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CRONACA

Catania, vendevano prodotti contraffatti sui social: denunciate quattro persone

Guardia di finanza

Militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, durante una perquisizione disposta dalla locale Procura, hanno sequestrato 178 articoli contraffatti che riproducevano capi di abbigliamento, pelletteria e accessori dei più famosi marchi di lusso della moda.

Tra questi anche due orologi Rolex, ben confezionati negli appositi astucci e corredati da certificazioni di autenticità, il tutto di buona fattura, ma non originale.

Le indagini, condotte dai militari del I gruppo Catania, hanno consentito di disvelare un articolato sistema di commercializzazione del falso con la creazione di apposite piattaforme virtuali di e-commerce e la pubblicizzazione sui più noti social-network quali Tik Tok, Facebook e Instagram.

Le Fiamme cialle etnee sono riuscite a ricostruire le modalità di stoccaggio e spedizione delle merci contraffatte, individuando i siti ove sono state eseguite le perquisizioni e sequestrati i 178 capi di abbigliamento e accessori contraffatti. Gli articoli falsi, pronti per la spedizione, erano corredati da etichette riportanti i loghi riproducenti marchi di note case commerciali, registrate e tutelate da copyright, quali Gucci, Versace, Adidas, Louis Vuitton, Nike, Prada, Cartier, Rolex e altre griffe famose.

Artefici dell’attività illecita sono risultati quattro catanesi, imparentati tra loro, che, attraverso una “vetrina virtuale”, gestivano le richieste degli acquirenti di svariati articoli, tra cui t-shirt, pantaloni, maglie, giubbotti, orologi, occhiali, e altro, di imitazioni contraffatte dei più famosi brand nazionali ed esteri. L’operazione si è conclusa, oltre che con il sequestro della merce contraffatta, con la denuncia a piede libero dei quattro responsabili dei reati di contraffazione e ricettazione.

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CRONACA

Catania, fugge dal B&B senza pagare il conto: 35enne denunciato per truffa e furto

Era ospite di un bed and breakfast a Catania che ha lasciato in tutta fretta per non pagare il conto, portandosi via anche una cospicua somma di denaro.

L’autore dei fatti, un 35enne di Giarre, è stato individuato e denunciato in stato di libertà dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale” per furto e truffa.

In particolare, il 35enne, dopo aver pernottato in un bed and breakfast a Catania, nelle prime ore della mattinata, si è allontanato senza pagare quanto dovuto alla struttura.

Non solo, durante la permanenza nella struttura, lo stesso si era appropriato della somma di 400 euro, tenuta all’interno di cassetta di sicurezza custodita in una scrivania.

Non appena il titolare, al rientro in struttura, si è accorto dell’ammanco ha sporto immediatamente querela rivolgendosi ai poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale”.

Da qui sono state avviate le indagini che hanno consentito di individuare l’autore dei reati grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza che hanno incastrato l’uomo per via di alcuni tatuaggi.

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CRONACA

Acireale: incontro tra gli studenti del liceo Regina Elena e gli agenti della Polizia di Stato

La Polizia di Stato tra gli studenti del Liceo delle Scienze Umane, Economico Sociale e Linguistico “Regina Elena” di Acireale.

Proseguono anche in questo anno scolastico le iniziative di prossimità fortemente volute dal Questore di Catania per promuovere la cultura della legalità negli istituti scolastici, interpretando così lo spirito della missione della Polizia di Stato “esserci sempre”.

In questo modo, poliziotte e poliziotti si confrontano con le scolaresche, facendo conoscere le attività che, ogni giorno, vengono svolte nel territorio a garanzia della sicurezza dei cittadini, svolgendo, peraltro, una preziosa campagna di prevenzione e di sensibilizzazione su temi particolarmente delicati per il mondo giovanile.

L’incontro al “Regina Elena” di Acireale si è concentrato sul tema del contrasto alle dipendenze da sostanze stupefacenti, con particolare riferimento al nuovo oppioide denominato Fentanyl che ha già causato migliaia di vittime.

All’iniziativa hanno partecipato il funzionario medico in servizio presso l’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Catania Dott. Mirko Campisi, il funzionario tecnico chimico del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania Dott. Giuseppe Cardia e il dirigente del Commissariato di Acireale Dott. Salvatore Emanuele Cicero.

Agli studenti sono state mostrate slide relative ai vari tipi di sostanze stupefacenti e un video sugli effetti delle droghe e sulle conseguenze giuridiche, penali e amministrative cui va incontro chi viola la normativa sugli stupefacenti.

È seguito poi un dibattito con protagonisti gli studenti che hanno posto ai Dirigenti della Polizia di Stato numerose domande e curiosità, dimostrando un positivo interesse all’incontro. A coloro che hanno chiesto come poter far parte della Polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine sono state fornite indicazioni e riferimenti utili, osservando come, giusto per restare nel tema, una tale possibilità è del tutto preclusa a chi fa uso di sostanze stupefacenti.

L’attività ha coinvolto attivamente circa 250 alunni di quarto e quinto anno, accompagnati dai rispettivi Docenti e dal Dirigente Scolastico, che, nel porgere i saluti della scuola ai poliziotti, ha auspicato ulteriori incontri su altri temi di particolare interesse per i più giovani.

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CRONACA

Catania, controlli ad ambulanti sprovvisti di licenza: sequestrati oltre 700 chili di uva

Proseguono i controlli della Polizia di Stato alle attività commerciali nei quartieri del centro cittadino.

In particolare la Squadra Volanti della Questura di Catania, con il supporto della Polizia Locale e del Corpo Forestale dello Stato, ha eseguito cinque verifiche nei confronti di venditori ambulanti di prodotti di ortofrutta, trovandone alcuni sprovvisti di licenza.

Le verifiche, che sono state effettuate prevalentemente nei pressi del mercato del pesce e in zona stazione, hanno avuto origine da alcune segnalazioni pervenute anche dai produttori che subiscono furti presso le loro campagne.

Dagli accertamenti è risultato che alcuni dei venditori controllati erano privi della necessaria autorizzazione.

Nel corso dell’attività è stata riscontrata la totale assenza di elementi in grado di verificare la tracciabilità della frutta e, pertanto, sono stati sequestrati circa 700 Kg di uva, presumibilmente rubata poco prima, ancorchè non sia stato possibile risalire alle vittime del furto. La frutta, dopo i dovuti controlli, è stata donata ad enti di beneficenza.

Le attività di verifica in argomento sono inserite nel più ampio contesto dei controlli che Polizia di Stato sta realizzando in città e in tutta la provincia, finalizzati a tutelare la salute dei consumatori, garantendo la tracciabilità degli alimenti in modo da poter risalire alla produzione.

Ulteriori servizi di questa tipologia sono stati programmati e verranno effettuati, proprio nei prossimi giorni, dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in diverse zone della città.

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