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CRONACA

Catania, quartiere Picanello: arrestato giovane pusher che riforniva i clienti in monopattino

Nell’ambito dell’azione di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, che costituiscono fonte di guadagno sicura per la criminalità organizzata, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, hanno arrestato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” un pusher 31enne acese.

In particolare, all’esito di una efficace attività info-investigativa, resa più complessa delle modalità con cui avveniva lo smercio di droga, i militari dell’Arma hanno infatti portato alla luce la tecnica messa in atto dallo spacciatore, che nel quartiere di Picanello e nelle zone centrali della città, recapitava lo stupefacente a domicilio ai suoi clienti.

Un modus operandi assolutamente proficuo e difficilmente individuabile, quello scoperto dai Carabinieri, poiché il il pusher si muoveva alla guida di un monopattino elettrico, in modo da potersi spostare agevolmente tra le trafficate vie del centro cittadino senza dare nell’occhio e con ampi margini di fuga in caso di blitz delle forze dell’ordine. 

Una volta chiarito il sistema di spaccio, i Carabinieri hanno quindi deciso di avviare una serie di servizi di appiattamento e pedinamento in “modalità discreta”, mimetizzandosi tra turisti e cittadini.

Proprio durante una di questi servizi, gli investigatori sono riusciti ad intercettare il malvivente alla guida del suo monopattino, con uno zaino in spalla di colore nero, decidendo quindi di bloccarlo e perquisirlo, sicuri che fosse in atto una consegna di droga.  I sospetti dei Carabinieri si sono in effetti dimostrati fondati. Nello zaino che trasportava, i militari hanno infatti recuperato un sacchetto sottovuoto per surgelati, contenente una quarantina di grammi di marijuana, suddivisi in più di 80 dosi, mentre nella tasca dei pantaloni sono stati rinvenuti 100 € in contanti, sicuro provento dell’attività di spaccio.

Da un’ispezione del suo cellulare, i militari hanno poi accertato anche come fosse stata predisposta l’organizzazione delle attività di spaccio; in particolare, il pusher prendeva ordinativi e appuntamento con i suoi clienti attraverso un’applicazione di messaggistica online. Pertanto, i Carabinieri hanno esteso la perquisizione presso la sua abitazione di Acireale, dove all’interno di un armadio, hanno rinvenuto diversi sacchetti per surgelati contenenti complessivamente altri 80 grammi di marijuana.

Tutta la droga è stata sequestrata e il pusher è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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