santa Venera, con la sua vita di purezza e dono di sè a Dio, è un esempio luminoso di fede autentica e integrità cristiana. “Santa Venera – ha concluso – è un esempio di amore radicale e trasformativo che apre nuovi orizzonti di vita”
Il solenne pontificale ha visto anche la concelebrazione del Cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, di mons. Giuseppe Sciacca, presidente dell’ufficio del lavoro della Sede Apostolica, mons. Salvatore Gristina, arcivescovo emerito di Catania e del vescovo Raspanti.
Presenti il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, la Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera guidata da Salvo Iannuli ed il Circolo dei devoti.
Durante la Santa Messa il Sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, ha offerto le chiavi della Città alla Santa Patrona: “E’ un momento che vivo personalmente con particolare emozione e con senso di profonda responsabilità nei confronti della comunità che rappresento. Questa celebrazione non è solo un momento atteso e sentito dai fedeli, ma è anche un momento importante per la nostra storia e la nostra cultura”.
Al termine del solenne pontificale il Vescovo Raspanti ha accompagnato il Patriarca mons. Francesco Moraglia ed il vescovo di Ventimiglia-Sanremo mons. Antonio Suetta al Palazzo di Città. Qui sono stati accolti dal Sindaco di Acireale.
Il Patriarca ha firmato il Libro d’onore riservato agli ospiti illustri della Città di Acireale ed al vescovo di Ventimiglia-Sanremo è stato donato un ricordo di Acireale. La giornata di festa si è conclusa la sera con l’uscita dei Cerei e del venerato simulacro per il “giro d’onore” al centro città.
La processione liturgica è stata guidata da Raspanti, che in quest’ occasione ha impartito alla Città e alla Diocesi la solenne benedizione.
Le celebrazioni in onore di Santa Venera hanno riaffermato i valori della fede, speranza e carità, portando la comunità a riflettere sull’importanza dell’amore autentico e del Vangelo di Cristo. La partecipazione e il fervore dei fedeli hanno reso questi festeggiamenti un momento di forte coesione spirituale e comunitaria, rinnovando l’impegno verso un vivere cristiano autentico nel mondo contemporaneo.
CULTURA
Beni culturali in Sicilia, Scarpinato: «Al lavoro per il Piano triennale culturale della Regione»
Dotare per la prima volta la Regione Siciliana di uno strumento di programmazione culturale come elemento di promozione e valorizzazione del territorio, oltre che come motore di progresso economico e sociale. È l’obiettivo del Piano triennale della cultura, in fase di elaborazione e preannunciato dall’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, durante l’insediamento del nuovo Consiglio regionale dei beni culturali e ambientali.
«Attrarre risorse adeguate da fonti finanziarie nazionali e comunitarie che possano contribuire al rilancio e alla valorizzazione del patrimonio culturale – ha detto l’assessore Scarpinato – è la mission del Piano. In quest’ottica, abbiamo già avviato una collaborazione con le università siciliane che coadiuveranno gli uffici nella stesura del documento. Nelle prossime settimane avvieremo anche un confronto col tessuto culturale territoriale per condividere istanze e prospettive».
Tra gli obiettivi del Piano quelli di censire, inventariare e catalogare i beni culturali; incentivare la fruizione dei luoghi della cultura da parte delle nuove generazioni, anche attraverso sistemi interattivi e multimediali; elaborare nuove proposte legislative per la tutela e il risanamento dei beni; programmare le attività su medio e lungo periodo; sviluppare programmi di supporto e formazione destinati a operatori culturali, enti e associazioni; potenziare la collaborazione interistituzionale e con associazioni del terzo settore e del volontariato; rigenerare e promuovere i siti minori, le aree rurali e le periferie urbane, ossia il “paesaggio” siciliano.
ATTUALITÀ
Acireale: domani la conclusione del progetto Un Diritto è Per Tutti in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia
In occasione della Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia, la Città di Acireale con la Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Margherita Matalone, il Presidente provinciale Unicef Giacomo Alessandro Fangano, il Referente Unicef Acireale Nino Grasso, il Presidente CSI Salvo Raffa e il Kiwanis Acireale, hanno organizzato due momenti per ricordare l’importanza di garantire a tutti i bambini e agli adolescenti il diritto a crescere in un ambiente sicuro, sano e ricco di opportunità.
Sabato al Palazzo di Città si è svolta la prima giornata del progetto “Un Diritto è per Tutti”.
Sono intervenuti la Garante dei diritti infanzia e adolescenza Margherita Matalone, il presidente provinciale Unicef Giacomo Alessandro Fangano, il referente Unicef di Acireale Antonino Grasso, il presidente Kiwanis di Acireale Nino Cataldo, la dirigente dell’Istituto comprensivo Vigo Fuccio La Spina e aderente Kiwanis Maria Castiglione, il direttore della Pastorale giovanile – Acireale don Orazio Sciacca e lo studente Santi Claudio Vasta. Nel corso dell’incontro, moderato dalla responsabile del servizio Diritto allo studio Carmela Borzì, sono stati protagonisti i baby sindaci e i bambini ucraini che hanno donato al Comune di Acireale la loro bandiera.
L’assessore alle Politiche Sociali e alla Pubblica Istruzione Valentina Pulvirenti ha accolto tutti i partecipanti e ha sottolineato: “Abbiamo organizzato due momenti facendo rete con il territorio, con enti e associazioni per riflettere su quelli che sono i diritti dei nostri bambini, diritti che spesso, soprattutto in determinati Paesi non vengono garantiti. Ma è importante attenzionare anche quelle forme di discriminazione che esistono all’interno del nostro territorio. Ci sono bambini che vivono in contesti di forte disagio, dobbiamo stargli vicino e cercare attraverso azioni concrete di garantire loro quello che viene meno. Occuparci di loro e occuparci dei loro diritti significa formare i cittadini di domani nel modo più giusto e più sano”.
L’incontro è stata occasione per annunciare che ad Acireale prenderà il via il progetto sperimentale “A Scuola Insieme”, dedicato ai bambini che vivono situazioni di svantaggio e discriminazione. Il progetto, finanziato dalla Regione Siciliana, offre sostegno all’istruzione, con attività di doposcuola, momenti ludici e ricreativi, sostenendo i diritti fondamentali all’istruzione e al gioco.
Don Orazio Sciacca, direttore della Pastorale Giovanile diocesana ha sottolineato: “Bisogna lavorare insieme costruendo una rete che cresce giorno dopo giorno. Papa Francesco ricorda che i giovani sono l’oggi, non solo il futuro. Credere nei diritti dell’infanzia significa aiutare i bambini a crescere fondando la loro vita su valori autentici e aiutarli a realizzare i propri sogni”.
Domani martedì, 19 novembre, alle 10.00 alla Villa Belvedere di Acireale è in programma il momento conclusivo del progetto “Un Diritto è per Tutti”. Gli studenti esporranno e racconteranno i loro elaborati sul tema, realizzati utilizzando la forma espressiva preferita.
CULTURA
Catania: sabato 16 novembre l’inaugurazione della bi-personale di pittura dei maestri Pina Mazzaglia e Mauro Meli
Sarà inaugurata sabato 16 novembre negli spazi espositivi della Galleria Calcagno, di viale Jonio, Catania, la bi-personale dei maestri Pina Mazzaglia e Mauro Meli. L’evento dal titolo “L’arte e le sue emozioni” è stato appositamente pensato come momento esplorativo del processo creativo, in grado di offrire diverse declinazioni, ed esplorare il legame profondo tra l’arte e le emozioni che essa suscita negli spettatori. L’obiettivo è quello di rilevare come l’arte sia in grado di evocare sentimenti, stimolare riflessioni e influenzare il nostro stato d’animo. Pina Mazzaglia, scrittrice e giornalista, ha ricevuto un’educazione artistica nello studio del maestro Salvator Quattrocchi, artista e insegnante onorato. Ha partecipato a mostre, realizzato diverse personali. Il segno grafico e il colore, maturato negli anni di attività, sono per lei momento di riflessione, di emozione, fondamento del pensiero critico; correlazione tra forma, materia e funzione; corrispondenza con il modo di sentire nell’atto stesso di creare. Mauro Meli, medico pediatra, ha sempre elaborato le proprie caratteristiche stilistiche e formali sull’esperienza quotidiana della pittura e nell’osservazione attenta dell’arte italiana del secondo ‘900. Il suo punto di riferimento, nelle prime fasi del suo percorso artistico è stato il pittore Paolo Caruso, un maestro da cui ha tratto insegnamenti fondamentali per l’elaborazione dell’approccio alla luce e allo spazio figurativo.
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