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CULTURA

A Milo presentato il XVIII Premio Teatrale “Angelo Musco” diretto da Mimì Scalia

MILO – Nella lucente Milo, in un clima tradizionalmente effervescente, prenderà il via la XVIII edizione del Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct), dalla Regione Siciliana, Assessorato Turismo e Spettacolo,dalla Presidenza dell’ARS, in collaborazione con la Pro Loco di Milo, la UILT Sicilia (Unione Italiana Libero Teatro), e l’Associazione Culturale e di Promozione Sociale “Teatro&Dintorni” di Catania.  

«Siamo contenti di rinnovare il tradizionale appuntamento con il Premio teatrale “Angelo Musco”, al quale, insieme all’amministrazione comunale di Milo, con in testa il Sindaco Alfio Cosentino, teniamo molto per il valore culturale e l’indubbio ritorno promozionale per il nostro territorio. Nell’attesissima serata Milo Premia il Teatro del 3 agosto consegneremo il Premio Carriera all’attore Tony Sperandeo e il Premio Cultura alla scrittrice prof.ssa Lina Maria Ugolini. Quest’anno gli spettacoli che verranno rappresentati dalle tre compagnie invitate alla kermesse teatrale, si contenderanno il Premio “Gradimento del Pubblico” che verrà assegnato allo spettacolo che riscuoterà il maggiore apprezzamento da parte degli spettatori.Inoltre, non mancheranno diversi momenti di magnetico show con artisti siciliani di comprovato talento. In questa occasione condurrò la serata finale con l’elegante Ruggero Sardo, entrambi saremo affiancati da Roberta Barbagallo e Cristina Di Pietro», dichiara Mimì Scalia, Direttore artistico del Premio.

«Sono nato e cresciuto a Palermo. Conosco la mentalità, la gesticolazione, l’intonazione della voce, gli sguardi. Mia madre poi mi ha fatto questa faccia da duro. Bisogna entrare in tutti questi elementi per raccontare gli uomini tutti d’un pezzo», dichiara Tony Sperandeo felice di ricevere questo Premio a Milo.

Tony Sperandeo, per l’anagrafe Gaetano Sperandeo, vincitore del premio migliore attore non protagonista ai David di Donatello 2001 per il ruolo di Gaetano Badalamenti nel film I cento passi, è nato a Palermo nel 1953. Dapprima si dedica al cabarettismo e poi si lascia affascinare dal mondo del cinema e dalla recitazione in particolare, inizia a presentarsi ai casting più disparati trovando il coraggio di spostarsi fino a Roma e a Cinecittà. Nel 1983, appena trentenne, ottiene una piccola parte nel film a episodi Kaos diretto dai fratelli Taviani: per Sperandeo è il battesimo di fuoco. Il film, nelle sale nel 1984, riscuote un discreto successo e verrà ricordato dalla critica come una delle pellicole che ha saputo sfruttare meglio il talento comico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ma sarà anche l’opera che inaugurerà la carriera di uno degli attori italiani più fertili ed espressivi degli ultimi trent’anni. Dal 1985 la carriera di Sperandeo si divide fra cinema e televisione con un crescendo che lo porterà a ricevere riconoscimenti non solo dal pubblico ma anche dalla critica. Diretto da Florestano Vancini entrerà a far parte della serie televisiva La Piovra 2 e, sempre nello stesso anno, sarà nei cinema con Pizza Connection di Damiano Damiani (regista della prima Piovra) e Il pentito di Pasquale Squitieri. Fin da questi primi film è facile capire quale sarà l’ambiente in cui Sperandeo si muoverà: la mafia e la criminalità organizzata diverranno il terreno ideale per il suo accento siciliano e il suo sguardo naturalmente truce e minaccioso.

«UILT Sicilia ha accettatodi offrire la propria collaborazione alla XVIII edizione del Premio Angelo Musco, fornendo assistenza logistica alle compagnie che si esibiranno nel corso delle tre serate e supportando la direzione artistica della manifestazione nella consapevolezza che l’evento di Milo rappresenta un appuntamento nel solco della tradizione, una vetrina di rilievo per il teatro non professionistico», dichiara l’avv. Gianfranco Barbagallo (Vice Presidente regionale UILT Sicilia)

«Un vero piacere per me quest’anno esser stato scelto per condurre il Premio Musco. Da anni racconto la Sicilia migliore e credo che il riscatto della nostra terra debba necessariamente partire non solo dai luoghi e dalle persone ma soprattutto dalla Cultura. Il premio Musco è da sempre baluardo di cultura e negli anni Mimì Scalia grazie alla sua passione e alla sua competenza è riuscita a creare un punto di riferimento per il teatro e per lo spettacolo siciliano. Anche quest’anno attraverso i grandi personaggi presenti declineremo la Sicilia e la sicilianità in un racconto fatto di storia, arte e conoscenza», dichiara Ruggero Sardo.

Ruggero Sardo è il gentleman della conduzione siciliana. Il popolare showman, protagonista di molte trasmissioni televisive e radiofoniche di successo, è apprezzato per la sua preparazione e competenza, ama una conduzione sobria e piena di ritmo. Ormai protagonista dei più prestigiosi palcoscenici siciliani si affaccia sempre più spesso e con grandi consensi a tante manifestazioni nazionali. La sua vocazione naturale per lo “spettacolo” lo rende uno showman completo e moderno. Elegante, raffinato, sobrio e preparato Ruggero è uno degli esponenti di spicco dello spettacolo siciliano.

Gli spettacoli teatrali di genere brillante, in programma per la XVIII edizione del Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco”, dal 31 luglio al 2 agosto 2024, ore 21, al Teatro Lucio Dalla di Milo, sono i seguenti:

  • 31 luglio 2024, ore 21: “L’eredità da nanna Manù” con il Belvedere di Catania, regia di Nuccio Anastasi;
  • 01 agosto 2024, ore 21: “Na cavadda ppi muggheri” con il Teatro San Giovanni Stabile delle Aci, regia di Franco Musumeci;
  •  02 agosto 2024, ore 21: “La scuola delle mogli”, con la Trinaura di Siracusa, regia di Tatiana Alescio.

Sempre in data 2 agosto 2024, prima dello spettacolo in cartellone, un selezionato gruppo di giovani rappresenterà i “Corti Teatrali” ideati nel corso dei “Workshop Teatrali” – a cura di David Amalfa (titolo del corto: “Credo nell’amicizia) Dario Matteo Gargano (titolo del corto: “Le nuove star – Essere e desiderio”) – compendiati dal progetto culturale “Milo tra musica, teatro e vino”, ideato e diretto, a Milo, da Mimì Scalia, con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, in collaborazione con il Comune di Milo e la Pro Loco di Milo e la Casa San Giuseppe di Milo.

Si registra grande attesa per la serata finale intitolata “Milo Premia il Teatro” che si terrà tradizionalmente al Teatro Lucio Dalla di Milo, alle ore 21, sabato 3 agosto 2024. Brillanti momenti di spettacolo con: il chitarrista Dario Matteo Gargano (accompagnato per un brano dal cantante Davide Belmonte); Enjoy Chaotic e i Bellamorea (ai quali andrà un “Premio Speciale”).

Nel corso della serata, non mancherà, il Momento Letterarioa cura di Grazia Calanna che vedrà quest’anno la presenza della scrittrice Lina Maria Ugolini, vincitrice del Premio Cultura 2024” al XVIII Angelo Musco

Lina Maria Ugolini – Figlia e nipote d’arte, lavoro sulla scrivania del nonno fiorentino, appartenuta a Luigi Napoleone Re D’Olanda. Forgiatrice di linguaggi e forme, impugno quotidianamente la mia penna a spina di rosa. Molti cappelli mi fanno compagnia nell’arte del passeggio e del pensiero, ardito in leggerezza nel costruire romanzi e fiabe, poesia e saggi creativi. Nata e cresciuta tra musica e teatro, invento progetti di scrittura, didattici e di divulgazione musicale. In qualità di drammaturga collaboro con il Teatro Massimo Bellini di Catania, la Camerata Polifonica Siciliana, Musicainsieme a Librino, Cartura, Marionettistica Fratelli Napoli, Piccolo Teatro della Città, Compagnia GoDoT. Sono docente di Analisi delle forme poetiche, Storia del teatro musicale, Drammaturgia musicale e Storia del jazz al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania. Ho insegnato al Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, al Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria. Sono autrice di molti testi messi in scena e performance poetiche per voce e musica. Parlo di libri sui social indossando il cilindro dell’Onesta Signora Pickwick.

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ATTUALITÀ

Etnabook apre con il libro della chef Rita Monforte

GRAVINA – Dal 18 al 22 settembre, torna Etnabook, il Festival Internazionale del libro e della cultura di Catania, VI edizione, organizzato dall’Associazione Culturale NO_NAME, presieduta da Cirino Cristaldi, con la co-organizzazione della Città di Catania.

Un calendario ricco di appuntamenti.

L’appuntamento d’apertura è previsto per mercoledì 18 settembre, presso lo Spazio Eventi del Centro Commerciale Katanè alle ore 17:30, con la chef Rita Monforte, che appassionerà i presenti con uno “showcooking” in diretta e poi la presentazione del suo ultimo libro “Ai vostri ordini” (Santelli Editore), insieme a lei presente anche la curatrice Debora Scalzo, che dialogheranno con Lucio Di Mauro e Lucia Fossi.

Questo libro racconta una Sicilia che mi ha sempre affascinato: le ricette scaturiscono da storie di vita e lasciano il segno.” Chef Giorgio Locatelli. 

In queste pagine, la cucina siciliana non è semplicemente un insieme di ricette; è un viaggio attraverso secoli di storia, una narrazione viva che parla di terre, persone e tradizioni“. Maestro Iginio Massari

Questi sono solo alcune dichiarazioni di coloro che hanno letto il libro. Noi l’abbiamo incontrata prima della presentazione a Catania.

Rita perché hai scritto questo libro: Vorrei condividere una parte profonda della mia vita, quella che spesso rimane nascosta dietro le immagini perfette che si vedono sui social. Volevo raccontare le mie radici e la mia storia in modo sincero, lontano dalle apparenze e dai sorrisi che vediamo ogni giorno”.

Leggendo il tuo libro, pare che tu vorresti dimostrare che c’è dell’altro, nell’anima di ognuno di noi e non solo nel creare, gustare un piatto: “Si è vero, io vorrei dimostrare che dietro a ogni sorriso e a ogni piatto che prepariamo, ci sono storie di sfide e di vita reale. Con questo libro, spero di far capire che la bellezza si trova anche nei momenti più difficili e che ognuno di noi ha una storia preziosa che vale la pena di essere raccontata. Il cibo unisce. È un linguaggio universale che parla direttamente al cuore, creando legami e connettendo le persone in modi spesso sorprendenti.”

Ma il cibo non è solo unione; in certi casi, può anche dividere, come hai descritto nel capitolo dedicato a tuo fratello Daniele: “Le dinamiche familiari, le preferenze personali e le piccole gelosie possono emergere anche a tavola. Tuttavia, anche in questi momenti, il cibo rimane un potente strumento di comunicazione. Attraverso il gesto di cucinare per qualcuno o di condividere un pasto, possiamo esprimere amore, cura e comprensione, cercando di colmare quelle distanze che a volte si creano.”

Cosa chiedi al tuo lettore: “Invito a scoprire una parte di me e a riflettere su come anche le piccole cose possono raccontare grandi storie.”

A chi vuoi dire grazie: “Voglio esprimere i miei più sinceri ringraziamenti a Iginio Massari per la sua splendida prefazione e per aver creduto in me. La sua stima e il suo supporto sono stati di grande ispirazione. Un ringraziamento speciale va a Giorgio Locatelli, chef di straordinario talento, per le sue parole di stima e incoraggiamento. Il suo apprezzamento mi ha spinta a credere ancora di più in questo progetto. Alla mia curatrice, Debora Scalzo, devo un’enorme gratitudine. La sua passione e creatività hanno arricchito ogni pagina di questo libro, rendendolo unico e speciale. Grazie infine a Santelli Editore, per aver creduto in questo progetto e per il supporto costante. La loro professionalità e dedizione hanno reso possibile la realizzazione di questo libro, e per questo sono profondamente grata.Un ringraziamento speciale va anche a Giorgio Alibrandi, giornalista di “La terra del gusto”, per la sua preziosa “postfazione”. La sua prospettiva e le sue parole hanno aggiunto un valore  a questo libro, arricchendo ulteriormente la nostra storia. Grazie di cuore per il tuo contributo e il tuo supporto.”

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CULTURA

Gangi: avviato il corso di alfabetizzazione per stranieri e sottoscritta la convenzione con il CPIA

Avviato a Gangi corso di alfabetizzazione per stranieri, firmata convenzione tra il CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), Comune di Gangi e istituto comprensivo Francesco Paolo Polizzano.Già 21 gli studenti che frequentano le lezioni.

Una necessità quella dell’attivazione dei corsi dall’arrivo nel comune madonita di diversi giovani argentini che hanno preso la residenza per acquisire la cittadinanza italiana. Si tratta di ragazzi discendenti di avi italiani, molti di origine gangitana. Ad organizzare i corsi è il CPIA Palermo 2 che ha sede amministrativa a Termini Imerese.

Il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti è una tipologia di istituzione scolastica autonoma dotata di un proprio organico e di uno assetto didattico/organizzativo focalizzato sull’apprendimento permanente. La didattica prevede percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana finalizzato al rilascio dell’attestazione di conoscenza della lingua italiana, con la possibilità del conseguimento del titolo conclusivo del I ciclo di Istruzione (ex licenza Media) ma anche un secondo percorso didattico per l’assolvimento dell’obbligo formativo e finalizzato al rilascio di certificazioni delle competenze legate al pieno esercizio della cittadinanza attiva.

“Sono 21 i ragazzi già frequentanti il corso – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – a questi giovani stranieri vogliamo offrire la possibilità di imparare la lingua italiana e facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro. Si tratta di giovani con un livello di istruzione elevato. Abbiamo avuto, e per questo lo ringrazio, la disponibilità del preside dell’istituto comprensivo “Polizzano”, il professor Francesco Serio, che ci ha concesso i locali della scuola elementare del plesso di San Paolo. Questi corsi sono anche un’importante momento di socializzazione e potranno essere seguiti anche da cittadini italiani che ne hanno necessità. Ringrazio per l’impegno e la collaborazione nell’aver raggiunto questo obiettivo la presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi e l’assessore alla pubblica istruzione Roberto Franco e ancora per la disponibilità il dirigente del Cpia Fabio Pipitò”.

La presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi e l’assessore alla pubblica istruzione Roberto Franco dichiarano: “Questo percorso formativo proposto permetterà di raggiungere e sviluppare non solo le competenze linguistiche di base utili nel quotidiano, ma anche quelle culturali e sociali che sono patrimonio irrinunciabile di ciascun individuo e che consentiranno di raggiungere il proprio benessere personale. Sarà, sicuramente, un forte momento arricchente che rafforzerà ulteriormente i legami tra i nostri ospiti e la comunità gangitana”.

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CULTURA

Linguaglossa: riapre il campanile della Chiesa di Sant’Antonio e Vito dopo gli interventi di messa in sicurezza

Il campanile della chiesa di Sant’Antonio e Vito di Linguaglossa è stato recentemente riaperto dopo importanti lavori di restauro e di miglioramento sismico. La struttura, che rappresenta uno dei simboli più importanti del centro storico, è stata oggetto di un intervento complesso e articolato, resosi necessario per garantire la sicurezza e la tutela di questo importante monumento.

Il campanile è stato dichiarato inagibile alcuni anni fa, ponendo così un limite alla sua funzione e alla sua fruibilità per la comunità. Oltre ai danni strutturali provocati dagli eventi sismici che si sono susseguiti, la torre campanaria mostrava segni evidenti di degrado e danni alla costruzione in cemento armato. Questo fenomeno aveva compromesso la stabilità dell’edificio, rendendo indispensabile un intervento di ripristino.

Il costo dell’opera è stato di circa 100mila euro, con il contributo del 70% dell’8xmille alla Chiesa Cattolica ed il restante 30% della comunità attraverso una raccolta fondi.

Il parroco don Salvatore Blanco, nel ringraziare il vescovo acese mons. Antonino Raspanti e i preposti Uffici di Curia per l’interesse mostrato, così afferma: “Le campane, che dopo tanti anni hanno nuovamente risuonato nella piazza, hanno rappresentato un segno di rinascita e di ritorno alla normalità. La comunità ha recuperato un pezzo importante della sua eredità culturale“.

Il progetto, eseguito dallo Studio Edile 360 S.R.L di Linguaglossa, ha visto l’impegno di ingegneri strutturali, architetti e specialisti del settore.

L’ing. Carlo Scuderi, che ha lavorato in sinergia con l’arch. Nunziata Scuderi, così dichiara: “Il restauro è stato reso possibile grazie all’impegno congiunto delle istituzioni locali, delle soprintendenze e dei cittadini, a testimonianza di quanto il patrimonio storico e artistico della città sia sentito e valorizzato”. Hanno collaborato allo sviluppo del progetto anche gli architetti Biagio Rapisarda e Amalia Maria Pennisi.

L’imprenditore Francesco Porto, dell’azienda “Porto Costruzioni”, esecutrice dei lavori, conclude dicendo: “L’intervento di restauro oltre alla resistenza sismica ed al risanamento del calcestruzzo danneggiato ha previsto anche lavori di manutenzione straordinaria per ripristinare le finiture interne ed esterne, utilizzando malte speciali e migliorando gli impianti elettrici e le parti metalliche”.

Con il completamento di quest’intervento la chiesa di Sant’Antonio e Vito recupera pienamente il suo ruolo nel contesto cittadino, non solo come luogo di culto, ma anche come fulcro di interesse storico e culturale. Ne è prova che tutt’oggi suonare le campane manualmente per le ricorrenze è una tradizione importante, tenuta ancora viva da Gianluca Turnaturi.

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